Lutz Förster
Lutz Förster

Il 15,16, 17 marzo, all’ Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, accanto alle già annunciate “stelle”, si esibirà il mitico Lutz Förster. Lo spettacolo, straordinario ed emozionante con la lingua dei segni, è il suo omaggio alla signora del Tanztheater Wuppertal: Pina Bausch.

Il coreografo sarà ospite speciale a Les Étoiles

Nel quadro dei quattro appuntamenti romani con Les Étoiles che si terranno nella grande Sala S. Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio si esibirà come ospite speciale, un nome storico del teatro-danza: il tedesco Lutz Förster. Quale omaggio alla grande coreografa tedesca, di cui quest’anno ricorre il quindicesimo anniversario della scomparsa, sarà proprio uno di questi Stuck (“pezzi”), integrato nel celebre lavoro Nelken (1982) di Pina Bausch, che Lutz Förster offrirà al pubblico di Les Étoiles. Si tratta della personale versione di Förster, nella lingua dei segni, della canzone The Man I Love di George e Ira Gershwin, cantata da Sophie Tucker. Il “danzattore” verrà raggiunto in palcoscenico dagli altri protagonisti maschili del gala, a cui lui stesso insegnerà i “segni”. Il pezzo ha un profondo significato per Förster che confida: “Ogni volta che lo eseguo è come se sentissi, insieme alla voce ruvida della Tucker, anche quella del mio amato compagno Axel, morto di leucemia. È come se cantassero insieme…”.

Lutz Förster, tra le figure di maggior spicco sulla scena di fine Novecento

La sua presenza ironica e un’aria decisamente aristocratica (è stato descritto come un incrocio tra Fred Astaire e David Bowie), hanno fatto di Lutz Förster una delle figure di maggior spicco sulla scena di fine Novecento. Immortalato da Wim Wenders nel film Pina, Lutz ha costruito diversi assolo iconici inseriti nei più celebri spettacoli del Tanztheater Wuppertal. Nel corso di una carriera quasi cinquantennale, Lutz Förster ha danzato nella José Limón Dance Company (è stato un indimenticabile Iago ne La pavana del Moro, per un certo periodo anche condirettore della compagnia newyorkese), nonché per il regista Bob Wilson. Inesauribile e preziosa è stata la sua attività didattica all’Università delle Arti di Folkwang. Soprattutto, Lutz Förster è noto per la lunga e fertile collaborazione con Pina Bausch e il Tanztheater Wuppertal.

L’incontro del coreografo con Pina Bausch durante una recita universitaria

Tutto ebbe inizio nel 1975 quando la grande signora del Tanztheater lo notò durante una recita universitaria. La Bausch chiese al professore della facoltà di prestarglielo per la sua Sagra della primavera: “Quello alto, col nasone, ed una bella seconda posizione!” disse la Bausch senza conoscerne ancora il nome. Tre anni dopo Lutz entrò a far parte del Tanztheater Wuppertal dove  interpretò  molti dei lavori più celebri della Bausch: da Kontakthof a Nelken, da Arien, Gebirge, Bandoneon, Danzon, a Iphigenie auf Tauris e Macbeth. Il sodalizio artistico con Pina Bausch si è protratto fino all’improvvisa morte di lei, sopraggiunta improvvisamente nel 2009 e anche dopo dato che Lutz, nel 2013 ha preso le redini della compagnia dirigendola fino al 2016.

Una danza all’insegna dell’inclusione

Il pubblico assisterà a un momento emozionante in cui ciò che nasce dal linguaggio dei segni dei non udenti diventa un’elegante coreografia. <<Anche questa è danza, una danza meravigliosa>>, dice il direttore artistico Daniele Cipriani. “Proprio perché priva di parola, la danza è in grado di ‘parlare’ a tutti. Come già in edizioni precedenti di Les Étoiles, tengo a sottolineare l’urgenza di affrontare il tema dell’inclusione che deve essere totale nella società del futuro che si va costruendo, passo dopo passo, ognuno con i propri mezzi, noi con l’arte della danza. Sarei felice se l’inserimento nel programma di un brano nella lingua dei segni potesse attirare anche una presenza di non udenti tra il pubblico: la voce dell’anima risuona più forte di qualsiasi parola o musica. La danza è per tutti.”

INFO:

Daniele Cipriani Entertainment

Simonetta Allder – Ufficio Stampa

ufficiostampa@danielecipriani.it

(+39) 339 7523505

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Giornalista e critica di danza, danzatrice, coreografa, docente di materie pratiche e teoriche della danza, docente di Lettere e Discipline Audiovisive. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo e specializzata in Saperi e Tecniche dello Spettacolo all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Dal 1990 è direttore artistico e insegnante del Centro Studi Danza Ceccano e curatrice del ”Premio Ceccano Danza". E’ inoltre direttrice e coreografa della CREATIVE Contemporary Dance Company.