Un bel video introduttivo ci accompagna all’interno della platea del magnifico Teatro di San Carlo dove è stata presentata la nuova stagione 2016-2017. Sul palco i tre protagonisti dell’organizzazione aziendale, politica ed artistica della Fondazione: la sovrintendente Rosanna Purchia, il sindaco Luigi de Magistris e il direttore artistico Paolo Pinamonti. In platea numerosi giornalisti, critici ed esperti del settore ma soprattutto almeno 14 classi di scuole superiori con tanti ragazzi giovanissimi ed attenti. Il San Carlo si presenta al pubblico in maniera aperta e trasparente, abbandonando certi atteggiamenti elitari che avevano rischiato di farne un corpo separato dalla città. Ai lavoratori e a tutte le maestranze artistiche ed amministrative va il ringraziamento della Sovrintendente che di tali forze si sente la rappresentante. La stagione sarà una “grande via con numerose traverse” con la stagione di opera e balletto come via principale, Il San Carlo Opera Festival, la Stagione Concerti, l’Autunno Danza come sue derivazioni e con la prima edizione del nuovo Festival dell’Opera Buffa, Napoli e l’Europa, con tre spettacoli allestiti nel teatro dell’Aperia presso la Reggia di Caserta. 50 titoli con oltre 148 alzate di sipario, senza tener conto di altre in programmazione. Il direttore Pinamonti ha sottolineato le scelte dei titoli fatte nell’intento di continuare con proposte di un teatro “a stagione” e di un teatro “di repertorio” che ripropone i grandi allestimenti prodotti dal San Carlo, scelta giusta considerando l’ampliamento del pubblico dovuto al numero sempre crescente di turisti in città che nel Lirico dovranno trovare un punto di riferimento culturale essenziale e stimolante. La serata inaugurale avrà luogo il 30 novembre con l’Otello di Gioacchino Rossini che verrà riproposto a 200 anni dalla sua prima rappresentazione avvenuta al Teatro del Fondo nel 1816 e composto quando il musicista era direttore della musica nei Real Teatri napoletani.
E’ importante segnalare come aspetto positivo l’ interesse nei confronti della danza, soprattutto da parte della Sovrintendente e del Sindaco, attenzione posta in questi anni per mantenere in vita e promuovere il Corpo di Ballo del Teatro proprio in momenti in cui altrove, Firenze e Verona, in nome della crisi, sono state cancellate le compagnia di danza: “Non si può far morire una forma d’arte” queste le parole con cui Rosanna Purchia ha sottolineato la scelta di tutto il Consiglio di indirizzo della Fondazione. Un’ importante novità è un abbonamento esclusivo anche per la danza, indirizzato agli appassionati e che dovrebbe essere sostenuto dalle numerose scuole di danza private della Regione. Per quanto riguarda la programmazione, invece, non sembra ci sia stata una grande volontà di osare con proposte innovative. Verrà riproposto Schiaccianoci durante il periodo natalizio, a marzo 2017 la Cenerentola di Prokofiev, con la coreografia di Vladimir Volkov per la produzione del Teatro Stanislavskij di Mosca, celebre per versioni particolarmente interessanti dal punto di vista drammaturgico dei classici del balletto. A maggio debutterà una creazione originale: Alice in wonderland, con la coreografia di Gianluca Schiavoni. Per il San Carlo Opera Festival l’estate 2017 vedrà a luglio una serata dedicata al grande coreografo Roland Petit, di cui recentemente è andata in scena con successo la sua Coppelia, e che ha sempre amato il teatro napoletano. A settembre almeno sette repliche di Zorba il greco, più volte allestito con la coreografia di Lorca Massine e le coinvolgenti musiche di Mikis Theodorakis. Per Autunno danza, oltre ad uno spettacolo della Scuola di Ballo del San Carlo e alla riproposta della Cantata di Bigonzetti (andato in scena già nel 2012) è ancora una volta attesa l’etolie russa Svetlana Zakharova con Rain Before it Falls, creato per lei da Patrick de Bana e Strokes through the tail di Marguerite Donlon. Questi due titoli proprio il 12 maggio debutteranno in Italia al Teatro Luciano Pavarotti di Modena. In attesa della nomina del nuovo direttore del ballo, che avverrà probabilmente a giugno, la programmazione prevede complessivamente due spettacoli di balletto in più rispetto alla stagione tutt’ora in corso. Non sono numerose invece le proposte realmente coraggiose, o capaci di portare nuovi nomi e coreografi internazionali ancora inediti a Napoli, per continuare a far crescere il valore e il prestigio della bella e ringiovanita compagnia di ballo.
Roberta Albano