No Time

NAPOLI – Si è conclusa, domenica 18 luglio 2021, la rassegna Quelli che la danza. In scena al Maschio Angioino, per l’ultima sera, Borderline Danza con No Time, coreografia di Gjergj Prevazi.

Dopo il successo riscosso in Polonia, No Time arriva a Napoli per l’ultima sera di Quelli che la danza. La rassegna fa parte del progetto La Campania è Teatro, Danza e Musica.

Il Maschio Angioino, cornice fiabesca

Tutto esaurito per No Time, la creazione di Gjergj Prevazi interpretata da Borderline Danza nella fiabesca cornice del Maschio Angioino, la scorsa domenica 18 luglio 2021. Non un posto è rimasto inoccupato: un entusiasta pubblico, infatti, ha riempito la platea nonostante l’allerta meteo.

Ipnotico, energico, travolgente, No Time ha conquistato gli spettatori. Lo spettacolo, del 2019, è frutto di una residenza del coreografo albanese Gjergj Prevazi a Paestum. Un lavoro di ricerca portato avanti insieme ai danzatori della compagnia campana Borderline Danza, di Claudio Malangone.

Lo spettacolo è ispirato alla Campania e alla città di Napoli in particolare, luogo senza tempo, eterno. Il titolo infatti non va inteso quale negazione del tempo, bensì quale sospensione. No Time è quindi un luogo fuori dal tempo, che vive una propria dimensione temporale fatta di cicli naturali.

Coreografia che è allegoria della storia dell’umanità

La figura del cerchio è appunto fondamentale in questa coreografia: non solo perché i danzatori iniziano la performance descrivendo un grande cerchio sul palco, ma soprattutto poiché ai cicli coreografici corrispondono cicli storici. No Time è una meravigliosa allegoria della storia dell’umanità tutta, e riattraversa al contempo anche gli eventi delle singole storie, le vite dei singoli individui. Macrostoria e microstoria dunque si fondono, rievocate da una serie di gesti iconici: dalla scoperta del sé, dell’esistenza e della vita, fino alla politica del secolo scorso.

Lo spettacolo racconta anche la frenesia della vita contemporanea, la difficoltà del singolo di emergere e distinguersi dalla massa. Una corsa contro il tempo, messa in scena dagli otto danzatori che si sono distinti per bravura tecnica e sensibilità interpretativa. Ma soprattutto, per l’ottimo sincronismo, non facile da mantenere in uno spettacolo il cui ritmo così vorticoso sembrava voler trascinare anche lo spettatore a correre sul palco.

Lo spettacolo infatti inizia lentamente, quasi in sordina. Così lo spettatore si trova, ad un certo punto e senza che se ne sia accorto, a respirare allo stesso ritmo della musica e a provare l’impulso fortissimo di danzare.

Gran successo anche se mancava un elemento scenico importante

Un crescendo – come un battito cardiaco, vitale – che non perde presa sul pubblico neanche nei momenti in cui la danza rallenta o si ferma. Infatti terminato lo spettacolo, il pubblico è rimasto seduto al proprio posto, in attesa di assistere al proseguo, e ha impiegato qualche minuto a comprendere che la splendida performance era finita.

Insomma, No Time ha davvero stregato gli spettatori, e ciò nonostante mancasse alla messa in scena napoletana un elemento fondamentale: la terra. Nella concezione dell’autore Prevazi, infatti, il suolo su cui si esibiscono gli otto danzatori dovrebbe essere ricoperto di terreno; elemento che modifica la resa dei passi dei tersicorei e che sembra danzare insieme a loro. Ma a causa del maltempo, probabilmente, l’organizzazione del Maschio Angioino ha preferito evitare di cospargere il palcoscenico di terreno.

Ciò non ha impedito, comunque, a Borderline Danza di regalarci una serata indimenticabile.

No Time

Concept e coreografie Gjergi Prevazi
Interpreti Luigi Aruta, Adriana Cristiano, Antonio Formisano, Giada Ruoppo,
Alessia Muscariello, Pietro Autiero, Nicol Memoli, Francesco Morriello
Produzione Borderline Danza

No Time fa parte del progetto di internazionalizzazione di Borderline Danza, in collaborazione con l’Albania Dance Theatre Company.

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