Scuola di Ballo del Teatro San Carlo - foto di Francesco Squeglia
Scuola di Ballo del Teatro San Carlo – foto di Francesco Squeglia

Venticinque anni sono tanti, una parte consistente della propria vita. Una vita dedicata interamente alla danza. Anna Razzi, dal 1990 alla guida della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo, la più antica d’Italia (1812), ha festeggiato con lo spettacolo di fine anno, una tappa importante con tutti i suoi allievi e il corpo docente. Una grande festa ha illuminato il teatro più bello del mondo, tra applausi scroscianti, commozione, entusiasmo e sogni per il futuro. Determinata, grintosa, energica, Anna Razzi è riuscita a creare un vero e proprio vivaio di giovani allievi, una fucina di talenti che negli ultimi anni sono passati direttamente dalla scuola alla compagnia con risultati eccellenti. E’ lunga la lista dei suoi meriti, a partire dalla volontà di far rifiorire la scuola che da diciannove allievi è arrivata ad averne centotrentasette, con una forte presenza maschile. E poi la costruzione di una nuova sala per poter ampliare lo studio delle varie discipline, i programmi di sala, il ripristino del ‘Passo d’addio’ e su tutti la creazione di un vero e proprio repertorio della Scuola di ballo da far invidia alle migliori compagnie, che spazia da titoli classici come Le Silfidi, La Bella addormentata, Paquita, a creazioni originali come Pinocchio, Il Guarracino, Peter Pan, La favola di Biancaneve, con il supporto di Gaetano Panariello per le musiche e di Giusi Giustino per i costumi, raffinati e sempre pieni di fantasia.
Un bel successo per un percorso pieno di soddisfazioni man mano che i suoi allievi hanno cominciato a girare il mondo. Ai suoi ragazzi ha insegnato l’arte della danza ma anche la disciplina ferrea e il rigore che sono le gemme preziose di un mestiere tanto bello quanto difficile, pieno di insidie. L’eleganza, la bravura, la professionalità, che contraddistinguono gli allievi della Scuola di ballo, sono frutto di una dedizione unica che Anna Razzi ha sempre avuto nei confronti del suo lavoro. In qualunque situazione lei c’era, attenta al più piccolo dettaglio in scena come in sala e sempre pronta a dare consigli o a raccontare aneddoti della sua vita professionale, vissuta tra grandi danzatori (uno per tutti Rudolf Nureyev), per insegnare il mestiere ai suoi allievi.
Lo spettacolo di fine anno, come sempre articolato e scorrevole, è iniziato con una parte tecnica su musica di Cesare Pugni. Una lunga sequenza, dalla sbarra al centro fino al pas de deux per gli allievi più grandi, ha sottolineato una qualità di lavoro incisiva, poi danza di carattere (danza ungherese e tarantella)e danza spagnola (Sevilla) fino alla coreografia di danza moderna Io non ho paura, liberamente ispirato al film di Gabriele Salvatores.
Gran finale con Sogno di una notte di mezza estate, coreografia di Anna Razzi su musiche di Felix Mendelssohn- Bartholdy e Gaetano Panariello con i diplomandi Francesca Cepollaro e Luigi Crispino- quest’ultimo in partenza per New York dove ha vinto una borsa di studio a conferma di un talento fuori dal comune per le lunghe linee e le bellissime doti naturali- Antonietta D’Alterio, Rossella Gallo, Roberta Menditto, Linda Piccolo, Vincenzo Veneruso.
Fortissimi applausi hanno accolto Anna Razzi in palcoscenico per la consegna dei diplomi, con il sovrintendente Rosanna Purchia e il nuovo direttore artistico Paolo Pinamonti, e tutti i docenti: Rossella Lo Sapio (propedeutica), Antonina Randazzo (danza classica), Martha Iris Fernandez Aguero (danza classica e carattere), Dino Verga (danza moderna), Gianni Vacca (danza spagnola), Fabrizio Della Moglie (preparazione atletica), Antonino Armagno (solfeggio) e i pianisti accompagnatori: Vincenzo Astarita, Antonino Armagno e Gaetano Rizzo. Anna Razzi, docente di repertorio e pas de deux, nei giorni scorsi ha scritto una lunga relazione sui suoi venticinque anni di direzione che si conclude con un bellissimo messaggio ai giovani, ballerini e non :”Non arrendetevi mai di fronte alle difficoltà, combattete sempre, a testa alta, perché solo chi combatte per le cose in cui crede, vince!”
Elisabetta Testa

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