Lo sguardo per il danzatore è tutto: ci si guarda allo specchio per correggersi e controllare il proprio lavoro, ma è lo sguardo dell’altro che è fondamentale. Il danzatore si esprime per il suo pubblico che si riflette nelle stelle che agiscono in scena. Il rapporto tra danza e fotografia è intenso e nasce subito, ai primi albori dell’arte fotografica. Più della ripresa video, che pure riporta la verità della qualità del movimento, la foto legge lo sguardo e il punto di vista scelto dal fotografo/spettatore. E’ uno sguardo soggettivo che i danzatori amano anche al di fuori della scena. È ciò che racconta il bellissimo incontro fotografico avvenuto anni fa tra due eccellenze dei rispettivi generi: la divina del balletto, Carla Fracci, e il pluripremiato fotografo Augusto De Luca, ritrattista amato da musicisti ed artisti.

Una simbiosi perfetta è nata anni fa tra De Luca e Carla Fracci, di passaggio a Napoli per impegni con il teatro di San Carlo, ospite dell’amica Giuliana Gargiulo, giornalista e attrice. Carla Fracci incontrò Augusto De Luca che ebbe un’intuizione e le propose un set fotografico nell’antica casa dell’amica Valeria Carità in cui c’era un bellissimo leone in pietra che ben interpretava la forza caratteriale della ballerina milanese. Ne sono nati degli scatti che gentilmente Augusto De Luca offre a Campadidanza con un suo breve ricordo dell’incontro:

“Sono passati diversi anni, ma il ricordo di quell’ incontro, la
memoria di quel momento magico resterà per sempre.

Erano i primi anni novanta, per essere precisi il 1991 e da poco era uscito in tutte le librerie il libro “Napoli Donna”, con i miei ritratti di trentasette importanti donne napoletane, accompagnati dalle interviste della giornalista Giuliana Gargiulo.

Avendo avuto un notevole riscontro, io e Giuliana decidemmo di
realizzare un altro libro, stavolta sulle donne di Milano, libro che
però  per vari motivi non fu mai pubblicato.

Preparammo allora una scaletta di nomi illustri e la prima della lista era Carla Fracci.

Il caso volle che dopo neanche un mese la stupenda ballerina insieme al marito Beppe Menegatti venissero a Napoli proprio da Giuliana che li ospitò. Ricordo bene infatti  che la conobbi ad una cena in casa sua.
Le proposi di partecipare al progetto e lei ne fu subito entusiasta.

Era andato tutto bene….però la Fracci sarebbe rimasta a Napoli pochi giorni, io dovevo subito trovare una location e soprattutto decidere come fotografarla.

Andai su Internet e leggendo la sua biografia capii dalla data di
nascita che il suo segno zodiacale era il leone, un segno che le calza a pennello; infatti io l’ avevo sempre considerata una donna molto forte,una vera guerriera, caratterialmente e professionalmente.

Mi ricordai allora che a casa della mia amica Valeria Carità, in un
antico palazzo a Monte di Dio, avevo visto un grande leone di pietra.
Immediatamente organizzai tutto e il giorno dopo io e la Fracci ci
recammo in quella lussuosa casa.

Lei era bellissima, delicata ed eterea  come una porcellana cinese e indossò lo stupendo vestito merlettato che si vede nella foto.
Dopo qualche prova e pochi scatti capii che avevo la foto giusta.
Finalmente potevo rilassarmi.

Passammo un po’ di tempo a chiacchierare e poi la riaccompagnai.
La rividi a Milano perché  venne ad una mia mostra fotografica al
“Diaframma” in via Brera.
Le diedi il suo ritratto e lei subito mi disse: ” Bella…..e poi il
leone è il mio segno zodiacale”, capii di aver fatto centro.”

Roberta Albano

 

Si ringrazia Augusto De Luca per la gentile concessione alla pubblicazione delle immagini

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Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.