Le Creature di Prometeo e Capucci_ a Spoleto la Compagnia Daniele Cipriani
Roberto Lori Photo © Graham Spicer_DSC7982

SPOLETO – Al Festival dei Due Mondi andrà in scena Beethoven in alta moda. È questo l’inaspettato connubio che viene celebrato ne Le Creature di Prometeo / Le Creature di Capucci, un concerto in forma scenica.

Una grande coproduzione per celebrare l’arte in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto

L’opera è una nuova coproduzione realizzata dalla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova e il Festival dei Due Mondi. L’anteprima si è tenuta il 1° agosto al Festival Internazionale della Musica e del Balletto di Nervi e ora si avvicina la 1° Mondiale a Spoleto il 28 agosto in Pazza del Duomo alle 20.30.

In un’estate in cui i grandi festival all’aperto italiani hanno fatto da apripista alla ripresa teatrale europea in modalità di distanziamento
sociale, e quindi principalmente con lavori improntati ad una stilizzata
essenzialità, questo spettacolo a cura di Daniele Cipriani si distingue
per il suo sfarzo.

Non poteva essere altrimenti trattandosi di una combinazione tra l’estro di due geni: Ludwig Van Beethoven, nell’anno in cui ricorre il 250° anniversario della nascita, e le sculture viventi di Roberto Capucci. I movimenti coreografici sono affidati a Simona Bucci per la Compagnia Daniele Cipriani. La musica dal vivo sarà eseguita dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.

M° Andrea Battistoni

Composta da Beethoven nel 1801 per le coreografie dell’italiano Salvatore Viganò, Die Geschöpfe des Prometheus aveva un libretto ispirato chiaramente al mito di Prometeo, il titano che ruba il fuoco agli Dei per darlo alle sue “creature”, gli uomini della terra. Ed è proprio il fuoco il filo che conduce dalle “Creature di Prometeo” alle “Creature di Capucci”: poiché se vogliamo considerare il fuoco non solo come elemento generatore di calore, bensì come simbolo di intelligenza e ingegno, e se vogliamo considerare Prometeo come un portatore di luce affinché, grazie alla scintilla dell’Io, gli esseri umani si svincolino dalla tirannia degli Dei, ecco che da questo medesimo fuoco emerge il genio di Capucci la cui illimitata fantasia si esprime in assoluta libertà.

Musica, danza e alta moda per un progetto artistico di grande respiro in scena a Spoleto

Le creature di Capucci sono esseri onirici, dionisiaci, dagli artigli di bizzarri
rapaci e sinuose spire serpentine – “immagini di follia”, li definisce lo stesso Capucci. Si tratta dell’eccezionale realizzazione sartoriale, seguita personalmente dal maestro, di 15 costumi da bozzetti originali. Solo di recente, quando Daniele Cipriani chiese al Maestro di creare due costumi in occasione del gala Les Étoiles (gennaio 2020), Capucci si è avvicinato alla danza, arte che tuttavia lo aveva sempre affascinato.

Roberto Capucci e Daniele Cipriani

Con processi artistici assolutamente distanti, musica e moda si uniscono
in un duplice e originale omaggio al genio creativo e alla potenza immaginativa dell’arte. A loro si accosta Simona Bucci che ha concepito, per un corpo di ballo interamente maschile, movimenti coreografici grazie ai quali i personaggi metamorfici di Capucci si presentano come un corteo di
creature che appaiono da tutte le parti della piazza, visioni che scompaiono per poi riunirsi in palcoscenico solo nel finale.

Ai danzatori della Compagnia Daniele Cipriani si uniscono anche artisti
di varia provenienza, tra cui il danzatore Damiano Ottavio Bigi del Tanztheater Wupperthal, Riccardo Battaglia della compagnia di Alvin Ailey e alcuni danzatori della Compagnia Simona Bucci, nonché Hal Yamanouchi, mimo attore dalla enigmatica presenza, misterioso maestro di cerimonie di questa fantasmagorica sfilata.
Le Creature di Prometeo / Le creature di Capucci si avvale di video proiezioni firmate da Maxim Derevianko e del disegno luci di Luciano Novelli.

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