ROMA – Arriva immediata la risposta di Dario Franceschini, Ministro della Cultura, al discorso tenuto da Roberto Bolle, ieri 15 dicembre, alla Camera dei Deputati. E ribatte invece da Napoli Stéphane Lissner, sovrintendente del Teatro di San Carlo, annunciando nuove assunzioni per il corpo di ballo partenopeo.

Dario Franceschini: “Bolle ha ragione”

«Bolle ha ragione. Le Fondazioni lirico sinfoniche, nell’affrontare la loro crisi finanziaria, hanno tagliato troppo sulla danza. Ora ci sono più risorse, anche per una loro ricapitalizzazione e questo errore possono correggerlo».

Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha commentato l’intervento di Roberto Bolle che ieri, 15 dicembre, ha parlato alla Camera dei Deputati. La reazione del Ministro è stata prontamente divulgata dal MiC nella stessa serata e diffusa sui social attraverso l’account Twitter ufficiale di Franceschini.
Il dibattito si è infatti concluso con un altro tweet di Bolle che ha così ringraziato il Ministro:

«Tutto il mondo della Danza aspetta con fiducia e speranza. È il momento di far rinascere la nostra arte. Grazie ministro».

Stéphane Lissner: “Assumeremo 25 ballerini a tempo indeterminato”

Da Napoli, invece, Stéphane Lissner, sovrintendente del Teatro di San Carlo, ha così replicato al discorso dell’Étoile dei due Mondi.

«Assumeremo 25 ballerini a tempo indeterminato per arrivare a 40 contratti a tempo indeterminato. Una buona base per dire non solo che non siamo in pericolo, ma che, anzi, rilanciamo. Già da quando sono arrivato a Napoli dissi subito all’allora sindaco (presidente della Fondazione San Carlo) che volevo far ripartire il ballo per me fondamentale con alcuni contributi della Città metropolitana. Che stanziò 3 milioni per aiutarci ad avere la sostenibilità per una nuova dotazione. I revisori hanno dato il via libera per aumentare l’organico. Che sarà diverso da quello di oggi. Sono d’accordo con Roberto Bolle che conosco benissimo (abbiamo lavorato insieme spesso nei miei dieci anni alla Scala) perché conosco benissimo il ruolo fondamentale della danza nelle fondazioni e la virtuosità dell’incontro tra lirica e balletto, differenti ma complementari, che insieme creano energie. Tra Milano e Parigi ho trovato corpi di ballo che vanno dagli 80 ai 150 artisti e so bene quanta qualità umana e professionale sprigionino questi professionisti».

Si è dichiarato in disaccordo, però, circa la proposta di equiparare il punteggio Fus del balletto con quello dell’opera lirica, effettuata appunto da Roberto Bolle durante il suo discorso alla Camera.

Il sovraintendente del San Carlo ha infatti sostenuto che: «La lirica e il balletto hanno costi molto differenti e non si possono paragonare “Tosca” e “Il lago dei cigni”, dove i ballerini sono stipendiati. L’allestimento di un’opera lirica ha, invece, dei costi superiori per i cantanti, le scenografie. Sono operazioni più ambiziose».

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