TORINO – Torinodanza incontra il Festival delle Colline Torinesi con un ospite speciale: la compagnia belga Peeping Tom.

Il gruppo torna al Festival di danza con la prima nazionale di S 62° 58’, W 60° 39’, nuova creazione firmata da Franck Chartier, in programma alle Fonderie Limone di Moncalieri il 24 e 25 ottobre alle ore 20.45.

Il naufragio sull’Isola della Delusione

Il titolo indica coordinate GPS ben precise: ci troviamo a Deception Island (Isola della Delusione), in un paesaggio artico, una barca a vela è prigioniera delle acque polari. Così i membri dell’equipaggio, naufragati, appaiono impotenti, senza speranza, isolati dal resto del mondo, l’unico obiettivo è quello di sopravvivere.

Ma accade qualcosa di inaspettato: un interprete si rivolge al regista, i personaggi tornano ad essere performer. Cercano di creare qualcosa dal nulla, le condizioni di vita sono dure, le giornate infinite, sono bloccati in un ambiente implacabile, un vuoto glaciale, una pagina bianca.

Una lente di ingrandimento sul funzionamento dei processi creativi

Franck Chartier fonde danza e teatro. La scenografia, co-progettata dall’artista Justine Bougerol e da Peeping Tom, costruisce uno spazio obliquo e luminoso: una barca emerge dall’acqua gelida davanti a uno sfondo illimitato, un luogo dove tutto è immobile. Ma è proprio in questo spazio che le emozioni sono libere di esprimersi nei modi più disparati: è il conto alla rovescia di una vita, una storia degli anni passati e una valutazione di ciò che resta.

La prova di sopravvivenza di un equipaggio bloccato nell’Artico diventa un tentativo di sopravvivere alle condizioni della creazione. Ai performer viene chiesto, a volte imposto, di utilizzare i propri sentimenti più profondi per generare determinate fisicità e stati emotivi. Per alcuni funziona per altri no, per alcuni può essere quasi “terapeutico” per altri estremamente malsano.

Con tutto ciò la compagnia Peeping Tom tenta di rispondere a grandi domande quali: che cos’è un artista? Cosa comporta? Quali sacrifici sono necessari? Vuole permettere al pubblico di osservare con una lente di ingrandimento lo sviluppo e il funzionamento del processo creativo.

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