TORINO – Come ormai sappiamo, il Cafè Müller non è estraneo alla composizione coreografica d’assolo e si sta preparando a ospitare, per il secondo anno, un festival dedicato. Si tratta della nona edizione di Solocoreografico, diretto da Raffaele Irace e prodotto in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo e Associazione Supernova.

I due momenti del Festival: tra coreografie e videodanza

Il Festival percorre due serate, venerdì 25 e sabato 26 marzo dalle ore 21. Ciascuna serata prevede due momenti. Il Solo Dance Festival in cui il pubblico avrà occasione di assistere alle esibizioni dal vivo dei danzatori. Mentre il secondo è quello del Solocoreografico Film Night rivolto alla videodanza e a una serie di cortometraggi selezionati aventi come tema l’assolo danzato. A tutto ciò si aggiunge la terza giornata di domenica 27 marzo alle ore 11 con la sezione Solocoreografico YOUth – Selezione Giovani, occasione che mira all’individuazione di nuovi talenti che prenderanno parte all’edizione del Festival di Francoforte.

Una rete internazionale basata sul dialogo e sul rispetto delle diversità

Così il Cafè Müller si fa spazio di incontro e scambio a livello internazionale. Le sette opere, scelte tramite bando o invito diretto, sono creazioni coreografiche in solo di danzatori provenienti da Italia, Portogallo, Francia, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Israele.

Oltre alle edizioni di Torino e Francoforte, che sono nate a partire rispettivamente dal 2014 e dal 2018, si sommano anche quella di Oklahoma City, di Tunisi , e da quest’anno quella di Lione. L’obiettivo è proprio quello di creare una rete internazionale più ampia possibile basata sul dialogo e sul rispetto delle diversità di approccio umano, culturale e artistico e all’interno della quale performer, pubblico e operatori del settore possono muoversi liberamente.

I sette artisti sono stati selezionati ed invitati fra oltre 350 candidati. Quest’anno ad incontrarsi saranno Rebecca Moriondo che porta in scena Over the fence – Strawberry, coreografia di Cristina Golin; Alexandre Duarte con Solo Due di Caterina Mochi Sismondi; Rosalie Wanka in seXXless // Pink Lady; Rebecca Hoback, Rendering; Lal’el Pillora con As it is; Travis Clausen-Knight in Exposure; Gabrielle Duval, Spread it, reach it: inside of the matrix.

Infine una giuria di professionisti internazionali del settore e una del pubblico assegneranno il Premio Solocoreografico per la Creazione, Premio Solocoreografico per la Danza e Premio del Pubblico. Quest’ultimo sancisce la legittimità a rientrare nell’edizione successiva del festival. Verrà conferito un premio anche al miglior corto di videodanza.

Insomma un weekend nel centro di Torino all’insegna della danza, dell’incontro e della libertà sicuramente da non perdere.

 

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