In India l’arte della danza e la disciplina dello Yoga sono un tutt’uno. Asana tipiche dello yoga sono da sempre parte integrante dell’allenamento del danzatore e al contempo presenti nella tecnica dei diversi stili coreutici indiani. C’è un antico legame tra le due attività,  simbolicamente rappresentato da una divinità sincretica, commistione di credenze che dall’animismo arrivano fino all’Induismo. E’ Shiva, Il Signore dell’Universo, il “Grande yogi”, “Mahayogi”, il “Re della danza”, “Nataraja”.

Nella statuaria del tempio di Chidambaram, nel India meridionale, Shiva è raffigurato in 108 posizioni, istantanee di una danza che crea, distrugge e rigenera i cicli cosmici. La realizzazione del pieno dominio di sé, autocontrollo che si conquista attraverso la pratica yogica, trova espressione attraverso una danza energica e ritmica, chiamata tandava.

Una posizione tipica della danza indiana Odissi

Mandala paada è una posizione tipica della danza indiana Odissi. Per il suo carattere geometrico e spigoloso, derivante da un’originaria forma di arte marziale, questa posa può definirsi maschile.

Impariamo ad eseguire la posizione Mandala paada. Mandala – disegno di uno spazio geometrico; paada – piedi.

Inizio: in piedi con le gambe distese e divaricate, i piedi dritti in avanti, le mani unite in anjali mudra; Esegui 3 respirazioni profonde visualizzando l’appoggio a terra, le spalle aperte e la colonna vertebrale allineata.     

Dinamica: Inspira. Espirando ruota i piedi in esterno e piega le  ginocchia in linea ad essi.

Mandala paada in anjali mudra: esegui una respirazione profonda con le mani in anjali mudra

Mandala paada in anjali mudra: esegui una respirazione profonda con le mani in anjali mudra

Mandala paada nel mudra del loto: portando i gomiti vicini al corpo, apri le dita delle mani, mantenendo pollici e mignoli uniti. Esegui 1 respirazione profonda con le mani nel mudra del loto.

Ritorno: inspirando stendi le gambe e unisci le mani in anjali mudra.

Ripetizione: ripeti per 3 volte la sequenza in mandala paada.

Finale: con i piedi uniti e le mani in anjali mudra esegui 3 respirazioni profonde visualizzando il bilanciamento, i muscoli del viso rilassati, i battiti del cuore nei polpastrelli.

Consigli: piega le ginocchia in base alle tue possibilità, senza forzare.

Attenzione: non inclinare il busto in avanti, non chiudere le spalle.

Dona agilità e vigore se eseguita regolarmente

Benefici: mandala paada potenzia la muscolatura delle gambe, favorisce l’apertura delle anche, fortifica i muscoli del pavimento pelvico, rafforza gli addominali, tonifica i glutei, mantiene la colonna allineata. Questa posizione dona agilità e vigore ed eseguita regolarmente è d’aiuto a chi è soggetto a crampi alle gambe.   

Le posizioni che favoriscono l’apertura delle anche sono fondamentali poiché permettono di lavorare sulla zona centrale del corpo, sede di emozioni e tensioni. L’allenamento regolare ne contrasta la rigidità,  spesso causa di una respirazione inadeguata e difficoltà nel rilassamento. E’ indispensabile dunque eseguire quotidianamente movimenti di scioglimento delle anche per ritrovare la calma e il controllo sugli stati emotivi. Ogni paura sarà liberata e affrontata con la giusta forza e una rinnovata visione. Attivando il proprio corpo si sviluppa una vita più autentica e percettiva, in grado di superare, di volta in volta, il limite dell’ostacolo, che si trasforma in una leva per la realizzazione di sé.

Ne consegue che si ottiene pure una sorta di consapevolezza interiore, mentre gli ostacoli svaniscono

(Patanjali, Yoga Sutra, 1.29)

Fotografie di Pinella Palmisanowww.pinellapalmisano.it

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Danzatrice, coreografa, docente, membro di AIRdanza. Ideatrice della Tribal, danza e tamburi e del Nataraja Yoga, una forma di yoga in danza, che insegna presso Movimento Danza e presso lo IALS. Conduce laboratori per danzatori e attori. Laureatasi in Discipline dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma, collabora come docente con Enti di Formazione per le materie: Storia della Danza, Storia del Teatro e Antropologia della Danza. Curatrice di Festival e Rassegne di danza. Lavora come coreografa per il teatro e per la televisione.