Il tavolo Ponti
Primo incontro pubblico del tavolo Ponti, movimento dei Lavorator_ della danza

Lunedì 11 maggio ha avuto luogo, su di una piattaforma online, la prima riunione pubblica del tavolo Ponti, uno dei tavoli di confronto dei Lavorator_ della danza.

Covid-19: riflettere su problematiche troppo a lungo ignorate

Queste settimane di lock down si sono rivelate un’occasione per riflettere su tematiche importanti. Diritti, identità e peculiarità dei danzatori italiani sono solo alcune delle questioni troppo a lungo ignorate e che necessitano, ora più che mai, di essere affrontate.

La chiusura dei teatri, la sospensione degli spettacoli e la successiva attivazione di ammortizzatori sociali sono diventate, per molti danzatori, opportunità preziose per riflettere sul futuro della propria professione. È così emersa l’assenza di una rete di comunicazione fra i tersicorei.

Per sopperire a tale assenza sono nati, in queste settimane, numerosi movimenti dal basso con l’intento di mettere in comunicazione i danzatori fra loro e con le istituzioni, raccogliendo istanze e richieste.

I Lavorator_ della danza

I Lavorator_ della danza sono solo una delle numerose iniziative frutto del fermento di queste settimane. L’intento con cui nasce è quello di fornire informazioni circa i diritti dei lavoratori dello spettacolo e del relativo contratto collettivo nazionale, dando voce e tutela a tutti coloro che non sono rappresentati. Non si esclude, però, la partecipazione di chi ha già tutele e rappresentanti.

Il gruppo, infatti, è aperto a tutti i lavoratori della danza attivi sul territorio italiano, che siano interpreti, coreografi o insegnanti, dipendenti o autonomi. L’underscore nel nome indica proprio la volontà del gruppo di mantenersi accessibile a tutti.

Il gruppo dei Lavorator_ della danza si articola in un Nucleo Rappresentativo – composto da Elisa Ferrari, Riccardo Olivier, Manolo Perazzi, Giselda Ranieri, Valeria Russo, Irene Russolillo – ed antenne regionali, a cui è possibile accedere tramite l’applicazione Telegram.

Il gruppo ha avviato, anche, un censimento dei danzatori attivi sul territorio con lo scopo di redigere un database nazionale. È possibile partecipare al censimento compilando il form presente sulla pagina Facebook del gruppo.

I tavoli di discussione

L’inizio della Fase 2 ha segnato anche l’apertura di tavoli di discussione. Ora che la ripresa delle attività sembrerebbe essere più vicina, è maggiore il timore che questa emergenza passi senza che nulla sia cambiato. L’azione dei tavoli, infatti, non si esaurisce alla sola fase emergenziale e si promette di continuare anche dopo.

Ogni martedì alle ore 18.00 si riunisce il tavolo che discute del CCNL; mentre ogni mercoledì alle 10.30 il tavolo Formazione.

Altri tavoli del gruppo sono: il tavolo Consapevolezza ed il tavolo Intenti, che dovrebbe stilare e pubblicare nei prossimi giorni un Manifesto, una dichiarazione d’intenti del gruppo.

La partecipazione ai tavoli è aperta a tutti gli interessati.

Il tavolo Ponti

Lunedì 11 maggio è stato aperto il tavolo Ponti il cui obiettivo primario è identificare e rappresentare i Lavorator_ della danza. A tal fine, il tavolo intende

  1. 1) Comunicare e mantenere un dialogo costante con altri movimenti dal basso del settore spettacolo dal vivo
  2. 2) Creare migliori e più funzionali connessioni con i lavorator ancora non coinvolti, ampliando la base individuare soggetti e bisogni
  3. 3) Rappresentare le istanze dei Lavorator_ nelle sedi istituzionali

E’ stato aperto, nonostante non siano ancora stati sviluppati documenti dagli altri tavoli, proprio per raccogliere da tutti i partecipanti il maggior numero di proposte e punti di vista per nutrire la produzione di Manifesti e Vademecum, su cui altri tavoli stanno già lavorano.

Le proposte

Sulla questione delle numerose iniziative nate in queste settimane, Alessia Scala ha proposto di raccogliere in un archivio tutte le istanze create dai vari gruppi in modo da avere una più chiara visione delle proposte da presentare alle istituzioni.

In risposta, Riccardo Olivier ha rivelato che si sta già lavorando a questa idea, anche per far emergere similitudini e differenze fra i vari gruppi. <<Sono più di sessanta i movimenti dal basso – racconta Riccardo Olivier – diversi anche nella forma dei documenti che stanno producendo: alcuni sono semplici elenchi, altri sono più strutturati>>.

Manolo Perazzi, proseguendo, annuncia la volontà di rendere tale archivio disponibile a giornalisti e parlamentari. <<Non abbiamo mai fatto rete in passato, non ci siamo mai soffermati a riflettere e discutere insieme – evidenzia Manolo Perazzi – poiché eravamo troppo occupati a cercare di sopravvivere in un sistema che in realtà non ha mai funzionato>>.

Gabriella Stazio ha dichiarato il proprio interesse verso tutti i nascenti movimenti, ribadendo al contempo il proprio ruolo di Presidente di Sistema Musica e Danza – Unione Regionale AGIS Campania, oltre ad essere associata come Movimento Danza sia all’ AIDAF che all’ ADEP. Gabriella Stazio ha quindi sottolineato l’importanza della rappresentanza dei nuovi gruppi, questione assolutamente da non sottovalutare. <<È importante trovare un canale per essere rappresentati nei contesti in cui si prendono le decisioni, in modo da entrare in trattativa e far valere le proprie richieste>> . Ha portato ad esempio gli obiettivi raggiunti nella Regione Campania: riunendo allo stesso tavolo CGIL, CISL, UIL e stilando un documento comune contenente il fondo di quarantena, il salario minimo per i lavoratori dello spettacolo, richieste per i soggetti extra-FUS e per quelli che non rientrano nella legge regionale. Gabriella Stazio ha, infine, suggerito di seguire anche l’attività di AIDAF e della neonata Associazione ASSODANZA per un confronto sul tema della formazione.

La delicata questione dei sindacati

Il problema della rappresentanza richiama all’attenzione la più delicata questione dei sindacati. Cinzia Sità ha chiesto di separare e distinguere le richieste dei lavoratori della danza dal tesseramento al sindacato, ribadendo che si tratta di una scelta individuale.

Manolo Perazzi ha, a tal proposito, espresso l’interesse di approfondire la questione sindacati per cercare di capire cosa si è in grado di fare con o senza tesseramento. <<Io e Valeria Russo siamo in contatto da due anni con la CGIL, abbiamo così risolto alcuni dei nostri problemi>>.

Riccardo Olivier evidenziato la necessità di un sindacato unico per far valere le proprie richieste ribadendo, al contempo, che la scelta è tutt’altro che semplice.

La suddivisione in sotto-tavoli

L’incontro si conclude con la proposta di suddividere il lavoro del tavolo Ponti in sotto-tavoli così costituiti:

  1. 1) DIALOGO con ISTITUZIONI
    Luogo di incontro e confronto circa i canali da attivare per essere rappresentati di fronte le istituzioni. Accedere ai tavoli a cui si prendono le decisioni.
  2. 2) MESSA IN RETE e SINTESI
    Creazione dell’archivio dei documenti dei movimenti dal basso. I documenti saranno poi sintetizzati e messi a disposizione di giornalisti, utilizzandoli per il dibattito.
  3. 3) AMPLIAMENTO BASE
    Massimizzare la partecipazione, raggiungere nuovi interessati e migliorare la comunicazione fra gli stessi. Sviluppo di strumenti ad hoc e attività di recruiting.
  4. 4) METODO
    Sviluppare metodi, strumenti e strategie comunicative efficaci e adattabili man mano che il movimento procede e include istanze.

I Lavorator_ della danza invitano i danzatori attivi sul territorio a partecipare alle varie riunioni al fine di dare voce a tutti.

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Laureata magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" nell'ottobre del 2019. Dal 2022 è giornalista pubblicista e socia di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza. Si occupa di Comunicazione dello Spettacolo e Servizi Editoriali.