Con Roberto Castello “andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco”
Foto di Cristiana Rubbio

CESENA – Con Roberto Castello “andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco”. La sera del 24 gennaio Roberto Castello e la sua compagnia Aldes | Spam! riempiono il Teatro Bonci di Cesena proponendo in un’opera del 2015, In girum imus nocte et consumimur igni, un ritratto crudo, validissimo oggi tanto quanto allora, dell’umanità che combatte con(tro) i propri desideri.

Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco

Il titolo in prima persona plurale, “andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco”, abbraccia spettatori e performer nella stessa danza della vita, rappresentando le tribolazioni di un’umanità rassegnata al suo destino, appesantita e fiaccata dalle dinamiche del progresso che essa stessa ha combattuto per mettere in piedi. L’ispirazione arriva a Roberto Castello, che firma la coreografia, da un palindromo latino di criptica origine ma il senso del lavoro è ben ancorato alle contraddizioni del presente che, abbozzate, si susseguono una dopo l’altra in una grottesca successione di stati senz’animo.

Lo spettacolo ci parla attraverso micro narrazioni scandite dalla rigida alternanza di buio e luce e dal ritmo martellante di una ferrosa base elettronica fatta di sole due note ripetute ossessivamente a loop. La proiezione di una cascata di fango sullo sfondo cade sui corpi e sbiadisce tutti i colori, appannando le gioie e i dolori finché uno stato di apatia e rassegnazione contagia tutti nello stesso torpore.

La luce è un quadrato, due triangoli, una fessura, una fettina, un puntino, tante strisce. È un altro corpo in scena che decreta le coordinate spazio temporali dell’azione. Cade sui corpi a renderli diafani e spettrali, zombie pallidi in contrasto con il nero intenso dei vestiti senza tempo che indossano e delle parti della scena che restano al buio.

Un meccanismo perpetuo nell’alternanza di buio e luce

Light: i protagonisti della storia, quattro performer dalla resistenza straordinaria e dalla notevole capacità di astrazione fisica e mentale, iniziano a muovere la testa con dei piccoli sì. Da qui in avanti il moto oscillatorio delle membra entra a far parte del meccanismo perpetuo che muove tutta la performance fino alla fine.

Dark. Light: sono più vicini. Dark. Light: ancora più vicini. Tutti gli spostamenti avvengono al buio. Non si sa dove compariranno i corpi la prossima volta che la luce si accenderà. Ora, in piedi sul proscenio, ci guardano inquieti e inquietanti. Ora, camminano, testa bassa e spalle curve, in un deserto senza fine. Ora, agitano le braccia all’estremità sinistra del palco. Il secondo dopo, corrono una gara senza fine. Poi, trovano un contatto, si avvinghiano, cambiano intreccio, prima lenti poi velocissimi, con tocchi voraci e appassionati.

Un cerchio di luce sospeso illumina una profusione di volti e pezzetti di corpi che sembrano coinvolti in un’orgia. Poi, uno sfacelo: i performer cercano appoggio l’uno sull’altro ma i muscoli cedono e si accasciano a terra in un mucchio. Danzette liberatorie, macabre e sfrenate. Poi, una festa: un gruppo di amici ubriachi che si divertono per i locali del centro.

Un teatro dell’assurdo per parlare del paradosso della realtà

Questo teatro dell’assurdo che, implacabile, parla del paradosso della realtà quotidiana e delle trappole di un’umanità ripiegata su sé stessa ci rapisce e ci culla nelle sue dinamiche ripetitive. Non senza ironia, ci fa riflettere sui mostri della modernità regalandoci un quadro desolante della nostra società.

Dark: il silenzio sancisce la tregua. Dopo qualche secondo parte l’applauso che scampa pubblico e performer dal ricadere in quel vorticoso loop collettivo che fino a poco prima sembrava l’unica possibilità. Ma, anche se la musica non dovesse mai più ripartire, c’è davvero scampo dai meccanismi del desiderio?

Credits

In girum imus nocte et consumimur igni
di ROBERTO CASTELLO
interpreti MARIANO NIEDDU, STEFANO QUESTORIO, GISELDA RANIERI, ILENIA ROMANO; secondo cast: ERICA BRAVINI, RICCARDO DE SIMONE, MICHAEL INCARBONE
assistente ALESSANDRA MORETTI
luci, musica, costumi ROBERTO CASTELLO
costumi realizzati da Sartoria Fiorentina, Csilla Evinger
produzione ALDES
con il sostegno di MIC/Ministero della Cultura, REGIONE TOSCANA/Sistema Regionale dello Spettacolo

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Laureata in Letterature comparate e postcoloniali all'Università di Bologna, combina la passione per la lingua e l'interesse per la danza scrivendo e conducendo ricerche nell'ambito della scena performativa contemporanea. Parallelamente all'impegno accademico e a quello giornalistico, porta avanti collaborazioni come dramaturg della danza e percorsi di ricerca personali come performer. Si occupa inoltre di organizzazione e promozione culturale collaborando con enti del terzo settore che si muovono tra danza e comunità.