Antico simbolo di vita in continua evoluzione, pianta immortale,  l’albero è intermediario tra cielo e terra, mettendo in comunicazione i tre livelli del cosmo. Le sue radici affondano nel mondo sotterraneo, il tronco si erge sulla superficie e i tronchetti con le foglie si elevano verso il cielo. Ogni popolo ha racconti e leggende sugli alberi.

Tra le storie più note si ricorda quella relativa all’albero della conoscenza del Bene e del Male, menzionata nella Genesi e quella che parla del Ficus all’ombra del quale il Buddha raggiunse l’illuminazione. Alcune mitologie paragonano l’uomo all’albero, alla sua triplice divisione in cui i piedi rappresenterebbero le radici, il corpo simbolizzerebbe il tronco e la testa ricorderebbe la chioma.  Così come gli alberi, anche  gli uomini e le donne sono in continua crescita, sia nel corpo che nella psiche, e questo processo evolutivo richiede l’espansione di radici profonde.

Impariamo ad eseguire la Posizione dell’Albero, in sanscrito Vrikshasana, nella variante in flessione laterale

Vriksha – albero; asana – posizione

Inizio: in piedi con le gambe unite e i piedi dritti, le braccia lungo il corpo, le spalle aperte, leggermente spinte verso il basso. Distribuisci il peso del corpo in modo uniforme tra i due piedi cercando la stabilità. Mantenendo il respiro regolare, esegui un piccolo dondolamento spostando lateralmente il peso del corpo da un piede all’altro, percependo, qualora vi fosse, la differenza di appoggio tra i due piedi. Infine bilancia il corpo al centro e unisci le mani in preghiera davanti al petto.

Dinamica: inspirando apri e piega il ginocchio destro, facendo scivolare il piede lungo la gamba sinistra fino ad arrivare all’altezza del ginocchio. Espirando senti il contatto del piede poggiato sulla gamba; il bacino rimane frontale. Inspirando solleva le mani verso il cielo e stendi le braccia. Espirando inclina leggermente il corpo a destra, bilanciando il peso fuori centro.    

Posizione dell’Albero in flessione a destra

Posizione dell’Albero in flessione a destra

Statica: esegui 3 respirazioni profonde restando immobile. Concentrati sul piede di sostegno e sul respiro. Le braccia tendono nella diagonale; il ventre è rientrato. Fissa un punto di riferimento, necessario a mantenere l’equilibrio.

Ritorno: inspirando riporta le braccia e il corpo in asse centrale. Espirando fai scivolare il piede destro lungo la gamba sinistra fino ad arrivare a terra, con i piedi uniti, mentre le braccia si piegano e le mani unite tornano davanti al petto.

Dinamica: inspirando apri e piega il ginocchio sinistro, facendo scivolare il piede lungo la gamba destra fino ad arrivare all’altezza del ginocchio. Espirando senti il contatto del piede poggiato sulla gamba; il bacino rimane frontale. Inspirando solleva le mani verso il cielo e stendi le braccia. Espirando inclina leggermente il corpo a sinistra, bilanciando il peso fuori centro. 

Posizione dell’Albero in flessione a sinistra

Posizione dell’Albero in flessione a sinistra

Statica: Esegui 3 respirazioni profonde restando immobile. Concentrati sul piede di sostegno e sul respiro. Le braccia tendono nella diagonale; il ventre è rientrato. Fissa un punto di riferimento, necessario a mantenere l’equilibrio.

Ritorno: Inspirando riporta le braccia e il corpo in asse centrale. Espirando fai scivolare il piede sinistro lungo la gamba destra fino ad arrivare a terra, con i piedi uniti, mentre le braccia si piegano e le mani unite tornano davanti al petto.

Finale: rimani in piedi con le gambe unite, le mani in preghiera, anjali mudra, ascoltando i battiti del cuore nei polpastrelli. Visualizza il bilanciamento e la stabilità.

Attenzione: la Posizione dell’Albero è sconsigliata a chi ha lesioni alle ginocchia. Qualora risultasse difficile mantenersi in equilibrio si consiglia di utilizzare una parete come appoggio durante l’esecuzione della posizione.

Benefici: la Posizione dell’Albero fortifica cosce, polpacci e caviglie; rafforza la zona centrale del corpo, addominale e lombare; favorisce l’espansione toracica e l’apertura delle spalle; potenzia l’apparato respiratorio; migliora la stabilità della posizione eretta e il radicamento; migliora la memoria e la concentrazione; la variante in flessione, in particolare, stimola la distensione laterale. 

“Sai che gli alberi parlano? Si parlano. Parlano l’un l’altro, e parlano a te, se li stai ad ascoltare”. Tatanga Mani 

 Fotografie di Pinella Palmisano

www.pinellapalmisano.it

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Danzatrice, coreografa, docente, membro di AIRdanza. Ideatrice della Tribal, danza e tamburi e del Nataraja Yoga, una forma di yoga in danza, che insegna presso Movimento Danza e presso lo IALS. Conduce laboratori per danzatori e attori. Laureatasi in Discipline dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma, collabora come docente con Enti di Formazione per le materie: Storia della Danza, Storia del Teatro e Antropologia della Danza. Curatrice di Festival e Rassegne di danza. Lavora come coreografa per il teatro e per la televisione.