Seconda serata

AVELLINO – Venerdì 10 settembre 2021, nel chiostro di Santa Chiara a Solofra, ha avuto luogo la seconda serata di Ra.I.D. Festivals. In scena due spettacoli: Kigal di Hilde Grella, per Cantinere Danza, e DependEsports di Antonio Formisano, per Borderline Danza.

Proseguono le serate di Ra.I.D. Festivals, giunto alla sua sesta edizione e diretto da Maria Teresa Scarpa. Il secondo appuntamento ha riscontrato un notevole apprezzamento di pubblico, con esibizioni dal vivo, video e una conversazione tra coreografi e pubblico.

Danza in video

Ha aperto la serata una selezione dei migliori video dai festivals partner di Ra.I.D. Venerdì 10 settembre sono stati proiettitati: Pizza Boy , di Gianluca Zonta, premiato al festival Linea d’ombra; e The F word di Arianna Di Palma e Verena Eccardt, selezionato in Cam/Cam dance for camera.

Kigal: il mondo sommerso dei Sumeri

Kigal, di Hilde Grella per Cantiere Danza, ha dato poi il via alle performance dal vivo. Un corpo scomposto, sezionato e frammentato, ha accolto il pubblico mentre prendeva posto in platea. Arti umani, braccia, gambe, piedi, mani divisi e al contempo uniti da un telo scuro come il cielo stellato di Solofra. Un magma nero, ribollente come le fiamme dell’Ade.

La performance ha condotto gli spettatori in una dantesca discesa agli Inferi, metafora dell’ultimo anno e mezzo che abbiamo vissuto. Cinque danzatori in scena si sono mossi in momenti di perfetta armonia infranti da attimi di caos e disordine. Gli interpreti hanno così esorcizzato la paura di questo “inferno” collettivo che è il Covid-19, esprimendo la voglia di lottare e vivere.

Kigal, di Hilde Grella per Cantiere Danza. Foto di Francesco Carbone.

DependEsports

Da un “inferno” collettivo, a uno personale: DependEsports trae origine dal vissuto personale dell’autore, patito di videogiochi da computer detti appunto e-sports: “sport elettronici”. Primo lavoro coreografico per Antonio Formisano, tersicoreo dell’ensemble Borderline Danza di Claudio Malangone. Lo spettacolo è stato realizzato un anno fa, durante i periodi di riapertura concessi dalla situazione pandemica.

In scena Formisano si è esibito in “duetto” con un pc, dando prova di notevoli abilità tecniche e capacità acrobatiche al limite del freestyle. Attraverso l’uso sapiente dell’ironia, l’autore ha raccontato come una passione possa trasformarsi in ossessione. Un inferno personale in cui lo spettatore non ha potuto far a meno di riconoscersi. Una performance intelligente che spinge a riflettere sulla società in cui viviamo.

DependEsports di Antonio Formisano per Borderline Danza. Foto di Alessandra Rosa.

Noi critici/noi pubblico

Al termine della serata i coreografi si sono confrontati direttamente col pubblico, che aveva espresso le proprie suggestioni tramite un questionario. In questa frizzante conversazione, condotta dal giornalista Enzo d’Anna, gli autori hanno fornito maggiori informazioni circa i loro lavori, svelando quindi alcuni piccoli segreti. Le stimolanti impressioni del pubblico sono state apprezzate da Hilde Grella e Antonio Formisano, soddisfatti di aver trasmesso il proprio messaggio attraverso la danza.

Noi siamo Ra.I.D.

La sezione “Noi siamo Ra.I.D.”, una delle novità di quest’anno, ha concluso la seconda serata. Per congedare il pubblico, sono stati proiettati i video in cui gli interpreti dei due spettacoli danzano nei luoghi storici di Solofra.


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