Apriamo un nuovo luogo di incontro e di dibattito per ospitare un tema importante come quello della Questione Meridionale della Danza, in cui poter pubblicare i contributi di quanti, operatori ed artisti, desiderino confrontarsi su questo argomento.  Di seguito, una riflessione sull’aspetto legislativo a cura di Carlo Mormile – Compositore – Docente Conservatorio di Napoli – Presidente Associazione Collegium Philarmonicum

 

Un nuovo assetto legislativo in Campania per lo Spettacolo dal Vivo a sostegno dell’impresa culturale nel meridione

” A dieci anni dall’approvazione della L. R. 6 sullo Spettacolo dal Vivo, è probabilmente giunto il momento di rivedere l’assetto normativo, sia per le variazioni al F.U.S., sia per l’approvazione della L.R. 30 sul cinema, che ha determinato l’abrogazione di diversi punti dell’articolato del Programma Triennale d’investimento della Regione Campania 2016-2018.

La criticità della L. 6 si è palesata sin da subito per due aspetti:

  • primo finanziamento della L. anno 2007, di cui all’art. 13, 21 mln di euro, con decrescita di investimento negli anni successivi;
  • articolato di L. che nega strutturalmente la possibilità di affermazione e crescita di nuove realtà dello spettacolo dal vivo.

La decrescita di finanziamento, dato decisamente negativo per la promozione dell’impresa culturale, può trovare la sua giustificazione nella crisi economica mondiale in atto dal 2008. Non è invece giustificabile in alcun modo l’ostracismo verso le nuove generazioni di artisti, che di fatto favorisce il fenomeno migratorio dei giovani artisti della Campania verso l’Italia settentrionale.

In questi anni, ed in maniera del tutto inattesa, si è verificata un’opportunità che la politica sembra non cogliere. Il terrorismo di matrice araba ha nei fatti spostato verso Napoli e la Campania inimmaginabili flussi turistici, che hanno abbandonato le mete dei paesi medio orientali in favore della nostra regione.

Se rapportiamo Napoli e la Campania alle principali realtà europee, notiamo che alla forte offerta di Beni Culturali, (Musei, Chiese, Siti archeologici ecc.) non corrisponde pari offerta culturale di spettacolo dal vivo.

Tenuto conto che una questione meridionale sullo spettacolo dal vivo è assolutamente parallela alla questione meridionale tradizionalmente intesa, (la maggior parte delle produzioni di spettacoli dal vivo è prerogativa del centro nord, mentre al sud si tende a fare soltanto distribuzione), ci si auspica che la politica si desti, non ignorando l’opportunità che si profila, attraverso gli inattesi flussi turistici, per le imprese di spettacolo esistenti nel mezzogiorno e per quelle che potrebbero costituirsi con giovani artisti, ai quali si darebbe l’opportunità, attraverso sostegno legislativo, di non abbandonare la propria terra e le proprie radici culturali.

 

Carlo Mormile

Compositore – Docente Conservatorio di Napoli-

Presidente Associazione Collegium Philarmonicum

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