Danze per bestie selvatiche
Danze per bestie selvatiche, libro di poesie della danzatrice Eva Grieco

ROMA – L’uscita di un libro è sempre una buona notizia. L’uscita di un libro di poesia firmato da un’artista è una bella notizia. È uscito a dicembre – per Robin Edizioni – il libro Danze per bestie selvatiche di Eva Grieco.

Danze per bestie selvatiche è il libro di poesie della danzatrice Eva Grieco

L’autrice, romana classe 1984, è una danzatrice professionista. Eva Grieco ha danzato per il Teatro dell’Opera di Roma e per i maggiori teatri italiani, interprete di diverse compagnie. All’estero si è esibita presso il Carré di Amsterdam, la Dancens Hus di Stoccolma, il New Victory Theater di New York. Dal 2015 porta avanti la sua ricerca come danzatrice e autrice nelle arti performative collaborando con diversi artisti, musicisti, fotografi, registi. Conduce, inoltre, laboratori coreografici per danzatori e amatori. Oltre alla carriera da danzatrice è nota anche come attrice. Nel 1997 è coprotagonista nel film Marianna Ucrìa di Roberto Faenza e, nel 2016 di Sole Cuore Amore di Daniele Vicari.
Il ruolo di Marianna Ucrìa da bambina le è valsa la candidatura ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento come miglior attrice non protagonista.

Eva Grieco, artista di profonda e poliedrica sensibilità, è ora l’autrice delle poesie contenute in Danze per bestie selvatiche.

Il libro è un racconto in immagini, in discorsi di alcuni fatti accaduti nell’arco di sette anni (e qualche mese). Un ciclo evolutivo che inizia e finisce con una crisi passando per l’innamoramento, il tradimento, l’elaborazione di traumi passati, molti viaggi e una morte importante.
L’uso dei versi, per lo più sciolti e liberi, è la scelta compositiva che più della forma racconto è in grado di operare una restituzione visiva, quasi cinematografica degli avvenimenti, dei sentimenti, delle emozioni.

“Sguardo di vetro
Pelle bruciata
Ferite aperte
del corpo e del cuore
Vestiti che sudano
il suo dolore”

Poesie come danze utili alla comprensione di stati corporei ed emotivi che necessitano una masticazione e una digestione più lunghe per essere accettati. Un atto di cura riferito ad un sé, a un tu, a un noi, a un tutti nel desiderio di nutrire gli aspetti meno addomesticati dell’essere spesso attraverso la relazione con le bestie che incontriamo, che siamo.

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