Napoli Silent Dance

NAPOLI – Accogliere l’alba sul Lungomare di Napoli ballando guidati da un gruppo di coreografi. Una domenica diversa, quella del 28 aprile, per la città di Napoli che, in occasione dell’evento Napoli Silent Dance/Zitti Zitti, si è risvegliata con la vitalità di giovani e meno giovani accomunati dal desiderio di fare una esperienza diversa. La performance ideata e curata da Gabriella Stazio e promossa dal Comune di Napoli per celebrare la Giornata Internazionale della Danza, ha coinvolto ballerini della Compagnia Movimento Danza, coreografi e soprattutto circa duecento persone.

Una performance di grande suggestione e a impatto zero

Un connubio suggestivo quello che ha visto fondere i colori di una città ancora dormiente e i movimenti dei danzatori che ballavano sulle musiche e dj set proposte da Francesco Giangrande con l’ausilio del fonico Alessandro Messina. Una perfetta sintonia calata in un rigoroso silenzio. La musica diffusa solo in cuffia e non live creava una seducente atmosfera in cui la danza, nella sua massima espressione catartica, rendeva spettacolo di stile e di gioia diffondendo energia positiva. L’arte coreutica ha trovato spazio nel contesto urbano, proponendo una versione di sé alternativa, accessibile e inclusiva, dove avventori curiosi si sono uniti al gruppo di danzatori scatenandosi e lasciandosi coinvolgere dai più esperti. Una modalità sostenibile di fare arte quella del Silent Party, rispettosa dell’ambiente e a impatto zero impatto. Un’occasione oltremodo per avvicinare all’arte in maniera originale.

Un’iniziativa che ha messo in forte connessione la danza e il luogo

L’evento, in prima assoluta, ha riscosso notevole successo per l’aver appunto coniugato l’arte nobile della danza e la bellezza paesaggistica. La Rotonda Diaz è stata cornice di momenti di totale condivisione, tra entusiasmi e corpi danzanti. Il movimento è vita, è vivere i luoghi e la danza, colta nella sua primordiale essenza, è strumento di forte espressione e coralità. La congiunzione spazio urbano-movimento è stata infatti la caratteristica attrattiva dell’iniziativa. Numerosi sono i coreografi che con Gabriella Stazio hanno preso parte all’iniziativa: Ahmed, Floriana Apreda, Laura Calemma, Maria Carra, Marco Casagrande, Federico Contella, Valeria D’Antonio, Sonia Di Gennaro, Rosaria Di Maro, Francesca Gifuni, Nicolò Giorgini, Eleonora Greco, Nicolas Grimaldi Capitello, Leopoldo Guadagno, Sara Lupoli, Lidia Marinaro, Marco Munno, Martina Nappi, Ester Palmieri, Christian Pellino, Nyco Piscopo, Lucio Pomice, Federica Renzullo, Paolo Rosini, Francesco Russo, Andrea Russo e Antonello Tudisco.   

La Stazio è tornata a proporre “il senso antropologico della danza”

Gabriella Stazio, come dichiarato nelle note coreografiche, è tornata ancora una volta a proporre il senso antropologico della danza in cui interpreti, spettatori e coreografi sono sempre la stessa persona. E la persona può essere chiunque. Una performance ben riuscita. Un modo di festeggiare la Giornata Internazionale della Danza in maniera assolutamente originale.

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Laureata in studi islamici presso l'Orientale di Napoli. Ha studiato danza classica e contemporanea. Giornalista pubblicista, ha collaborato con il quotidiano Roma e diverse testate giornalistiche occupandosi di cronaca, cultura e spettacolo