AOSTA“Un festival è materia viva che si cala in un tempo, dentro uno spazio preciso, in un tessuto sociale. Dopo un tempo di risacca per un mondo fermo in fase pandemica e post pandemica, il 2023 è dunque l’anno della reale rinascita e T*Danse torna a vivere con un programma particolarmente articolato e di grandissimo respiro internazionale.”

I progetti per i più giovani

Arriva con la primavera la VII edizione di T*DANSE – Danse et technologie, Festival internazionale della Nuova Danza di Aosta. Diretto da Marco Augusto Chenevier e Francesca Fini è in pogramma dal 24 aprile.

Nella prima settimana si pensa ai più giovani con Aspettando T*Danse. Oltre agli allestimenti, iniziano i lavori per il progetto che impegnerà gli studenti del LiCAM di Aosta con diversi percorsi a loro rivolti. Dall’accoglienza all’organizzazione del Festival fino a un laboratorio di comunicazione a cura di Simone Pacini e a uno negli spazi urbani della città valdostana con Anna Albertarelli.

Un programma di respiro internazionale

A partire dal 3 maggio invece cominciano gli spettacoli. Si apre con la prima assoluta di Gabriella Maiorino dal titolo Uovo. Lo stesso giorno viene presentata anche la prima opera della personale dedicata al collettivo di performer italo-tedeschi VestAndPage, che porteranno, in quest’edizione, tre differenti spettacoli e animeranno un talk. Il 4 maggio, un’altra data ricca di eventi e suggestioni. Dal pomeriggio la Cittadella dei Giovani viene abitata da tre nuclei artistici: ancora il gruppo VestAndPage; la compagnia francese Kivuko con Bounce Back; e il Teatro Akropolis di Genova e il suo Apocatastasi.

La giornata seguente tocca al coreografo francese Sylvian Groud con la produzione del Ballet du nord, L’autre. Chiude la programmazione, il 6 maggio, Van Gogh – Un dernier été della compagnia Drive, con le coreografie di Si’mhamed Benhalima: cinque danzatori vogliono raccontare gli ultimi anni della vita del famoso pittore. Quest’anno poi, arriva anche una nuova formula, la Jam session. Dal 3 al 6 maggio la musicista tedesca Pyur incontra i coreografi presenti al festival, creando un momento di collaborazione artistica e condivisione di pratiche per un’improvvisazione tra musica e danza.

Nodo fondamentale di apertura, dialogo e scambio

Ma non è tutto qui. T*Danse significa anche conferenze, in collaborazione con la Biblioteca Regionale, per la sezione Ercole Balliana; le masterclass a cura degli artisti ospiti; i “feedback aperò” che verranno organizzati ogni giorno. E ancora i laboratori urbani; la Battle All Style in chiusura del festival; la consueta “Maratona delle scuole”, aperta a tutte le scuole di danza e di circo della regione.

Il T*Danse Festval, nella sua dimensione intima e familiare, si propone quale nodo fondamentale, nel contesto regionale e oltre, di apertura, dialogo e scambio. Ormai ben sappiamo quanto siano importanti certe realtà nel momento storico-culturale attuale. Da un lato l’ospitalità e la permanenza di artisti provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo, dall’altro il profondo lavoro locale, con i giovani e i cittadini.

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