Biennale Danza 2020
Biennale Danza 2020 diretta da Marie Chouinard


VENEZIA – Dal 13 al 25 ottobre
 andrà in scena a Venezia il 14° Festival Internazionale di Danza Contemporanea secondo Marie Chouinard. La coreografa canadese completa così il suo quadriennio di direzione al settore Danza della Biennale di Venezia.

Biennale Danza 2020 sarà l’ultima edizione diretta da Marie Chouinard

Due settimane di spettacoli con 19 coreografi autori di 23 titoli, di cui 7 in prima assoluta e 5 in prima nazionale. Sono previsti, come di consueto, anche molti incontri e film. Tutto si snoderà lungo il percorso dell’Arsenale – Teatro Piccolo Arsenale, Sale d’Armi, Teatro alle Tese e Tese dei Soppalchi, Ca’ Giustinian e Teatro Goldoni.

Leoni in rosa con il Leone d’Oro a La Ribot e il Leone d’Argento a Claudia Castellucci

Nel solco delle edizioni passate, i coreografi invitati fanno della danza un territorio senza limiti, fra i più dinamici e i più permeabili all’ibridazione. In questo senso vanno le attribuzioni dei Leoni per la Danza 2020: il Leone d’Oro alla carriera alla coreografa ispano-elvetica La Ribot e il Leone d’Argento alla coreografa Claudia Castellucci.

Artista indisciplinata per sua stessa definizione, Leone d’Oro alla carriera di questa edizione, La Ribot è una personalità unica nel mondo dell’arte coreografica. Alla Biennale La Ribot presenta in prima per l’Italia Panoramix – che raccoglie tre dei cicli dei Piezas distinguidas composti dal 1993 al 2003 per un totale di 34 pezzi – e Another Distinguée, una nuova raccolta di 8 pezzi, presentata nel 2016.

Claudia Castellucci, il Leone d’Argento, presenterà Fisica dell’aspra comunione. Un lavoro basato su brani dal Catalogue des oiseaux di Olivier Messiaen eseguiti dal vivo dal pianista Matteo Ramon Arevalos. Drammaturga, coreografa e didatta, Claudia Castellucci ha costruito un’architettura teorico-pratica di assoluto rigore.

Saranno presenti compagnie da tutto il mondo

Nei 12 giorni di festival saranno moltissime le compagnie, gli autori, i danzatori. La catalana Maria Campos e il libanese Guy Nader, che dal 2006 formano una compagnia indipendente con sede a Barcellona, saranno presenti con in Times Takes the Time Time Takes 

Apripista di una nuova generazione di coreografi, Noè Soulier alla Biennale presenta The Waves con due percussionisti dell’Ictus Ensemble e Portrait of Frédéric Taverninicon lo stesso Soulier ad eseguire le musiche di Fargion al pianoforte

Nel solco dell’alchimia tra danza e musica, della mutua conversazione tra corpo e suono, si muove anche la belga Lisbeth Gruwez a Venezia sarà in scena con la pianista Claire Chevallier per Piano Works Debussy; mentre è con le canzoni di Bob Dylan degli anni ‘60 e ‘70, mixate dal vivo su vinile da Maarten Van Cauwenberghe, che la coreografa e interprete dialoga in Lisbeth Gruwez dances Bob Dylan.

La basca Jone San Martín con Legitimo/Rezo mette in danza il suo personale “diario di appunti” degli oltre vent’anni di lavoro con William Forsythe, che firma con lei questo assolo/conferenza. Claudia Catarzi presenta, invece, Posare il tempo, uno studio a due sul movimento in rapporto alle dimensioni di spazio-tempo, il tempo che opera nell’evoluzione delle cose e lo spazio che genera le connessioni.

Matteo Carvone coreografo freelance principalmente nel Nord Europa, propone un duo maschile su un prato artificiale, una natura definitivamente perduta nella furia autodistruttiva dell’uomo. Anche a Venezia, Silvia Gribaudi in Graces mette in scena tre danzatori fra cui irrompe la stessa coreografa, contro ogni convenzione, stereotipo, automatismo.

Considerato spettacolo manifesto della sua ricerca sul corpo politico, Gentle Unicorn di e con Chiara Bersani, consacra il proprio corpo per risarcirlo dei torti subiti. Marco D’Agostin presenta Avalanche un lavoro ispirato a un universo distopico e mette in scena un uomo e una donna sopravvissuti a una catastrofe imminente. Olivier Dubois sarà a Venezia con Pour sortir au jourUn assolo intimo sulla memoria del corpo in cui si inscrive la storia stessa dell’arte della danza.

Biennale Danza 2020: c’è spazio per un vasto panorama di coreografi e coreografe

Sofia Nappi e Adriano Bolognino sono i vincitori del College Coreografi dello scorso anno. Il loro debutto trova ora conferma nella commissione della Biennale per due nuove opere. Nappi, classe 1994, propone Ima, un brano composto “ispirandosi alla complessa semplicità del vivere, che è motivo del nostro andare avanti senza mai saziarsi”. Your Body is a Battleground è la coreografia di Bolognino, napoletano classe 1995, ispirata all’omonima opera dell’artista Barbara Kruger, dove il corpo del titolo è quello delle donne.

A corollario di tutti gli eventi ci saranno gli incontri nelle Sale d’Armi e conversazioni dopo gli spettacoli con grandi artisti. Infine un ciclo di proiezioni di lungometraggi e cortometraggi in via di definizione sarà programmato all’Arsenale.

Non mancherà Biennale College Danza,
strutturato quest’anno in due comparti, uno dedicato ai danzatori e uno dedicato all’arte della coreografia.

La direttrice Marie Chouinard ha selezionato 12 danzatori e danzatrici tra i 18 ai 25 anni: Styliana Apostolou, Magda Argyridou, Giulia Cannas, Sandy Ceesay, Gaia De Martino, Toni Flego, Silvia Galletti, Thalia Livingstone, Alice Ortona Coles, Elisa Ruffato, Damiano Scavo, Luca Tomasoni. Essi parteciperanno a un percorso intensivo e presenteranno tre lavori: una nuova creazione di Marco D’Agostin, In Museum dal repertorio di Marie Chouinard e una nuova versione del celebre Sacre du printemps di Xavier Le Roy.

I vincitori del bando internazionale per coreografi sono: Silvia Giordano, (31 anni, italiana), Emese Nagy (30 anni, ungherese) e Melina Sofocleous (23 anni, cipriota).

A ognuno di loro è affidata l’elaborazione di una creazione libera e originale di circa 20 minuti. A questo scopo i tre coreografi ammessi saranno residenti a Venezia dal 8 settembre al 25 ottobre 2020. Dopo una fase propedeutica, lavoreranno con 7 danzatori professionistiGiorgia Bortoluzzi, Rebecca Carluccio, Stefano De Luca, Ludovica Di Santo, Mathilde Fasciana, Francesca Roini Andrea Scarfi.
Le tre creazioni saranno presentate il 24 e il 25 ottobre, in chiusura del festival, alle Tese dei Soppalchi.

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