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Berlino – In questi giorni a Berlino presso l’Acker Stadt Palast è andato in scena The Plague of Desire di Jahman Davine.
Lo spettacolo, con ironia e amarezza, affronta il tema del desiderio legato a una visione della donna secondo i peggiori cliqué e pregiudizi maschili.

 


Tre danzatrici: Tania Giovo, Edith Buttingsrud Pedersen e Helena Wilhelmsson, raccontano, in un susseguirsi di esilaranti gag, la condizione della donna secondo i testi sacri e i più superficiali stereotipi sessisti.
Attraverso una danza completamente a servizio della narrazione, priva di tecnicismi e mai fine a sé stessa, e alcuni dialoghi, il lavoro si conclude sottolineando la necessità di un rapporto più empatico tra i sessi, che consenta di uscire e di superare il pensiero automatico sulle donne, che storia, religione e società, da Eva in poi, hanno alimentato.

Divertente e ben strutturato, anche se un po’ didascalico, lo spettacolo è un piacevole intrattenimento che esorta a pensare.

Berlin – Last night at the Acker Stadt Palast, The Plague of Desire by Jahman Davine was on.
The show, with irony and bitterness, addresses the issue of desire linked to a woman’s vision according to the worst clichés and male prejudices.

Three dancers: Tania Giovo, Edith Buttingsrud Pedersen and Helena Wilhelmsson, describe, in a succession of exhilarating gags, the condition of the woman according to the sacred texts and the most superficial sexist stereotypes.
Through a dance completely at the service of narration, devoid of technicalism and never ending in itself, and some dialogues, the work concludes by emphasizing the need for a more empathetic relationship between the sexes, allowing them to go out and overcome the automatic thinking about women, which history, religion and society, from Eve on, have fueled.

Fun and well-structured, though a little bit descriptive, the show is a pleasant entertainment that exhorts to think.

CAST:
Concept, Direction, Choreography and Scenography: Jahman Davine
Choreography and Performance: Tania Giovo, Edith Buttingsrud Pedersen, Helena Wilhelmsson
Sound design and Original music: Turi Agostino
Dramaturgy: Laura Cancellieri
Scenography construction: Annalena Schumacher
Early-development consultant: Claire Monica Burgess

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Danzatore per la Compagnia di danza contemporanea “Connecting Fingers”, di base a Berlino, dove collabora con coreografi e direttori artistici di fama internazionale. E’ inoltre istruttore di Pilates.