SECOND HAND, XXVI edizione

Giunge alla sua XXVI edizione la rassegna di danza contemporanea “Second Hand – Di Seconda Mano”, a cura di Gabriella Stazio.

Organizzata da Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazionale, la rassegna diffonde idee innovative, originali e differenti, innescando confronti e dialoghi tra autori locali, nazionali ed internazionali sulla danza e sui temi culturali della contemporaneità.

Il titolo di questa rassegna che promuove la coreografia d’autore ed under 35 è chiaramente provocatorio poiché si rifà a quello che Merce Cunningham scelse nel 1970 per una sua creazione nella quale mise insieme, assemblandoli, frammenti, spezzoni, frasi di danza già “usati” in precedenti coreografie, dando vita a un nuovo prodotto coreografico originale e mai andato in scena. E’ proprio con questo lo spirito che vanno in scena tanti “pezzi” coreografici e suite brevi di autori diversi.

I nuovi appuntamenti di Second Hand si terranno dal 30 novembre al 3 dicembre 2023 presso la Sala Assoli di Napoli, in Vico Lungo Teatro Nuovo.

Il costo del biglietto di ingresso per 1 sera è di 10 euro.

info biglietti
081 5801558 / 345 4679142
info@casadelcontemporaneo.it

Giovedì 30 novembre – ore 20:30

THE L(O)AST JEW

coreografia e interpretazione Simone Liguori
drammaturgia Eirene Campagna
interpreti 4 danzatori
produzione Associazione Campania Danza
direzione artistica Antonella Iannone
durata 20 minuti

“Io sono l’ultimo ebreo” è il sottotitolo del libro di Chil Rajchman, uno dei 57 ebrei del Sonderkommando, sopravvissuto alla fuga dal lager di Treblinka. Rajchman scrive il libro subito dopo la fine della guerra, nel 1945, ma il testo è rimasto inedito fino al 2009.
“The L(o)ast Jew” nasce da un approfondito lavoro di ricerca e si traduce in coreografia: una modalità, questa, diversa e inedita per ritornare a riflettere sulla storia del Sonderkommando, la squadra speciale di detenuti, per lo più ebrei, destinati a compiere il loro lavoro nei crematori e nelle camere a gas nei campi di sterminio.
Si tratta di un racconto corporeo immateriale, in cui la parola “io” scompare nell’incessante flusso di movimenti, è un resoconto di testimonianze difficili, in cui l’acume e la crudezza delle parole scritte da alcuni membri dei Sonderkommando prendono le sembianze delle descrizioni fornite dagli ebrei scomparsi, annientati, annullati, tanto da considerarsi ultimi, persi, dimenticati. Ripercorrere le controverse vicende delle squadre speciali è un compito arduo, “ridare” corpo, voce e identità a quelle particolari vittime del nazismo è un atto doloroso, ma necessario.

Eirene Campagna

CON-FUSIONE

coreografia di Irma Cardano
danzatori Monica CristianoLuigi D’Aiello
produzione Arb dance company
direzione artistica Annamaria Di Maio
durata 30 min

E’ un’introspezione sui complicati rapporti di coppia!
Stare insieme a qualcuno, condividendo un percorso di vita, è un’esperienza che rimodula l’esistenza e mina più di quanto siamo disposti ad accettare la nostra soggettività. Spesso si passa da momenti di gioia a momenti di disperazione e di dolore infinito quando l’amore finisce.
La “distanza” sia fisica che interiore dall’altro diventa una esigenza in opposizione al voler stare sempre insieme quando si è innamorati.
Quando un amore finisce c’è un continuo movimento oscillatorio che avvicina e allontana e che ferisce nell’una e nell’altra direzione: così si può provare a “cancellare” l’altro, eliminando completamente la sua immagine esterna dalla nostra vita, e annullare ogni aspetto positivo del tempo trascorso insieme, per ritrovarsi a fare i conti soltanto con ciò che di noi si è per sempre perduto.

Venerdì 1 dicembre – ore 20:30

Studio per Aliseo – Sintesi poetica di Anemoio

coreografia di Manfredi Perego
danza Nadja Guesewell
musiche Paolo Codognola
coproduzione Balletto Teatro di Torino e Associazione Culturale Fattoria Vittadini
durata 18 minuti

Aliseo è un vento costante, regolare, come il desiderio di esplorare e danzare. Il vento è energia, necessita di luoghi, intenzioni a volte di caos per poter lasciare emergere la sua potenza con tutte le sue intensità. Le intensità sono disegni di trasformazioni. Modificano ciò che il corpo agisce mutando il paesaggio, esattamente come l’intensità del vento. Il vento è mitico, è pratico, è catarsi. Il vento distrugge o trasporta, il vento è carattere invisibile dai visibili risultati.
Aliseo è un viaggio di trasformazione, senza inizio, senza fine.

Manfredi Perego

Verrà un tempo ed avrà gli occhi del re

idea drammaturgica ed interprete Nicola Simone Cisternino
ambiente sonoro Spartaco Cortesi
produzione Twain_centro di produzione danza
durata 20 minuti

Lungo la creazione di Roi, il nuovo progetto coreografico che prende spunto dalla figura di Elvis, l’indagine qui proposta vuole soffermarsi sullo stato di trepidazione, spaesamento e gioiosa angoscia derivante dalla percezione di un avvento imminente, di un epifania, qualcosa o qualcuno venuto per sciogliere gli animi e ri-disegnare le coordinate dell’esistere qui ed ora.
Uno squilibrio elettrostatico, una piccola anarchia emotiva e del senso, l’obbligo al dover continuamente riconoscere il proprio spazio come sacro ed effimero, affermazione e negazione in mancanza di un Re a cui alienare il proprio cuore.
Perdersi può essere dolce.

Sabato 2 dicembre – ore 20:30

E se fossi…?

idea e coreografia Sara Pischedda
danza Sara Pischedda
musiche Marco Caredda
tutoring Silvia Gribaudi
produzione Asmed Balletto di Sardegna con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma della Sardegna
con il sostegno di: ACS Abruzzo Circuito Spettacoloprogetto ZONE LIBRE_azioni di sostegno alla creazione contemporaneaFIND Festival Internazionale Nuova DanzaCSC Centro per la scena contemporanea – Operaestate Festival Veneto
durata 20 minuti

Mettiti seduto/a e goditi il viaggio. Cercheremo di entrare nella dimensione dei ricordi, ognuno con i propri e, attraverso essi, arrivare a destinazione avendo, almeno per un minuto, toccato quella parte nascosta di ognuno di noi! Saranno molte le sensazioni turbolente che potrai attraversare, il ricordo di un viaggio, di un ritmo o di un’immagine. Con uno sguardo ironico, delicato e leggero attraverseremo insieme un percorso di vita, messo sotto osservazione da sensazioni sincere.
Percorso segnato da frasi, sguardi e comportamenti che hanno fatto si che la persona in scena scegliesse proprio questo modo di rivivere i suoi ricordi.

Il Paradosso di Sonia

coreografia Gabriella Stazio
danza Sonia Di Gennaro
musiche originali e sound design Francesco Giangrande
luci Alessandro Messina
produzione Movimento DanzaMiCRegione Campania
durata 25 minuti

Il paradosso di Sonia è la storia di un corpo, di un corpo come luogo del paradosso, come dice Jacques Le Goff, come luogo di contraddizioni tra esperienza quotidiana e straordinaria, tra ragione e contraddizione.
Un corpo che svela personalità diverse come “Una stanza piena di gente” – dal titolo del libro di Daniel Keyes, autobiografia di Bill Milligan, prima personalità multipla riconosciuta dalla medicina – in cui incontri te stessa. Se da un lato la storia del corpo è una storia fatta di oblio, di rinuncia, dell’uso politico della metafora corporea fatto dalla cultura occidentale, dall’altro, come dice Marc Bloch “è necessario restituire un corpo alla storia. E dare una storia al corpo”.

Domenica 3 dicembre – ore 18:00

Vedere te (1322)

coreografia Noemi Piva
danzano Sara Chinetti e Noemi Piva
musiche inedite Andrea Leva
progetto vincitore del premi Corpo Mobile 2022 / vetrina Flic*25 2022 / Festival Vuoti D’aria 2022 / Move Off 2023 per giovani coreografi
durata 18 minuti

Vedere te (1322) è una storia dalla durata di un respiro comune, che inizia e termina col gonfiarsi e appiattirsi di un materasso, polmone condiviso da due corpi.
La relazione fra le interpreti resta indefinita fino alla fine, sfumandosi fra il giocoso, l’erotico, il dominante.
Infanzia, gioco, memoria, inconscio, ironia fanno parte della trama del duo, permettendo la costituzione di un mondo affidato a più strati di significato, e disponibile ad infinite letture. Ogni ingrediente utilizzato si presta come dispositivo per suggerire allo sguardo esterno universi plausibili fatti di elementi reali (che rimandano ad un immaginario umano, concreto e quotidiano) e di fantasia, tra cui lo spettatore può navigare tramite la lente della sua esperienza personale.

Scherzetto

autori | interpreti Luigi Aruta/Alessandro EspositoAntonio FormisanoPietro Autiero
sound design e musica dal vivo Alessandro Capasso
light designer Giuseppe Ferrigno
organizzazione Maria Teresa Scarpa
relazioni Esterne Hanka Irma Van Dongen
produzione Borderlinedanza 2022Regione Campania, con il sostegno del MIC
durata 27 minuti

“La bellezza del quadro supera il quadro stesso e sfonda le porte ad altre narrazioni che incrociano cultura, dicerie e leggende.”
Il brano, attraverso le personificazioni mitologiche della natura umana indaga alcuni aspetti razionali e irrazionali, naturali e quotidiani, oscuri e misteriosi, legati all’esistenza.
Il goliardico intreccio dei 3 uomini/personaggi, diventa così il pretesto per mettere in scena, uno spaccato psicologico e morale di alcune dinamiche sociali, ampliando e sfumando il concetto di confine tra i generi.

La rassegna è organizzata inoltre nell’ambito del progetto “New Dance Box- scouting, promotion and more 2022/2024”, con il sostegno del Ministero della Cultura – Regione Campania – DanceCrossing | Nuovi modelli di mobilità culturale.

In foto-copertina: FUNA “Wood”, Finale Residanza 2022  – Photocredits Pasquale Ottaiano

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Laureata in "Culture Digitali e della Comunicazione" presso la Federico II di Napoli, Social Media Manager certificata. Appassionata di tecnologia, arte, cultura e spettacolo in ogni sua forma. Parte integrante della Redazione sin dal 2015.