Passi di memoria
Da sinistra: Stefano Gizzi, Assessore alla Cultura; Diego Bruni, Consigliere delegato ai grandi eventi; Valeria Morselli; Fabiola Pasqualitto; Luana Luciani; Mariella Bruni, Consigliere delegato alle pari opportunità

FROSINONE – Presentato Passi di memoria scritto da Fabiola Pasqualitto, coreografa, insegnante, storica della danza, critica e giornalista. Il volume, edito da DanzaSì e pubblicato nel gennaio di quest’anno, è stato presentato nello splendido Castello dei Conti di Ceccano.

Educare le nuove generazioni alla bellezza

Tra gli intervenuti alla presentazione Stefano Gizzi, avvocato e assessore alla Cultura del Comune di Ceccano che nel suo intervento ha rievocato con nostalgia le lezioni di storia della danza che Vittoria Ottolenghi conduceva in televisione, grazie alle quali varie generazioni hanno imparato ad amare l’arte tersicorea. Partendo da questo Gizzi ha evidenziato il ruolo di docente della Pasqualitto che, in quanto tale, ha l’importante compito di educare le nuove generazioni alla sensibilità per la bellezza.

“La danza – ha sottolineato Gizzi – ha un ruolo fondamentale nella cultura: ci insegna ad andare oltre la parole con un linguaggio accessibile a tutti. Basta pensare che attraverso la danza il re di Francia Luigi XVI ha imposto la propria autorità. Il Re Sole nasce col balletto, danzando nei panni del sole nel Ballet de la nuit.

“La danza, come la musica, ha formato dunque la cultura europea ha detto ancora Gizzi – Ed è paradossale leggere nel libro di Fabiola Pasqualitto che in Italia non esista la classe di concorso per insegnare storia della danza nei licei”.

Il critico di danza: uno storico esperto

È intervenuta, poi, Valeria Morselli, autrice di testi di storia della danza: “Il mondo dell’editoria – ha detto – non abbonda di volumi sulla storia della danza. Dunque ogni nuova pubblicazione è sempre un evento positivo. Il pregio di Passi di memoria è quello di rende chiaro al pubblico dei non addetti ai lavori il valore artistico di numerosi balletti del repertorio classico. E non solo: anche chi vive dell’arte tersicorea troverà di sicuro informazioni storiche inedite nelle pagine scritte da Fabiola Pasqualitto. Non si tratta, infatti, di semplici recensioni di spettacoli, ma di racconti che svelano i retroscena delle pietre miliari della storia della danza”.

Ed infatti In Passi di memoria sono narrati tutti i balletti più importanti della storia, da Giselle a Lago dei cigni.
Per arrivare ai Ballets Russes di Diaghilev nei primi del Novecento, alla riforma di Fokine fino al balletto neoclassico di Balanchine. Una narrazione che procede in parallelo con la rivoluzione della danza moderna.
Figurano, infatti, anche alcuni dei protagonisti della modern dance: da Roland Petit a John Cranko, fino a William Forsythe e l’italiano Amedeo Amodio. E creazioni di danza contemporanea: dal 1905 al 2019, con Fabrizio Monteverde, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni.

“Questo libro – ha concluso la Morselli – è un esempio importante di come sia possibile collegare gli eventi del presente con quelli del passato. E non solo. Rivela quanto sia necessario che chi opera nella critica di danza sia un esperto conoscitore della storia”.

La gestazione di Passi di memoria

“Il libro è ispirato ad una rubrica di Danzasi intitolata appunto Passi di memoria – ha raccontato la Pasqualitto – Il mio primo articolo l’ho scritto nel 2015, sul numero 285 del mensile. Si trattava della presentazione del Lago dei cigni in scena all’Opera di Roma. L’obiettivo della rubrica è, ancora oggi, quello di trattare le coreografie da un punto di vista storico. Lo spazio a disposizione era poco, allora pensai di arricchire la presentazione con il racconto della prima messa in scena. Ecco trovata la formula più congeniale per la rubrica: presentare i balletti in programma nei teatri italiani risalendo alla loro prima rappresentazione storica.

“Anni dopo – ha poi proseguito la Pasqualitto – d’accordo con la direttrice della rivista Luana Luciani, abbiamo varato anche la rubrica Accade oggi, per poter raccogliere tutte quelle prime messe in scena dei balletti che purtroppo non compaiono nei cartelloni italiani. Balletti che meritano comunque di essere raccontati, proprio perché ignorati dai teatri italiani”.

Dopo cinque anni, l’autrice ha avvertito la necessità di riordinare le pubblicazioni in modo sistematico, aggiornandole con gli articoli più recenti, pubblicati anche su Campadidanza.

Questa necessita è coincisa con l’ennesima chiusura delle scuole di danza, nell’autunno del 2020, durante il secondo lockdown dovuto alla pandemia. “Un momento buio – ha rievocato l’autrice – per certi versi forse peggiore del primo lockdown. Un periodo doloroso per tutto il settore, caratterizzato da incertezza culturale e professionale. A quel punto ho convogliato le mie energie nella stesura di questo volume. Un’esperienza curativa, un modo per continuare a parlare di teatro nei mesi in cui questi erano chiusi”.

L’editoria della danza

Luana Luciani è presidente di una associazione che si occupa dal 1991 di tutto ciò che è arte tersicorea. Editore del mensile DanzaSì, nato nel marzo 1991. Con la sua associazione si occupa di concorsi, festival e formazione, con corsi di aggiornamento per gli insegnanti.

“Invito tutti a leggere Passi di memoria perchè è un libro utile a tutti – ha detto la Luciani – Ai maestri di danza che devono insegnare non solo i passi. Ai coreografi per prendere coscienza delle opere che li hanno preceduti. Ai giovani che studiano danza e anche a chi entrerà in un teatro anche solo una volta nella vita”.

La presentazione si è conclusa con la lettura di alcuni passi del libro. Zoe Cocco, allieva di Pasqualitto e appassionata di teatro, ha prestato la propria voce accompagnata con la chitarra di Fabio Caputo.

Iscriviti alla Newsletter