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Roma, il Teatro dell’Opera rende omaggio al genio di Jerome Robbins

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Serata Jerome Robbins

ROMA – Al Teatro Costanzi andrà in scena da giovedì 30 gennaio a mercoledì 5 febbraio il programma speciale di Serata Jerome Robbins, una whole evening composta da The concert, In the night e Glass pieces, brani originali del geniale coreografo americani ripresi per l’occasione dal ballet master Jean-Pierre Frohlich.

Anche questa volta, l’ensemble guidato da Eleonora Abbagnato, andrà in scena al Teatro Costanzi, con l’intero corpo di ballo, l’ étoile Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino, Alessio Rezza, i solisti Marianna Suriano, Michele Satriano e Giacomo Castellana e la stessa Abbagnato.

Ph. Yasuko Kageyama

La direttrice, in conferenza stampa, ha sentitamente ringraziato Jean-Pierre Frohlich e sua moglie Isabelle Guérin per il lavoro svolto in sala prove, alla scoperta della poesia, dell’eleganza e dell’humor di Robbins. La direttrice sarà in scena con In the night, sulle note di Chopin eseguite al piano da Renata Russo e interpreterà la donna passionale e dolce della coppia principale con l’eccezionale Zachary Catazaro, un ruolo molto speciale che in passato ha danzato insieme con Nicolas Le Riche.

Jerome Robbins, coreografo prolifico e innovatore instancabile, è stato un regista premio Oscar per West Side Story nel 1962. Un personaggio pop, che dal 1944 non ha mai smesso di deliziare il pubblico di Broadway con brani poi replicati in tutto il mondo. Il Teatro dell’Opera di Roma in questa occasione gli rende omaggio mediante uno spettacolo che quasi come un viaggio ripercorre alcune tappi dell’estro creativo, partendo dal ’56 con The Concert, toccando gli anni ’70 con In the night e concludendo con un pezzo recente come Glass Pieces.

Ph. Yasuko Kageyama

Robbins crea The Concert, The Perils of Everybody per il New York City Ballet con il quale debutta il 6 marzo 1956 al City Center of Music and Drama di New York. Il balletto – in atto unico – ritrae i comportamenti di un pubblico che ascolta un concerto per pianoforte e affresca situazioni ricorrenti durante i concerti, innescando un crescendo di gag dalla forte componente umoristica. Il pianista suona Frédéric Chopin in scena: i suoi spettatori lo raggiungono, si portano una sedia e animano comicamente il concerto, esternando, con gesti e atteggiamenti, i comportamenti che li caratterizzano.  C’è il ragazzo attento che siede in prima fila, le due donne che scartano caramelle e disturbano il ragazzo parlando in continuazione, la donna bella e sinuosa che ascolta languidamente il concerto appoggiandosi al pianoforte, la donna vigorosa dal forte temperamento, il marito premuroso succube della moglie dispotica, il timido occhialuto, il ritardatario che disturba i presenti, la maschera che chiede i biglietti e fa spostare gli spettatori da un posto all’altro. Le scene sono di Saul Steinberg e Edward Gorey, i costumi di Irene Sharaff. Le luci di Jennifer Tipton sono qui riprese da Les Dickert.

In the night viene creato da Robbins nel 1970 per il New York City Ballet.Tre diverse coppie di innamorati sono le protagoniste di questo elegante e raffinato balletto: una prima coppia è formata da giovani, una seconda da lirici e un’ultima da passionali amanti che s’incontrano sotto il cielo stellato di mezzanotte. I tre Pas de deux esprimono coreograficamente i diversi temperamenti delle tre coppie sulle note di tre Notturni di Frédéric Chopin. La prima coppia invade il palcoscenico con una danza fluida di tenera espressività; la seconda interpreta un duetto molto raffinato ed elegante; l’ultima esegue una danza d’impetuoso contrappunto, qui affidato alla grinta di Eleonora Abbagnato.Lei oscilla tra il furore esplosivo e la supplica disperata, e con il partner, l’étoile internazionale Zachary Catazaro, anima una disputa e una riconciliazione. Questo affascinante affresco delle peripezie amorose si conclude con una danza d’ insieme di tutte le coppie. I costumi sono di Anthony Dowell che nel 1973 danza in maniera memorabile In the night al Royal Ballet.

Glass pieces debutta il 12 maggio 1983 al New York State Theater con il New York City Ballet. Si tratta di un lavoro altamente formale, articolato in tre sezioni, dove Robbins sovrappone a un vocabolario tradizionale concetti provenienti dalla postmodern dance e costruisce schemi di movimento e ritmi visibili che traducono in architettura fisica le musiche di Philip Glass: Rubric e Façades (dall’album Glassworks), accanto a degli estratti dall’opera Akhnaten. Il risultato è un sofisticato linguaggio moderno che è allo stesso tempo ipnotico e carico di energia, quella di ben quarantadue ballerini in scena. Le scene sono dello stesso Robbinscon Ronald Bates, i costumi di Ben Benson.

Le luci della Serata Jerome Robbins sono curate da Jennifer Tipton. L’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma è diretta dal maestro Carlo Donadio.

Serata Jerome Robbins Per Informazioni: operaroma.it

Ph. Yasuko Kageyama

Caterina Giangrasso

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