Noa Wertheim, coreografa della Vertigo  Dance Company, è ormai una presenza  assidua a Napoli, città in cui si trova a suo completo agio. Già nel lontano 2012, in una delle prime edizioni del Napoli  Teatro Festival, Vertigo ha incantato il pubblico partenopeo ed è poi tornata spesso negli anni successivi.  Questa volta la compagnia viene al Teatro Grande di  Pompei  con Il Paradiso perduto. Leela, che ha debuttato in prima mondiale il 6 e 7 luglio nella Cava del Sole a Matera per  le manifestazioni di Matera Capitale della Cultura 2019. Si tratta di una  co-creazione che la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha condotto insieme a uno dei principali partner culturali nazionali dell’evento, il Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale con la Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia e il contributo dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele in Italia.  

 Noa Wertheim ha chiamato il suo spettacolo  Il Paradiso perduto. Leela, parola che significa “gioco divino”, un’esistenza in cui gli umani sono visti all’interno di un ‘ parco giochi cosmico’, come semplici pedine. Ispirato alla cacciata dal Paradiso di Adamo ed Eva, la creazione coreografica agisce in uno spazio scenico che si dibatte tra vuoto e pieno, così come suggerito dalle caverne dei Sassi di Matera.  D’altra parte la compagnia Vertigo vive da anni  in stretta simbiosi con l’ambiente, in un Kibbutz, chiamato il Vertigo Eco Art Village, in cui le famiglie dei danzatori e dei collaboratori della compagnia  condividono spazi in un rispetto dell’ecologia secondo principi di autonomia energetica.   Lo spettacolo debutta stasera e andrà in scena fino a sabato 13 luglio 2019. 

Noi Tre
Noi tre
Siamo soli
Viviamo in un ricordo
La mia eco
La mia ombra
Ed io
Noi tre
Non siamo una folla
Neppure una compagnia
La mia eco
La mia ombra
Ed io

Ogni arte inizia da una scintilla di ispirazione che si evolve e si sviluppa fino alla completezza. La pièce è una combinazione di dettagli che creano il tutto. Nel nostro caso, quella scintilla si evolve attraverso il peculiare metodo Vertigo in fatto di movimento, musica e immagini. La scelta dei ballerini che compongono la Vertigo Dance Company è parte integrante di questa visione artistica. Infine, l’incontro tra la danza ed il pubblico porta a compimento il processo. Ognuno di noi diventa parte della pièce nel modo e nella misura in cui la esperiamo: questo, per me, è il potere dell’arte. Siamo orgogliosi di essere riusciti a creare questo incontro tra artisti, palcoscenico e pubblico per oltre due decadi. Spero che lo spettacolo di questa sera vi parli e che vi piaccia. Queste le parole nella presentazione di Michael Fischer, Presidente della Vertigo Dance Association.

POMPEI TEATRO GRANDE 11-13 LUGLIO 2019

Il paradiso perduto. Leela
coreografie Noa Wertheim
musiche Ran Bagno
scene Ram Katzir
disegno luci Dani Fishof – Magenta
costumi Sasson Kedem
coreografa assistente Rina Wertheim-Koren
danzatori Hagar Shachal, Yotam Baruch, Liel Fibak, Sandor Petrovics, Shani Licht, Etai Peri, Daniel Costa,
Sian Oles, Korina Fraiman, Shachar  Dolinski 
responsabile della compagnia Sandra Brown
direttore di scena e tournée Eyal Vizner
fonico Orgad Marciano
datore luci Jake Sliv
palcoscenico Ayam Dromi, Ziv Zvuluni, Yotam Hadad
realizzazione scene Yigal Gini

produzione Teatro Stabile Napoli-Teatro Nazionale, Fondazione Matera Basilicata 2019, Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia, Vertigo Dance Company

con il contributo dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele in Italia

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Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.