Querida Gala
Olimpia Milone in "Querida Gala" di Antonello Apicella. Foto di Dino Frattari.

NAPOLI – Prosegue la sezione Danza del Campania Teatro Festival. Tra gli appuntamenti invernali anche Querida Gala, andato in scena giovedì 9 dicembre 2021 al Teatro Sannazaro. Coreografato da Antonello Apicella e prodotto dall’Associazione Campania Danza di Antonella Iannone.

“Cara Gala”

Querida Gala, ovvero “Cara Gala”, è uno spettacolo ispirato all’affascinante figura di Gala Eluard Dalí, al secolo Elena Ivanovna Diakonova. Di origine russa, è stata moglie del poeta Paul Eluard prima di innamorarsi e sposare Salvador Dalì, diventando sua musa e manager.

Proprio un dipinto surrealista sembra la scenografia ammirata dal pubblico del Sannazaro. Vuote cornici ed emblematici busti privi di volto, evocano il dipinto di René Magritte intitolato Gli amanti.
In questa scena danza una Gala, interpretata da Olimpia Milone, tanto fredda e austera, all’inizio, quanto sensuale e giocosa al cambio di musica e d’abiti.
Apicella ha raccontato così, tra giochi di luce e simbolici oggetti di scena, la vita di una delle donne più misteriose del secolo scorso.
Intellettuale forte e determinata, amante dell’arte e della letteratura. Una donna dal grande carisma, proprio come la danzatrice che l’ha interpretata.

Entusiasma la danzatrice, un po’ meno la musica

Molto apprezzata l’interprete, che si è distinta per un’ottima qualità e fluidità di movimento. La versatile espressività le ha consentito di dar vita alle varie sfumature della sfaccettata personalità di Gala. Abile anche nel gestire con disinvoltura gli oggetti di scena e i cambi d’abito.

Ha convinto meno la musica che è apparsa un po’ monocorde nella prima parte dello spettacolo. Caratterizzata inoltre da ripetuti silenzi, ha rischiato quasi di perdere l’attenzione dello spettatore.
In questo sottofondo musicale sono apparse, poi, fuori luogo alcune tracce techno, mal amalgamante col resto della musica. Contrastavano, infatti, con la poesia Je t’aime di Eluard e con la colonna sonora di Destino, film d’animazione frutto della collaborazione tra Dalì e Disney. Ben più soavi e struggenti, quest’ultime, forse più adatte alla narrazione.

Querida Gala è una performance originale e intrigante, ben interpretata e che poggia su solide basi concettuali. Sembra, però, che la coreografia così concepita tocchi solo la superficie della narrazione senza scavare a fondo nelle pieghe della vita di Gala.
Ciononostante lo spettacolo è stato accolto da un lungo applauso al termine della serata.

Querida Gala fa parte del Progetto Med Focus Danza, curato dall’Unione Regionale Agis Campania e dal Sistema MeD – Musica e Danza.

Olimpia Milone in “Querida Gala” di Antonello Apicella. Foto di Dino Frattari.

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