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AVELLINO – Lunedì 13 settembre 2021 si è tenuto il secondo incontro di Digital Ra.I.D. Dopofestival: l’appuntamento online con i giovani critici e i coreografi di Ra.I.D. Festivals. L’evento fa parte di “Noi critici/Noi pubblico”, una delle coinvolgenti novità di questa edizione.

Noi critici/Noi pubblico

Una delle novità di questa sesta edizione di Ra.I.D. Festivals è “Noi critici/Noi pubblico”. L’occasione per il pubblico che assiste agli spettacoli dal vivo e per un gruppo di giovani critici di esprimere le proprie impressioni circa gli spettacoli.

Mentre al pubblico è stato chiesto di esprimere la propria opinione su un questionario dopo aver visionato le performance dal vivo, i giovani critici si confrontano coi coreografi in incontri virtuali.

Infatti, dopo il successo delle precedenti due edizioni di Ra.I.D. Festivals – Talk About, che si sono tenute in streaming nell’autunno 2020 e nella primavera 2021, il festival ha deciso di mantenere viva questa fruttuosa pratica. Un’opportunità di dialogo nata in un momento complicato per tutti.

Digital Ra.I.D. Dopofestival

Anche la seconda diretta, tenutasi sulle pagine ufficiali Facebook e Youtube, è stata condotta dal giornalista Enzo D’Anna. Alla discussione hanno partecipato Giorgia Iovane, direttrice di Blogo; Vittoria Magnoler, laureanda in Storia dell’Arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia; Antonietta Tarantino, laureanda al DAMS della Federico II di Napoli. Presenti i coreografi i cui lavori sono andati in scena nelle serate del 10 e del 12 settembre nel Chiostro di S. Chiara di Solofra.

I coreografi del 10 settembre

Hilde Grella

Nella serata del 10 settembre la coreografa Hilde Grella ha presentato Kigal, la sua creazione ispirata all’Inferno dantesco. Durante il talk online, però, l’autrice ha rivelato le altre fonti a cui si è ispirata. Kigal, infatti, nasce da un lavoro di ricerca bibliografico e iconografico.

Oltre alla Divina Commedia, quindi, la coreografia trae origine dalla Visio Tnugdali, un testo visionario del XII secolo, e anche dalla cultura degli antichi Sumeri. Da questi ultimi in particolare, ha confessato la coreografa, deriva l’immagine della donna quale guardiana degli Inferi. Immagine che si rispecchia, appunto, nella coreografia in una maggiore presenza di interpreti femminili.

Antonio Formisano

Nella stessa serata, si è esibito poi Antonio Formisano con DependEsports, alla sua prima prova quale coreografo. La perfetta fusione di movimento, luce e musica ha reso il messaggio di Formisano diretto e immediato.

La performance si basa sulla esperienza personale dell’autore, che rivela di aver sofferto di dipendenza da videogiochi durante la preadolescenza. Anche questo lavoro coreografico si è sviluppato grazie a uno studio di documenti e testimonianze sull’argomento. L’esibizione si è così arricchita di materiale: gesti comuni a giocatori incalliti sono confluiti nella scrittura coreografica, rendendo facile identificarsi.

I coreografi del 12 settembre

Antonello Tudisco

Nella serata di domenica 12, invece, Antonello Tudisco ha presentato Cred’io ch’ei credette ch’io credesse. Lo spettacolo si ispira al canto XIII dell’Inferno di Dante e al tema dell’Agnus Dei.

La ricerca coreografica, ha raccontato l’autore, è solo all’inizio. Il progetto ha avuto una prima gestazione la scorsa estate, con la danzatrice Sara Lupoli quale interprete e che ora, invece, collabora alla scrittura coreografica. La versione messa in scena per Ra.I.D., dunque, ha visto la partecipazione della tersicorea russa Lia Gusein-Zadé.

Tudisco ha concluso annunciando che intende portare avanti anche l’altra sua grande passione: l’impegno politico.

Francesco Russo

Francesco Russo, coreografo e interprete di BlueBell – Clean it or leave it per la serata del 12, ha rivelato infine alcuni segreti della propria messa in scena.

Il lavoro è nato dalla semplice osservazione della lavatrice, confessa Russo. La scelta di raccontare un oggetto di uso quotidiano attraverso l’uso del corpo si traduce nella danza in ripetitività, gesti iterati. La volontà dell’autore è infatti quella di restituire al pubblico un’immagine chiara e diretta a cui lo spettatore possa affezionarsi.

BlueBell diventa così un vero e proprio personaggio che vive sul palco.

Ha chiuso il secondo apputamento di Digital Ra.I.D. Maria Teresa Scarpa, direttrice artistica di Ra.I.D. Festivals, salutando e ringraziando gli ospiti e dando appuntamento per la prossima serata di spettacolo, venerdì 01 ottobre nel Palazzo Ducale Orsini di Solofra.

È possibile rivedere il primo appuntamento di Digital Ra.I.D. Dopofestival in qualsiasi momento, in streaming sulle pagine Facebook e Youtube ufficiali del festival.

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