VICENZA – Tutto pronto per la quinta edizione di Danza in Rete Festival. La rassegna, promossa dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio e riconosciuta dal Ministero della Cultura, andrà in scena dal 19 febbraio al 4 maggio in varie sedi teatrali e storico-monumentali delle due città promotrici.

L’inaugurazione, prevista per sabato 19 (ore 20:45) al Teatro Comunale di Vicenza in Sala Maggiore, sarà affidata a “Don Juan” di FND/Aterballetto, con la coreografia dello svedese Johan Inger e la musica originale del catalano Marc Álvarez. Lo spettacolo, già vincitore del Premio Danza&Danza 2020 come miglior produzione, porterà in prima veneta un ritratto inedito del Don Giovanni.

Don Giovanni in chiave psicanalitica

Il coreografo Inger, tra i nomi più apprezzati della sua generazione di autori, insieme al dramaturg Gregor Acuña-Pohl, traendo ispirazione dalla ricca tradizione dedicata al personaggio seduttore (oltre venticinque i testi consultati), proporrà un ribaltamento della storia in chiave psicanalitica: l’inganno seduttivo di Don Giovanni, infatti, è ricondotto al trauma dell’abbandono da parte della madre nell’infanzia.

Un lavoro che, sottolineando sfumature ed emozioni dei personaggi, diventa una lente d’ingrandimento sui singoli caratteri del mito moderno e arriva a svelare il mondo interiore degli uomini e delle donne in scena, esaltando il valore narrativo della creazione in danza.

La contemporaneità nelle pieghe del mito

Una danza atletica, ricca di tocchi espressivi, che vedrà sedici danzatori (costumi di Bregje van Balen) impiegati nello spazio scenico curato da Curt Allen Wilmer e illuminato da Fabiana Piccioli per un atto unico di 90 minuti che collegherà le vicende di Don Giovanni alla contemporaneità: sullo sfondo di un mondo a tratti onirico, infatti, faranno capolino temi rilevanti, tra tutti la difficoltà del dialogo tra i generi. Replica prevista per domenica 20 febbraio alle ore 18.

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Giornalista pubblicista, cantautore e compositore, laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha proseguito la sua formazione in Discipline della Musica e dello Spettacolo concentrando le sue ricerche sul Cinema e studi visuali.