The Tarantella. - Eduardo Dalbono

NAPOLI – Nelle giornate di giovedì e venerdì 18 e 19 maggio si svolgerà presso l’Archivio di Stato di Napoli un Convegno nazionale sulle danze etniche in Italia, dal titolo “PULSANDA TELLUS. Percorsi di storiografia ed etnografia del patrimonio etnocoreutico italiano”.

Il 18 e 19 Maggio l’Archivio di Stato di Napoli ospiterà il convegno “Pulsanda Tellus – Percorsi di storiografia ed etnografia del patrimonio etnocoreutico italiano”

Le giornate di studio, organizzate e finanziate dell’Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza, vedranno riunirsi in presenza e in remoto i principali studiosi di Etnocoreologia italiana e di Antropologia della danza, per fare il punto sul quadro delle indagini etnografiche sinora svolte, per esporre studi, analisi e teorie.

Da vari anni l’UNESCO, il mondo accademico e gli istituti culturali stanno valorizzando il patrimonio immateriale delle varie culture popolari del nostro pianeta, che sta rischiando una progressiva rarefazione. Oggi vi è maggior sensibilità dell’opinione pubblica verso quei patrimoni non scritti e non materiali come la danza, la musica, il canto, la narrativa, i miti, le leggende, il linguaggio gestuale, ecc. che hanno un valore ed un’antichità di grande interesse.

Negli ultimi decenni danze emblematiche della cultura italiana come la tarantella, la tammurriata, la pizzica, il saltarello e altre stanno entusiasmando le nuove generazioni che hanno avvertito il rischio di dispersione e di definitiva scomparsa. Al senso di vergogna verso le origini contadine delle generazioni uscite dall’ultimo conflitto mondiale sono subentrati l’interesse e la riscoperta delle radici culturali di ciascuna area del nostro Paese. Si tratta di una ricchezza e di una biodiversità culturale che è anche fonte di attrazione per un turismo intelligente e maturo, nonché movente di socializzazione e sano divertimento.

Al convegno Pulsanda Tellus partecipano una ventina di relatori e relatrici per allestire una sorta di censimento dei balli documentati, per denunciare il disinteresse istituzionale per la disciplina e per promuovere una tutela di tale bene comune, ancora presente nelle feste popolari, nei carnevali e i nei pellegrinaggi religiosi.

Le giornate di studio, organizzate dell’antropologo della danza prof. Gala (Univ. di Firenze), sono dedicate alla memoria all’etnomusicologo Diego Carpitella, scomparso trenta anni or sono, fondatore dell’Etnomusicologia italiana, studioso di tarantismo con Ernesto De Martino e promotore delle prime esplorazioni etnomusicali in tutto il Paese insieme ad Alan Lomax.

Il Comitato scientifico è composto da Roberta Albano, Alessandra Broccolini, Paola De Simone, Giuseppe Michele Gala, Paologiovanni Maione, Noretta Nori, Maurizio Padovan, Maria Venuso.

La partecipazione al convegno è gratuita e si può seguire anche in remoto sui social.
Orario: giovedì 18 maggio h. 15,30-18,00, venerdì 19 maggio h. 9,30 – 18,00.
Per informazioni: info@airdanza.it – taranta@taranta.it, 347-5000000

Per chi volesse assistere da remoto, è possibile collegarsi attraverso la piattaforma Zoom con questo link. La piattaforma permette di porgere domande nella chat ai relatori, per allestire un dibattito a fine di ogni sessione.

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