NAPOLI – Si è conclusa presso il centro di formazione internazionale Movimento Danza, la due giorni dedicata ai laboratori gratuiti di Dance composition, iniziativa promossa da Gabriella Stazio, in occasione della Giornata Mondiale della Danza.

Quello della dance composition e della sua pratica sono temi molto cari a Movimento Danza, da sempre impegnata a proporre diversi percorsi di formazione e scouting nell’ambito della coreografia.

La dance composition protagonista della Giornata Mondiale della danza di Movimento Danza

Con la Giornata Mondiale della Danza, questi percorsi, da qualche anno, diventano ancora più approfonditi e specifici.
Per l’edizione 2024, Gabriella Stazio ha invitato tre coreografi a tenere un laboratorio in cui presentare i propri metodi ed i propri lavori: Maria Colusi danzatrice, insegnante e coreografa che opera a Berlino; Emio Greco figura di spicco nel mondo della danza contemporanea; Giorgio Rossi co-fondatore della storica Compagnia Sosta Palmizi e della successiva Associazione di cui è tuttora co-direttore artistico insieme a Raffaella Giordano e Gabriella Stazio, la padrona di casa, coreografa, danzatrice, insegnante, direttrice artistica, attivista e manager.

Abbiamo incontrato prima che cominciasse una delle lezioni, il coreografo e ballerino Emio Greco co-fondatore con il drammaturgo Pieter C. Sholtendella di ICK Dance Amsterdam.

Emio, in che modo l’arte risponde ai cambiamenti epocali e si fonde con la realtà?

“Mi rendo conto di essere immerso nella realtà perché è assorbita quotidianamente in ciò che creo, che realizzo. Il corpo reagisce, adattandosi naturalmente, a ciò che intorno cambia. La drammaticità della carne è espressione terrena e al contempo una delle forme più importanti dell’arte”.

La danza è anche evasione dalla realtà?

“Sicuramente. L’arte non esisterebbe se fosse solo espressione della realtà che ci circonda. La danza permette di liberarsi e valicare i confini della realtà terrena spingendosi oltre, creando un mondo a se stante che genera energia nuova. La rappresentazione teatrale della danza prende forma nella dualità dell’immaginario e del concreto, tra corpo e anima, nella necessità di evocare e far emergere la bellezza artistica che trascende e supera la fisicità del reale”.

Emio Greco: “Ai giovani consiglio di cercare l’arte nel suo divenire”

Che cosa consiglia ai giovani che si approcciano alla danza e alla coreografia?

“Di ricercare l’arte nel suo divenire. Per me si impara creando, la forma è il risultato di un processo mutevole e non un obiettivo prefissato e definitivo. L’arte è ciò che si costruisce e si trasforma tra il punto di partenza e la sua realizzazione, con lavoro continuo di introspezione e movimento. E quello spazio antropologico tra il creare e la forma è danza”.

La sua carriera si sviluppa principalmente all’estero. Quali differenze con l’Italia?

“Le differenze sono notevoli in termini di progettazione. Insieme a Pieter C. Scholten curo la ICK Dance Amsterdam, un centro coreografico che si occupa di danza contemporanea e dell’arte in tutte le sue declinazioni. In Olanda grazie ai fondi ricevuti in anticipo è possibile realizzare progetti anche a lungo termine. La politica di diffusione e promozione delle discipline artistiche gioca un ruolo fondamentale nell’ incoraggiare le produzioni e nella creazione di lavori ambiziosi. In Italia ci sono molti talenti ma è necessaria una maggiore propensione e apertura verso forme artistiche contemporanee. Mancano le opportunità per emergere, questa è la differenza”.

Prossimi impegni?

“Stiamo lavorando a un progetto con la Filarmonica di Parigi. L’evento previsto per la fine dell’anno si intitola Noi. Il Desiderio. Parteciperanno musicisti di fama internazionale, un duo rock e un coro di 80 elementi distribuiti tra la scena e il pubblico. La caratteristica interessante sarà la centralità della coreografia che metterà in moto il coro e la musica. Si parte dunque dalla danza per arrivare alla musica e non il contrario”.

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Laureata in studi islamici presso l'Orientale di Napoli. Ha studiato danza classica e contemporanea. Giornalista pubblicista, ha collaborato con il quotidiano Roma e diverse testate giornalistiche occupandosi di cronaca, cultura e spettacolo