Qualora l’ansia, lo stress, la paura, un senso di disagio generale tentassero di invadere e di appesantire lo stile di vita individuale, proprio in quel momento bisognerebbe caricarsi di maggiore energia, sviluppando una forma di leggerezza per ridurre il carico di tensione.  Bastano anche pochi minuti per ritrovare il controllo e recuperare l’equilibrio emotivo.

La prima cosa da fare è riportare l’attenzione sul respiro, che nei momenti di difficoltà tende a diventare rapido e corto, causando mancanza di ossigeno, vero nutrimento di corpo e mente. Successivamente eseguire posizioni rigeneranti  semplici,ma efficaci. 

  

Bhagavatasana: Bhagavat: beato, Asana: posizione

Impariamo ad eseguire la posizione del Beato, in sanscrito Bhagavatasana. Bhagavat –beato ; asana-posizione

Inizio: In piedi, con le gambe unite e i piedi dritti, gli alluci vicini, le mani nel gesto della preghiera, anjali mudra. Esegui 5 respirazioni oscillando con il corpo avanti e indietro. Inspirando avanti ed espirando indietro. Porta infine il peso al centro, visualizzando l’appoggio.   

Dinamica: Inspirando apri le braccia in linea con le spalle. Espirando inclina il busto in avanti mentre sollevi distesa la gamba destra, mantenendo il peso sul piede sinistro.  Il corpo è parallelo alla terra.

Posizione del Beato a destra

Posizione del Beato a destra

Statica: Esegui 5 respirazioni rimanendo nella posizione del Beato. Concentrati sul respiro regolare. Mantieni stabile il piede sinistro e controlla i suoi micromovimenti per rimanere in equilibrio. Le mani spingono simmetricamente verso l’esterno per il bilanciamento.

Ritorno: Inspirando solleva il busto e contemporaneamente riporta il piede destro vicino al sinistro.

Dinamica: Espirando inclina il busto in avanti mentre sollevi distesa la gamba sinistra, mantenendo il peso sul piede destro. Il corpo è parallelo alla terra.

Posizione del Beato a sinistra

Posizione del Beato a sinistra

Statica: Esegui 5 respirazioni rimanendo nella posizione del Beato. Concentrati sul respiro regolare. Mantieni stabile il piede destro e controlla i suoi micromovimenti per rimanere in equilibrio. Le mani spingono simmetricamente verso l’esterno per il  bilanciamento.

Ritorno: Inspirando solleva il busto e contemporaneamente riporta il piede sinistro vicino al destro.

Finale: Unisci le mani nel gesto della preghiera, anjali mudra, ed esegui 5 respirazioni nella posizione in piedi, con le gambe unite e i piedi dritti, gli alluci vicini. Visualizza i battiti del cuore nei polpastrelli.

Benefici: La posizione del Beato irrobustisce le gambe e la schiena; favorisce l’apertura di petto e spalle; tonifica i muscoli delle braccia; stimola la memoria e la concentrazione; migliora il senso di equilibrio.

Il Beato è colui che ha sviluppato forza spirituale

Bhagavatasana ricorda la posizione di un uccello. Nella simbologia l’uccello rappresenta l’anima che fugge dal corpo. Libertà, purezza, forza e leggerezza insieme, nel viaggio tra cielo e terra.  Questa posizione, in cui bisogna porre un grande senso di controllo per mantenere l’equilibrio, rappresenta un importante insegnamento universale. Il beato è colui che ha sviluppato forza spirituale, colui che controlla la propria mente. La mente non controllata è la nostra prima nemica.

“Ogni qual volta che per qualsiasi ragione la mente instabile e agitata esce fuori strada, che lo yogi la ritiri dalle distrazioni e la riporti sotto l’esclusivo controllo del Sé”  (Bhagavadgita, Il Canto del Beato)

Fotografie di Pinella Palmisano

www.pinellapalmisano.it

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Danzatrice, coreografa, docente, membro di AIRdanza. Ideatrice della Tribal, danza e tamburi e del Nataraja Yoga, una forma di yoga in danza, che insegna presso Movimento Danza e presso lo IALS. Conduce laboratori per danzatori e attori. Laureatasi in Discipline dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma, collabora come docente con Enti di Formazione per le materie: Storia della Danza, Storia del Teatro e Antropologia della Danza. Curatrice di Festival e Rassegne di danza. Lavora come coreografa per il teatro e per la televisione.