Second Hand 2022
La Compagnia Giovani Movimento Danza in "Place is the Space". Foto di Pasquale Ottaiano

NAPOLI – Si è conclusa Second Hand – Di Seconda Mano, venerdì 2 dicembre alla Sala Assoli. La rassegna, organizzata da Movimento Danza di Gabriella Stazio e inserita nel cartellone di Casa del Contemporaneo, ha raggiunto quest’anno un anniversario importante: la XXV edizione

Ultima serata per la XXV edizione

Piena la platea della Sala Assoli, nella serata conclusiva di Second Hand 2022. Il pubblico, in attesa di assistere a In.Contrastabile di Jessica De Masi e Place Is The Space di Gabriella Stazio, ha occupato tutti i posti a sedere nel teatro dei Quartieri Spagnoli.

In lotta con se stessi

Semisdraiata per terra, avvolta in un legero velo nero, Jessica De Masi ha iniziato la sua performance nel silenzio più totale. La musica, realizzata apposta da Salvatore Belviso, è arrivata d’improvviso: tonanti percussioni hanno infatti riscosso il pubblico dallo stato di profonda concentrazione in cui la danzatrice li ha catturati. Inizia così una danza stroboscopica, frammentata, una dimostrazione di virtuosismo fuori dal comune. La danzatrice è in lotta: con se stessa, con le convenzioni e le costrizioni sociali, con il velo che le avvolge la testa; divisa tra il desiderio di libertà e l’adesione alle norme comuni. 

Vincitore del Premio Presente Futuro 2021, In.Contrastabile è uno spettacolo che parla ad ogni spettatore e in cui ognuno può vedere riferimenti alla propria, intima, lotta personale. 

Jessica De Masi in “In.Contrastabile”

Un esplosione di colori

Tanto oscuro il primo spettacolo della serata, dominato dal colore nero, quanto vivace e vario nella scelta dei colori – indossati da Sonia Di Gennaro, Federico Contella, Alessia Esposito, Giorgia Menichini, Martina Nappi, Isabel Ouattara – il secondo. 

Leggiadra, ironica, Sonia Di Gennaro apre la coreografia con un lungo assolo. Navigando nell’aria e planando sospesa da correnti invisibili, sfodera il meglio della sua tecnica. Il tutto senza mostrare il minimo sforzo, con la semplicità e la naturalezza di una piacevole passeggiata.
Passa poi il testimone ai cinque giovani interpreti: un gruppo che agisce sul palco scomponendo la propria disposizione e ricostruendola. I danzatori misurano lo spazio con le mani, sezionando porzioni di palco, di aria, di corpi. Una danza energica, sfrenata, in cui irrompono improvvisi momenti di sospensione, slow motion. 

Gruppo omogeneo, i cinque nuovi membri della Compagnia Giovani Movimento Danza appaiono sul palco già con la sicurezza di un ensemble solido. Place is the space è dunque una prova riuscita per questi giovani che si confrontano con i principi coreografici di Gabriella Stazio.

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