Ra.I.D.
"Empty Bodies" della coreografa polacca Karolina Kroczak

AVELLINO – Quarto fine settimana per Ra.I.D. Festivals 2023, la rassegna interregionale che fa danzare lo spazio e crea connessioni tra artisti e spettatori. Sostenuta dal Comune di Solofra e riconosciuta dal MiC, la rassegna si sposta a Palazzo Ducale Orsini per i prossimi appuntamenti. Sabato 30 settembre, ore 20:30, la coreografa polacca Karolina Kroczak porterà in scena Empty Bodies. Mentre domenica 1 ottobre, ore 18:00, sarà la volta di Traces of Ecstacy dell’artista nigeriano Emmanuel Ndefo. Non mancherà, infine, l’incontro della danza con le altre arti promosso dal progetto speciale Come as you are: l’arte nuda da ogni pregiudizio.

Riflettere sulla società, i corpi, le culture

Dopo le prime date al Chiostro di Santa Chiara, sabato 30 settembre ci si sposta a Palazzo Ducale Orsini di Solofra per assistere a Empty Bodies. La coreografia di Karolina Kroczak del Teatr Tańca Zawirowania di Varsavia, porta in scena tre danzatrici in rappresentanza di tre generazioni. Unendo la danza contemporanea alle videoproiezioni, Empty Bodies invita lo spettatore a riflettere sul corpo femminile. In un mondo di corpi “perfetti”, privi di rughe, cosa accade a un corpo che non soddisfa più le aspettative?

La performance firmata dalla coreografa polacca Kroczak esprime dunque il desiderio di connessione con la nostra natura primordiale, la vicinanza con l’abbraccio di una madre. È anche una performance sulla fame e il vuoto, che sono il prezzo da pagare per un mondo ideale “di plastica”: siamo sull’orlo del disastro ecologico, e la terra su cui camminiamo diventa arida e sterile.

Empty Bodies
Coreografia e concetto: Karolina Kroczak
Performance: Aleksandra Krajewska, Agata Pankowska/Ilona Gumowska, Elwira Piorun

Ra.I.D.
“Traces of Ecstacy” dell’artista nigeriano Emmanuel Ndefo

Domenica 1 ottobre, poi, l’artista nigeriano Emmanuel Ndefo presenterà a Ra.I.D. Festivals Traces of Ecstacy. All’interno di un’installazione – che ricostruisce l’atmosfera di una camera da letto, con sottofondo sonoro il trambusto della città di Lagos – due uomini tentano di esplorare i limiti dell‘intimità maschile. La stanza è stata progettata come una camera da letto immaginaria per due uomini da qualche parte nell’ombra di Lagos.

Durante la performance, il pubblico può entrare nella stanza, sedersi o stare in piedi, camminare in questo ambiente. Sul letto-palcoscenico la coreografia di questo passo a due trae origine dal fantasie represse di tocco, abbraccio e movimenti tra persone dello stesso sesso. Con Traces of Ecstacy Emmanuel Ndefo trasforma l’abbraccio e l’intimità fisica in un modo per trasgredire i vincoli culturali imposti agli uomini in Nigeria.

Traces of Ecstasy
Ideazione e coreografia: Emmanuel Ndefo
Ballerini: Emmanuel Ndefo e Femi Adebajo
Suono: Jiji e Peter Okotor
Drammaturgia: Wen Hui

L’incontro con l’arte visiva

Proseguono anche le occasioni di dialogo tra la danza e le altre arti, promosse dal progetto speciale MIC 2023 Come as you are: l’arte nuda da ogni pregiudizio messo in piedi da Borderline Danza. Undici giornate dedicate alle nove arti: architettura, cinema, danza, fumetto, fotografia, letteratura, musica, pittura e scultura. Questo fine settimana Ra.I.D. incontra l’arte visiva: mostre di ceramica, arte contemporanea e arte moderna.

Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, presso la Fondazione De Chiara De Maio (Piazza Umberto I, 10 Solofra), il pubblico di Ra.I.D. Festivals potrà visitare la mostra di ceramica con gli artisti Sasaska, Lauretta Laureti, Ferdinando Vassallo e Alessandro Mautone. Sarà inoltre possibile visitare, per la sezione arte contemporanea, la mostra Human Landscapes di Federica Limongelli; evento all’interno della rassegna di arte contemporanea COLORI 2 a cura di Valerio Falcone. Mentre per la sezione di arte moderna sarà possibile visitare la mostra dal titolo Dell’offesa recata all’onore suo. Etica ed estetica del possesso del corpo a cura della Fondazione DE.
Il giorno 30 settembre, infine, nella Sala Giunta di Palazzo Orsini si terrà la lecture demonstration Abito in Scena di Marcel Marceau, attore francese, artista e mimo.

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