Ra.I.D.
Le 14 interpreti di "Project" di Tiziana Petrone danzano negli spazi non convenzionali del Chiostro

AVELLINO – Il breve ma intenso temporale estivo non ha fermato il pubblico di Solofra, accorso al Chiostro di Santa Chiara per assistere a un’altra serata del Ra.I.D. Festivals. Venerdì 8 settembre ultimo appuntamento all’aperto per l’edizione 2023. In scena doppia performance di ArteDanza di Tiziana Petrone e una di Petranuradanza di Salvatore Romania.

Rivoluzione

Prima dell’inizio delle performance, il pubblico è stato accolto nei locali del Chiostro che ospitano la Biblioteca. Qui, una mostra e la presentazione del fumetto Fratelli di libertà a cura dello sceneggiatore Antonio Mondillo.

“Prosegue l’incontro con le arti promosso dal progetto speciale Come as you are“, ha esordito Maria Teresa Scarpa, direttore artistico di Ra.I.D. “Il progetto intende portare avanti un dialogo tra le 9 arti e il territorio in cui ci troviamo. Il fumetto, che è considerato proprio la nona arte in Francia, è quindi il protagonista di questa serata che ha per tema la rivoluzione”

Se ogni forma d’arte porta con sé degli elementi che rivoluzionano i canoni, ha infatti dichiarato Scarpa, il fumetto Fratelli di libertà scritto da Antonio Mondillo racconta proprio della rivoluzione dei fratelli Riccio, figure storiche del Cilento. Una passione nata molti anni fa, quella di Mondillo per il fumetto, che dalla lettura è passato alla scrittura avendo sempre come punto di riferimento il mitico Tex – di cui Mondillo è “inventore” della data di nascita.

“Sono pochi i fumetti a carattere storico, ancor meno quelli che raccontano del Risorgimento”, ha commentato Antonio Mondillo invitando i giovani a leggere e approfondire di più la storia del proprio paese. Incuriosito dalla presentazione del primo volume di Fratelli di libertà – il secondo sarà pubblicato in inverno – il pubblico ha posto numerose domande allo sceneggiatore.

Project

Spostandosi nel prato del Chiostro, gli spettatori hanno trovato le 14 ragazze di ArteDanza già schierate sul terrazzo che sovrasta il palcoscenico. Vestite di abiti semplici, color celeste-grigio, le giovanissime danzatrici si sono mosse negli spazi non convenzionali che offre il Chiostro di Santa Chiara: il terrazzo, gli spalti in gradoni, il prato.

Movimenti semplici, eseguiti insieme o a canone, ma d’effetto poiché sempre in perfetto sincrono. Il battere ritmico – delle mani sul corpo, dei piedi per terra – in assenza di musica ha ricordato al pubblico di Solofra la precedente “lezione” di Adriana Borriello.

Con Project, dunque, Tiziana Petrone ha saputo sfruttare al meglio il potenziale di questa location storica del Ra.I.D. Festivals.

Sciara

Con lo sguardo fisso sul palco – ancora vuoto dall’inizio della serata – gli spettatori sono stati colti di sorpresa dall’incipit della seconda coreografia. Dal fondo della platea, infatti, due voci si sono rincorse prima sussurrando e poi gridando: “La piazza è mia”. Il volto coperto da grottesche maschere rosse, i due interpreti – Francesco Bax e Konstyantyn Hryhor’yev – sono quindi saliti sul palco attraversando la platea tra timide risate del pubblico.

I due diavoli – quasi due clown – danno vita sul palco a una lotta buffa che ben presto si trasforma in tutt’altra scena. Sciara-genesi di Salvatore Romania per Petranuradanza è infatti un quadro shortime tratto dall’opera completa Sciara.2. Questo potrebbe quindi spiegare i tanti cambi di costume a vista e i numerosi quadri che hanno composto la performance andata in scena l’8 settembre.

Tra silenzi e musiche arabeggianti, luci blu e scrosciare d’acqua, i due danzatori portano avanti la storia di un viaggio per mare, un naufragio, che termina con una spettacolare capoeira. La coreografia è costellata da gesti, quasi un linguaggio muto e misterioso. Non mancano, poi, gli oggetti di scena: le già citate maschere, una barchetta di carta posta in equilibrio su di un’alta asta, occhiali e cuffie da piscina.

Sciara della siciliana Petranuradanza – presente a Ra.I.D. per il terzo anno di seguito – sembra raccontare tante storie in una, sarebbe interessante poter assistere alla versione completa. Molto applauditi i due interpreti, simili per abilità tecnica ed espressiva ma opposti nell’aspetto – tanto biondo e nordico Hryhor’yev quanto scuro e mediterraneo Bax. Ottima l’intesa di questo duo che funziona molto bene sul palco e coinvolge anche il pubblico.

Mala Tempora

Ha chiuso la serata, Mala Tempora di Tiziana Petrone per ArteDanza. Sul palco un duo, stavolta tutto al femminile, si è presentato al pubblico seduto su delle bianche e moderne poltroncine. Le interpreti – giovani ma un po’ più esperte delle precedenti colleghe – indossano lo stesso abito a fiori.

In silenzio, le ragazze sembrano cercare modi differenti di far passare il tempo. Da subito infatti si instaura un evidente contrasto tra le due giovani donne: tanto sofisticata e controllata l’una, quanto sciatta e disinibita l’altra. I loro passatempi sono quindi diametralmente opposti: se una si prende cura della propria capigliatura, l’altra beve liquori dalla bottiglia; la prima stende lo smalto sulle unghie, la seconda fuma una sigaretta. Anche le loro posture rispettano questo schema speculare.

Alzandosi dalla poltroncina, il duo inizia a indagare lo spazio esibendosi in due assoli simultanei che portano avanti ancora la stessa opposizione. Se una è in piedi, l’altra è a terra; una gira, l’altra salta. Poi loro movimenti si sintonizzano e dall’opposizione si passa a un momento di insieme per terminare con un vero e proprio passo a due.

Dopo le performance, la conversazione tra gli spettatori si è spostata nella Sala Archi del Chiostro S. Chiara per il rinfresco – virtuosa novità dell’edizione 2023 – e per ammirare ancora la mostra fotografica Pari Intervallo. Ra.I.D. Festivals prosegue quindi il 30 settembre a Palazzo Ducale Orsini di Solofra con un’attesa compagnia dalla Polonia.

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