TORINO – La danza continua a parlare con la seconda parte della rassegna vcWe Speak Dance iniziata a ottobre. Tra febbraio e maggio in scena artisti di spicco della realtà ballata contemporanea.

We Speak Dance è la rassegna, di cui abbiamo già parlato, di danza diffusa sul territorio regionale ideata dalla Fondazione Piemonte dal Vivo. L’intento è quello di ampliare, in senso multidisciplinare, la tradizionale proposta di prosa delle stagioni teatrali. Insieme a grandi nomi del palco nazionale e internazionale si svolge così un importante lavoro con la cittadinanza portando nei teatri di provincia ciò che fin troppo spesso non arriva.

Più di trenta appuntamenti su tutto il territorio regionale

A partire dal 16 febbraio fino a maggio più di trenta appuntamenti: Cristiana Morganti con Jessica and me a Velenza il 16 febbraio e poi con Behind the light ad Asti il 24 marzo; Adriano Bolognino, invece, firma la coreografia di White Room, ispirandosi all’opera Il ritorno dal bosco di Giovanni Segantini, in programma il 3 marzo a Savigliano; il 21 marzo a Verbania tocca a Faun* con il Balletto Teatro di Torino; Roberto Castello presenta In Girum il 24 marzo a Racconigi e il 26 a Cuneo; il 27 marzo a Mondovì e il 28 a Ovada tornano gli argentini Luciano Rosso e Alfonso Barón, interpreti di Un Pojo Royo per la regia di Hermes Gaido.

E ancora, Marco Chenevier con i suoi due lavori, Quintetto il 4 e 5 aprile a Ciriè e Beinasco e Questo lavoro sull’arancia il 6 e 7 aprile a Racconigi; tra il 10 e il 13 aprile una mini tournèe di Bello! di Cordata for, tra circo e danza, che si collega a un progetto laboratoriale realizzato nelle scuole superiori della regione insieme alla Cooperativa Stranaidea; Alessandro Sciarroni con il suo Save the tast dance for me il 20 aprile a Racconigi e il 21 a Pianezza; Aterballetto in Storie il 9 maggio a Vercelli; Compagnia Zappalà Danza con Rifare Bach il 10 maggio a Villadossola e il 12 a Pinerolo.

La danza, un linguaggio universale che può e deve arrivare a tutti

Ma non è ancora finita. Il 9 e 10 marzo, poi, un’esperienza significativa: Davidson del Balletto Civile prima a Piossasco e dopo a Novi Ligure. Lo spettacolo prevede il servizio di audiodescrizione realizzato per Teatro No Limits insieme al Centro Diego Fabbri di Forlì. Una forma che deve diventare sempre più parte integrante e sottintesa nel nostro fare teatro. Per finire, chiudono la rassegna, il 25 maggio a Spigno Monferrato, Francesco Colaleo e Maxime Freixas con la creazione Playfulness, una performance che oscilla tra danza contemporanea e teatro fisico.

Insomma We Speak Dance: la danza è un linguaggio universale che può arrivare a tutti e deve arrivare a tutti. È questa la sfida che si vuole porre Piemonte dal Vivo. Un progetto di sensibilizzazione alla danza e valorizzazione di essa che opera a livello regionale, entrando nelle scuole e nelle province e ricercando un’accessibilità all’arte che sia il più autentica possibile.

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