MASSA – E’ morto nell’ospedale di Massa il  ballerino, coreografo e regista belga Micha van Hoecke. Aveva 77 anni ed era ricoverato per un cancro che gli era stato diagnosticato alcuni mesi fa. Una forma aggressiva che lo ha portato via al mondo della danza e della cultura molto velocemente.

Il suo immenso amore per l’Italia

Aveva scelto di vivere in Italia, a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno. Chi lo ha conosciuto non potrà dimenticare il suo sorriso e la sua gentilezza innata. La sua ironia e la sua cultura.

Era nato in Belgio nel 1944 da madre russa e padre belga. Aveva studiato a Parigi con Olga Preobrajenskay e iniziato la carriera di danzatore nel 1960 con la compagnia di Roland Petit, entrando poi nel Ballet du XX siécle di Maurice Béjart con il quale aveva lavorato per quasi vent’anni diventando uno dei suoi più stretti collaboratori, sia come interprete sia, dal 1979, come direttore della scuola Mudra di Bruxelles, esperienza che aveva lasciato tracce evidenti nella sua produzione artistica, orientata a mettere insieme diverse arti sceniche.

Nel 1981 van Hoecke aveva fondato una compagnia propria, L’Ensemble, per la quale ha realizzato numerosi spettacoli e coreografie: «Monsieur, monsieur» (1982); «Cascade» (1986); «Dante Symphonie» (1990); «Odissea blu» (1995); «Pierrot lunaire» 81998); «Maria Callas, la voix des choses» (2003), coreografia realizzata per Ravenna Festival; «Au café» (2005).

Ha realizzato coreografie anche per il Teatro alla Scala di Milano («Iphigénie en Aulide», 2002; «Moïse et Pharaon», 2003) e curato la regia di opere («Macbeth», 2004; «Faust», 2005). Un periodo esaltate, trionfi ovunque per la compagnia, nei teatri, nei palazzetti dello sport, negli stadi.

“Eravamo come i Pink Floyd”

Il suo Ensemble era come una famiglia forte e unita, un gruppo che lo accompagnerà nella sua avventura artistica per oltre 30 anni (Michela Caccavale, Franco Di Francescantonio, Marzia Falcon, Mauro Ferilli, Miki Matsuse, che diventerà sua moglie, Raffaele Sicignano, Pietro e Ferdinando Gagliardi, Ati Pantigny, Yoko Wakabayashi).

«Eravamo come i Pink Floyd» amava ripetere Micha van Hoecke quando parlava di quel periodo e non è un caso che il suo ultimo spettacolo, prodotto da Daniele Cipriani, è stato proprio un omaggio alla celebre band inglese «Shine Pink Floyd Moon».

Nel 1999 venne nominato direttore del ballo e coreografo principale del Teatro Massimo di Palermo e dal 2010 al 2014 direttore del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. 

La sua genialità lo ha reso immortale

Dopo queste due direzioni, Micha van Hoecke ha continuato a creare e produrre come guest ospite. Uno degli ultimi lavori «Pierino e il lupo» con Luciana Savignano, Denis Ganio, Miki Matsuse, Manuel Parruccini, Yoko Wakabayashi, Manuele e Martina Parruccini, Viola Cecchini, Karen Fantasia, Floriana Caroli. Quasi un ritorno alle sue origini, «un teatro di corpi, di voci, di anime» allestito al teatro Lo Spazio a Roma, così simile a quei luoghi intimi e segreti dove era cominciata la sua avventura di coreografo, regista e danzatore che il teatro, oggi, ha reso immortale.

Ovunque, nei suoi lavori, il senso del viaggio, della contaminazione tra culture e tradizioni diverse. Un figlio dell’Europa, che aveva scelto di vivere in Italia “il paese dove mi sono sentito subito a casa” diceva sempre.

A Napoli lo applaudirono i Grandi del mondo

A Napoli amava venire spesso. Indimenticabile la sua “Carmen” andata in scena nel 2011 alle Terme di Baia. Una delle sue rare regie liriche. Così come le sue coreografie nel “;Maestro di Cappella” di Cimarosa con la regia di Roberto De Simone andata in scena al Teatro di Corte della Reggia di Caserta in occasione del G7 organizzato a Napoli nel ’94. Ad applaudirlo con De Simone c’erano tutti i grandi della terra.

Miche van Hoecke ha lasciato un segno indelebile. Ci mancherà. Ma soprattutto ci mancherà il suo sorriso e il suo abbraccio.

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.