Diana Anselmo per Cristina Rizzo

LIVORNO – Luogo di accoglienza, riflessione, sperimentazione e creazione, oltre che di condivisione e connessione tra cittadini e artisti. Dopo la stagione teatrale 2023 e il successo della 26esima edizione di Inequilibrio Festival,in autunno gli spazi di Armunia a Rosignano Marittimo e Castiglioncello in provincia di Livorno sono interamente dedicati a due delle vocazioni che da sempre animano la Fondazione: quelle di centro ospitale per registi, attori, drammaturghi e danzatori con lavori in via di sviluppo, e di strumento di interscambio creativo tra pubblico e performer.

Residenze a porte aperte con Kristal Rizzo e Parini Secondo

Tutto pronto per il programma di residenze artistiche, laboratori con restituzioni pubbliche e progetti partecipativi tra cui il nuovo format “Teatro a porte aperte”, progetto costruito con l’obiettivo di accogliere il pubblico in uno spazio che tradizionalmente gli è precluso, quello delle prove, per assistere senza filtri alla nascita di uno spettacolo.

Si partirà domani, mercoledì 11 ottobre, dalle 18 alle 20 all’Auditorium Danesin di Rosignano Marittimo(via del Torrione) con Cristina Kristal Rizzo, tra le fondatrici del collettivo Kinkaleri, e il suo Momentum DA, lavoro prodotto da TIR DANZA che vede una dedica già presente nel titolo alla sua interprete: l’attivista e performer sorda Diana Anselmo, attualmente membro più giovane del Cultural Advisory Board del British Council. Un racconto, un movimento da corpo a corpo, che intende amplificare e dare spazio alle possibilità performative intrinseche alla lingua dei segni, per lungo tempo resa estranea e aliena da processi fonocentrici. Lingua viva, corporea, umana, che non parla di margini ma di nuovi pezzi di orizzonte

Si prosegue giovedì 12 ottobre, dalle 17 alle 19 al Teatro Nardini (via dei Lavoratori 21a)con Sissj Bassani e Martina Piazzi, in arte Parini Secondo. Il giovane gruppo di ricerca sarà ad Armunia con do-around-the-world: una produzione Nexus/Simona Bertozzi basata sull’elemento del gioco, e in particolare del salto della corda, sia come pratica atletica che come elemento ritmico per una partitura coreografica per due saltatori e un musicista in cui corpo e corda sono un’unica tecnologia sonora.

Gli spettatori e le spettatrici potranno partecipare ad entrambe le residenze prenotando a staff@armunia.eu e 0586.754202.

Livia Gionfrida

Franco Scaldati secondo Livia Gionfrida

Ma il programma della Fondazione Armunia, diretta da Angela Fumarola e sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo, proseguirà fino alla fine dell’anno: “Continuiamo a coltivare sia l’arte che la comunità attraverso azioni condivise – afferma Fumarolal’intento è navigare nella stessa direzione”.

A “Teatro a porte aperte”, così, sempre nell’ambito di periodo di residenza, arriverà anche la regista, attrice e drammaturga Livia Gionfrida, che con Si illumina la notte porterà avanti la ricerca intorno all’opera del premio Ubu Franco Scaldati, uno dei principali esponenti del teatro italiano contemporaneo. Gionfrida prenderà le mosse dalla radice shakespeariana presente nell’opera di Scaldati, in particolare dalla sua traduzione de “La tempesta”, che intreccia ad alcuni frammenti originali la cui atmosfera fortemente onirica e metafisica resta sempre in bilico tra vita e morte, sogno e vita, in una produzione Teatro Metastasio di Prato (giovedì 26 ottobre dalle 18 alle 20 presso il Teatro Nardini; prevista anche una prova aperta venerdì 3 novembre ore 21.00, sempre al Teatro Nardini).

Roberta Racis indaga il lutto

E ancora: aderirà all’iniziativa anche Roberta Racis, con lo studio Atto bianco, in cui la danzatrice e performer indaga l’omonima parte del balletto romantico – quella in cui dominano personaggi fantastici ed eterei, rappresentati appunto con abiti bianchi – come dispositivo scenico di rappresentazione del dolore. Un solo che riflette sul lutto e sulla fragilità, un coming of age che passa attraverso l’esplorazione delle zone d’ombra del percorso di una ballerina, prodotto da Oscenica, Primavera dei Teatri e Fabbrica Europa (giovedì 9 novembre dalle 17 alle 19, Teatro Nardini).

Roberta Racis

A dicembre Adriana Borriello, Silvia Rampelli e Teatro delle bambole

Tra gli artisti e le artiste in residenza fino alla metà di dicembre ricordiamo poi Adriana Borriello, danzatrice, coreografa e pedagoga sulla scena internazionale dai primi anni ’80 attualmente direttrice artistica di Da.Re. Dance Research, progetto per la trasmissione e la ricerca nelle arti performative contemporanee; Silvia Rampelli, Premio Ubu 2018 per il migliore spettacolo di danza, attiva in ambito performativo, teorico e formativo con progetti e azioni in ambito di fragilità, prodotta da La Biennale di Venezia e invitata nei maggiori festival; Teatro delle bambole, gruppo di ricerca che dal 2003 pone le basi per una nuova metodologia di approccio all’arte drammatica, applicando studi sul suono, la voce, i sensi, la pressione corporea e ipotizzando un nuovo lavoro dell’attore su se stesso attraverso il proprio suono e un nuovo lavoro dell’attore attraverso il suono del personaggio.

In scena i progetti vincitori di Residenze Digitali

Da non dimenticare la partecipazione di Fondazione Armunia al bando Residenze Digitali, nato per stimolare gli artisti e le artiste delle performing arts all’esplorazione dello spazio digitale, come ulteriore o diversa declinazione della loro ricerca autoriale, ideato e promosso dal Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt). I progetti vincitori per il 2023, “Il Teatropostaggio da un Milione di Dollari” di MALTE & Collettivo ØNAR, “Ai Love, Ghosts and Uncanny Valleys <3” di Mara Oscar Cassiani, “Citizens” di Simone Verduci, con la consulenza per il concept coreografico e la regia di Ariella Vidach, “Humanverse” di Martin Romeo vedranno una prima restituzione in un festival diffuso, sia live che online, che si terrà dal 21 al 26 novembre 2023.

Nerval Teatro con il laboratorio dedicato a persone con disabilità

Prosegue inoltre il percorso del Laboratorio Permanente curato da Nerval teatro di Maurizio Lupinelli ed Elsa Pol: itinerario di accompagnamento di lungo respiro dedicato a comunità di persone con disabilità. Gli incontri si svolgono a cadenza regolare, con cinque giornate consecutive ogni mese per tutto l’anno, e mirano a un’azione sulle discipline teatrali, incrementando le capacità espressive e la creatività dei partecipanti e sviluppando in loro nuove conoscenze e competenze. Il laboratorio vede la partecipazione di circa 20 persone tra il 25 e i 50 anni, portatori di disabilità fisica o psichica, utenti della Cooperativa Sociale Nuovo Futuro, con all’attivo spettacoli presentati in festival e teatri nazionali e internazionali.

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Giornalista pubblicista, cantautore e compositore, laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha proseguito la sua formazione in Discipline della Musica e dello Spettacolo concentrando le sue ricerche sul Cinema e studi visuali.