Peeping Tom
"Diptych" dei Peeping Tom in una foto di Virginia Rota

VICENZA – Per la prima volta a Vicenza arriva l’acclamata compagna belga Peeping Tom. Sabato 18 marzo al Teatro Comunale, nell’ambito di Moving Souls VI edizione di Danza in Rete Festival, andrà in scena Diptych – The missing door and The lost room. Un evento tanto atteso che solo pochi biglietti sono ancora disponibili.

Come di consuetudine prima degli appuntamenti di danza in Sala Maggiore, si svolgerà la presentazione dello spettacolo. E così sabato 18 marzo alle 20.00 sarà Stefano Tomassini – critico di danza e docente di Studi coreografici e di danza all’Università IUAV di Venezia – a condurre l’Incontro con la Danza al Ridotto. Tomassini inviterà quindi il pubblico alla visione del linguaggio coreografico dei Peeping Tom, alla loro estetica intrisa di realismo onirico in cui si confondono i confini fra teatro e danza, accennando anche alle tappe fondamentali della storia della compagnia.

Soli pochi biglietti ancora disponibili

Ancora una novità internazionale per Moving Souls, la VI edizione di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio. Sabato 18 marzo alle 20.45 nella Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza sarà in scena – per la prima volta a Vicenza – l’acclamatissima compagnia belga di teatro danza Peeping Tom. Con uno doppio spettacolo: Diptych – The missing door and The lost room. Un lavoro costruito su visioni surreali, quasi horror, frutto di uno studio avviato diversi anni prima dall’argentina Gabriela Carrizo e dal francese Franck Chartier fondatori della compagnia.

La compagnia, già presente nei maggiori festival di danza contemporanea della scena italiana, arriva a Vicenza con i primi due capitoli della celebre trilogia Triptych. Un caposaldo del repertorio dei Peeping Tom incentrato sulla rielaborazione di pezzi cult del passato. Per lo spettacolo di sabato 18 marzo disponibili ancora pochissimi biglietti.

Come il montaggio di un film

Diptych è infatti un dittico composto da due lavori in origine pensati per il Nederlands Dans Theater: The missing door creato da Gabriela Carrizo nel 2013, e The lost room diretto da Franck Chartier nel 2015. Ognuna delle due creazioni si svolge in un set cinematografico: i cambi di scena diventano quindi parte integrante della performance, come se si trattasse del montaggio di un film a cui si assiste dal vivo.

Ambientata in un soggiorno su cui si affacciano molte porte che non si aprono, The missing door è la storia di un uomo che sta per morire e affronta un ultimo combattimento contro il tempo. Suspense e adrenalina condurranno lo spettatore dal primo al secondo capitolo, The lost room, che si svolge su una nave, il luogo per antonomasia delle porte chiuse e della libertà da riconquistare.

Ciò che accade dietro la porta

I lavori dei Peeping Tom partono spesso da una scena familiare e da un’estetica iperrealistica per aprirsi in un universo instabile che sfida la logica del tempo e dello spazio. Una cornice in cui il pubblico diventa quasi un voyeur – “peeping tom” vuol dire “guardone” in inglese – trascinato in mondi subconsci di paure e desideri. Ciò che accade dietro la porta costituisce per Gabriela Carrizo e Franck Chartier la maggiore ispirazione creativa. Un immaginario che getta luce sulle battaglie che ognuno di noi combatte, a livello personale e nel contesto sociale.

I performer in scena agiscono come manichini, fantocci senza scheletro vittime di oscure volontà: nulla è gratuito. Gabriela Carrizo e Franck Chartier hanno saputo creare un mondo inquietante e oscuro con un linguaggio unico ed estremo. La forza di Diptych è infatti nella continua imprevedibilità degli eventi e soprattutto nella danza. Movimenti seducenti e avvincenti, corpi che sfidano le regole della danza e le leggi della natura. La creazione è stata appunto definita “un geniale mix drammaturgico di teatro e danza, complice l’accuratezza delle scenografie, in cui confluiscono e deflagrano le relazioni umane, e in esse tempo e spazio, immaginazione, realtà e subconscio”.

Diptych – The missing door and The lost room

Ideazione, regia Gabriela Carrizo, Franck Chartier
Performance Konan Dayot, Fons Dhossche, Lauren Langlois, Panos Malactos, Alejandro Moya, Fanny Sage, Eliana Stragapede, Wan-Lun Yu
Con la partecipazione di Corrado Carollo
Assistente alla creazione Thomas Michaux
Drammaturgia del suono Raphaëlle Latini
Progetto sonoro, arrangiamenti Raphaëlle Latini, Ismaël Colombani, Annalena Fröhlich, Louis-Clément Da Costa, Eurudike De Beul
Luci Tom Visser
Scenografia Gabriela Carrizo, Justine Bougerol
Costumi Seoljin Kim, Yichun Liu, Louis-Clément Da Costa
Produzione Peeping Tom
Coproduzione Opéra National de Paris, Opéra de Lille, Tanz Köln, Göteborg Dance and Theatre Festival, Théâtre National Wallonie-Bruxelles, deSingel Antwerp, GREC Festival de Barcelona, Festival Aperto / Fondazione I Teatri, Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino di Teatro Nazionale, Dampfzentrale Bern, Oriente Occidente Dance Festival

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