Ra.I.D.
Il Balletto di Roma in "Première". Foto di Giuseppe Distefano

AVELLINO – Torna Ra.I.D. Festivals: la rassegna interregionale che fa danzare lo spazio del Chiostro Monumentale di S. Chiara e del Palazzo Ducale Orsini a Solofra. Perpetuando l’obiettivo di attivare l’interazione tra i luoghi e le persone che lo abitano attraverso la danza, il Festival conserva il sottotitolo dell’anno scorso, Dance Space Subjectivity. L’edizione 2023 – che ha avuto inizio sabato 26 agosto – conta in totale 11 serate da agosto a ottobre per 14 performance di danza contemporanea italiana ed estera.

Ra.I.D. – Rassegna Interregionale Danza amplia sempre più la propria rete di dialogo con le “regioni” del mondo: il Festival ospita infatti quest’anno compagnie provenienti da Abruzzo, Lazio, Marche, Campania, Sicilia, Sardegna, ma anche Polonia e Nigeria. Si prosegue dunque venerdì 1 settembre con La conoscenza della non conoscenza di e con Adriana Borriello e sabato 2 settembre con Première del Balletto di Roma.

Far danzare lo spazio

Coreografia, corpo, spazio, luce e architettura. La loro interazione è l’esperienza unica di Ra.I.D. Festivals 2023, la rassegna interregionale di danza contemporanea realizzata con il sostegno del Comune di Solofra e il riconoscimento del MiC. 14 performance, tra produzioni nazionali e internazionali, progetti speciali e proposte di giovane danza d’autore, a firma di altrettante compagnie in due luoghi dall’indubbio fascino e valore storico: il Chiostro Monumentale di S. Chiara e Palazzo Ducale Orsini di Solofra.

«Secondo l’architetto Elizabeth Diller “l’architettura è ciò che esiste tra la pelle di un uomo e quella di un altro uomo”. In questa lettura danza e architettura sono testi spaziali che strutturano il modo di vedere e percepire il mondo e organizzano lo spazio attraverso precise logiche della visione. Il corpo del danzatore si costruisce architettonicamente esplorando i diversi approcci alle molte relazioni possibili e la coreografia costituisce una modalità unica di produzione dello spazio a partire dal movimento dei danzatori in un luogo specifico, attivando un’interazione tra luogo, performance e osservatore. E’ un’esperienza nuova dello spazio, trasformato, contraddicendo le convenzioni che ne regolano l’uso per esplorare modi alternativi di abitarlo», spiega il direttore artistico di Ra.I.D. Festivals Maria Teresa Scarpa.

Compagnie d’eccezione per il secondo fine settimana

Dopo le compagnie sarde Oltrenotte e Estemporada, che hanno aperto il Festival sabato 26 agosto rispettivamente con Blue Sunday e con Lo Stato della Materia #ilmutaforme, proseguono gli appuntamenti di Ra.I.D. 2023.

Venerdì 1 settembre, infatti, sarà la volta di La conoscenza della non conoscenza di e con Adriana Borriello. Nata ad Avellino, diplomata all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e al Mudra di Maurice Béjart a Bruxelles, Adriana Borriello si esibirà in compagnia delle danzatrici Donatella Morrone e Ilenia Romano. Una coreografia il cui filo si dipana nell’alternanza tra verbo e corpo, scivolando, saltellando, rimbalzando continuamente dalla parola al movimento, dal movimento alla parola e dalla descrizione letterale all’evocazione poetica. Il trio in scena condivide questo gioco col pubblico, esplicitando le proprie regole e i propri strumenti. Un’esperienza che si rivela quindi ogni volta uguale, diversa, nuova, oltre e dentro le norme che la regolano.

Sabato 2 settembre, sempre al Chistro di Santa Chiara, il Balletto di Roma presenterà Première. La compagnia vanta 63 anni di attività produttiva, in Italia e all’estero. E persegue il proprio obiettivo di preservare e rinnovare il repertorio attraverso il sostegno della creatività coreografica e la qualità tecnica e interpretativa dei danzatori. La compagnia sarà quindi presente a Ra.I.D. con Première, uno spettacolo di Andrea Costanzo Martin che celebra il piacere del danzare senza secondi fini. È un rito che mette il corpo e il desiderio di muoversi al centro del discorso. Senza prendersi troppo sul serio. Un invito a posare le armi e a lasciarsi incantare.

Tutte le date

Sabato 9 settembre doppia e ultima performance al Chiostro di Santa Chiara. In scena prima la Compagnia siciliana Petranuradanza nella produzione Megakles Ballet Sciara, coreografie e regia di Salvatore Romania e Laura Odierna. E, subito dopo, Mala tempora della coreografa di Solofra Tiziana Petrone.

Dal 30 settembre invece ci si sposta a Palazzo Ducale Orsini per assistere a Empty Bodies, coreografia di Karolina Kroczak del Teatr Tańca Zawirowania di Varsavia. Una impression sulla vita di tre donne, sulle loro esperienze, sui rapporti con gli altri e con i propri corpi. Mentre domenica 1 ottobre l’artista nigeriano Emmanuel Ndefo presenterà Traces of Ectacy, performance interattiva che denuncia i vincoli culturali imposti agli omosessuali in Nigeria.

La Compagnia de L’Aquila, Gruppo Emotion, unica realtà di produzione della danza in Abruzzo finanziata dal Ministero della Cultura, si esibirà in Giru Giru sabato 7 ottobre. Un processo creativo per la regia e coreografia di Francesca La Cava sulle musiche originali di Alessandro Olla.

Il giorno seguente, domenica 8 ottobre, la compagnia casertana Ersilia Danza proporrà la sua versione di Coppelia, regia e coreografie di Laura Corradi, con Midori Watanabe e Carlotta Plebs.

Il 13 ottobre tocca invece alla Compagnia napoletana Movimento Danza, una delle prime e più longeve esperienze italiane di danza contemporanea. Movimento Danza porterà in scena Il canto delle mani di Gabriella Stazio. Subito dopo la Compagnia romana Atacama si esibirà in Anime, coreografia di Patrizia Cavola e Ivan Tru.

Domenica 22 ottobre ancora una Compagnia napoletana, Art Garage, in Ipazìa di Emma Cianchi e Laura Matano, con musiche originali di Andrea Grossi e lavoro interpretato da oltre 10 danzatori sulla scena. Chiude infine l’edizione 2023, il 22 ottobre, la Compagnia marchigiana di danza professionale Hunt in Hikikomori, parola giapponese che significa “stare da parte”.

Gli spettacoli domenicali inizieranno alle ore 18:00, quelli feriali alle 20:30. Per l’ingresso è obbligatoria la prenotazione.

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