ROMA – AIRDanza, in collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA), dà il via al ciclo di conferenze: “La tradizione nelle pratiche di danza contemporanea. Memorie, documenti e prospettive”.

Il primo incontro – che si  si terrà venerdì 16 febbraio alle ore 14:00 presso l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA) in via Michelangelo Caetani 32, Roma – è dedicato a Jean Cébron (1927-2019), a cinque anni dalla scomparsa del danzatore, coreografo e didatta di rinomanza mondiale. 

Un evento dal titolo “Jean Cébron, pratiche coreografiche e approccio didattico” che vede infatti la preziosa testimonianza di Olimpia Scardi, una tra le sue più assidue e affezionate allieve. La conferenza sarà introdotta da Antonello de Berardinis e moderata da Francesca Falcone.

Un ciclo di conferenze a cadenza bimestrale

Il focus sul valore e sull’apporto della tradizione della danza nel panorama coreografico attuale, nazionale e internazionale è particolarmente significativo per AIRDanza. L’Associazione, infatti, oltre all’approccio storiografico, studia l’evoluzione delle pratiche coreografiche moderne e contemporanee con uno sguardo poietico ed estetico. 

Ognuna delle conferenze aperte al pubblico vede uno studioso di danza in dialogo con un danzatore, un coreografo o un esperto di danza (o più d’uno) per far emergere quale sia la posizione del percorso dell’artista in relazione alla tradizione della danza. Orientando le testimonianze verso questo focus, AIRDanza intende sondare le memorie e le riflessioni dell’artista invitato in merito alle pratiche incorporate e a quelle che ha sviluppato per definire il proprio vocabolario di movimento o coreografico. 

Proprio la presenza di un interlocutore studioso di danza in sintonia con l’artista ospite, rende le preziose testimonianze non solo una memoria bensì un possibile oggetto di studio e analisi ulteriore. 

Le conferenze, infatti, sono registrate, conservate e messe a disposizione dall’ICBSA per promuovere una diffusione ampia dei saperi che la danza riesce ad esprimere.

Primo incontro: venerdì 16 febbraio


A cinque anni dalla scomparsa di Jean Cébron (1927-2019), danzatore, coreografo e didatta di rinomanza mondiale, AIRDanza vuole ricordare il suo prezioso lascito coreico grazie alla testimonianza di Olimpia Scardi, una tra le sue più assidue e affezionate allieve.

Attraverso la restituzione teorico-pratica di alcuni esempi tratti dagli Études di Cébron, Olimpia Scardi propone in questa occasione una riflessione su alcuni passaggi cruciali del metodo didattico elaborato dal Maestro nel corso della sua lunga esperienza come danzatore formatosi in Europa e negli Stati Uniti nella danza classica, moderna e indiana, e come didatta talentuoso dalle spiccate doti di umanità e sensibilità.

Dopo diverse esperienze come maestro e coreografo in Europa, negli Stati Uniti e in Cile, Cébron ha insegnato per tre anni all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Folkwang Tanzchule di Essen, dove sostituì nell’insegnamento il suo maestro Kurt Jooss (1901-1979).

In ogni luogo del suo passaggio Cébron ha lasciato un segno indelebile grazie alla formazione di una leva di danzatori e coreografi, tra cui spicca la coreografa Pina Bausch (1940-2009), che lo ha sempre ricordato come il Maestro che maggiormente ha contribuito alla sua crescita artistica.

Durante l’incontro saranno proiettati documenti e filmati. 

Per informazioni scrivere a : info@airdanza.it


Chi è Olimpia Scardi

Danzatrice, coreografa e docente di danza contemporanea residente a Dresda, formatasi presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma e la Folkwang Universität derKünste di Essen.

Dopo avere frequentato la Folkwang Hochschuledi Essen, ottenendovi un diploma in didattica della danza moderna, è stata assistente alla coreografia di Jean Cébron, di cui è stata per lungo tempo allieva. Ha lavorato come danzatrice, insegnante e coreografa presso diverse compagnie ed istituzioni europee; tra gli altri centri, ha insegnato presso la PaluccaHochschule für Tanz.

Nel 2016 ha fondato con altri sedici artisti l’Associazione “Villa Wigman für Tanz”: quella che era stata la scuola di Mary Wigman a Dresda, è divenuta un centro coreografico sovvenzionato dalla municipalità comunale. 

Dal 2020 la sua ricerca sul metodo Jooss/Leeder/Cébron è riconosciuta e sostenuta dal Folkwang Hochschule Archiv di Essen, dall’Hellerau Festspielhaus, dal Tanztheater Erfurt e dal Förderung Dachverband Tanz Deutschland, fra gli altri.

Come coreografa e performer lavora anche a un progetto polacco-tedesco (Kraszewski Museum/ deutsch polnische Gesellschaft), che tende a valorizzare la cultura della memoria europea, rivisitando con intarsi di danza, musica e letture dal vivo, le opere di scrittori e poeti vissuti durante la Seconda guerra mondiale.

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