TORINO – È atteso il ritorno in città di Sidi Larbi Cherkaoui, stavolta insieme al Ballet du Grand Théâtre de Genève, di cui ha assunto la direzione lo scorso anno. E a Torinodanza quest’anno porta il suo lavoro Ukiyo-e, in scena il 29 e il 30 settembre alle ore 20.45 alle Fonderie Limone di Moncalieri.

“Immagini del mondo fluttuante”

Il coreografo si è ispirato al termine giapponese che significa “immagini del mondo fluttuante”, concetto che ha dato vita, durante il periodo Edo, a un movimento artistico che si concentra sulla cattura del momento presente.

Così sembra essere catapultati in un quadro di Escher. Cherkaoui presenta i suoi più recenti moduli creativi, movimenti fluttuanti, appunto, che paiono infiniti, con cui i danzatori si muovono quasi senza soluzione di continuità. Salgono e scendono altezze di scale semoventi, oscillano tra ascesi e caduta.

Creato con i 22 artisti del Ballet, Ukiyo-e indaga i possibili percorsi in questo universo sospeso e le negoziazioni a cui i nostri corpi, sia fisici che sociali, sono continuamente sottoposti. Porta in scena attori in cerca di una qualche armonia con l’ambiente che li circonda; mette in movimento organismi che, come sistemi di scambio, sono in costante metamorfosi.

Una rete di scale impossibili, la scenografia concepita con Alexander Dodge

Questo mondo fluttuante non troppo lontano da quello reale contemporaneo si costruisce all’interno di una struttura in movimento, un motivo ricorrente nelle opere di Sidi Larbi Cherkaoui. La scenografia, concepita in collaborazione con Alexander Dodge, è costituita da una rete di scale impossibili attraverso le quali i danzatori si perdono e si ritrovano, un sistema mobile e labirintico che richiama l’ascesa e l’abisso.

Ukiyo-e è una coreografia di superamento di se stessi. Vuole evocare un mondo di relazioni e di energie dove i soggetti trovano il loro spazio insieme agli altri, secondo l’idea che la danza possa portare con sé un senso di comunità e interconnessione. Il risultato è un grande gesto corale di una società in cerca dell’armonia, che viene scoperta dove il singolo si fonde nel gruppo.

Sidi Larbi Cherkaoui, più di cinquanta coreografie e numerosi riconoscimenti

Sidi Larbi Cherkaoui, figura di spicco della scena belga della danza contemporanea, ha all’attivo più di cinquanta coreografie e numerosi riconoscimenti, tra cui due Laurence Olivier Awards, tre premi Tanz come “miglior coreografo dell’anno” e il Premio Kairos. Molto noto nella realtà ginevrina, lascia il timone del Ballet Vlaanderen, con cui ha creato Fall (2015), Exhibition (2016) e Requiem (2017), per assumere la direzione del Ballet du Grand Théâtre de Genève dal luglio 2022.

Nel 2018, Cherkaoui ha collaborato con Damien Jalet e Marina Abramović per la produzione di Pelléas et Mélisande ad Anversa, poi per Boléro all’Opéra National de Paris. Tra le sue produzioni operistiche figurano anche Les Indes galantes di Rameau, Alceste di Gluck e Satyagraha di Glass. Spesso si è distinto per le sue stimolanti collaborazioni interdisciplinari con artisti visivi, designer e musicisti.

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