NOTTINDANZA, sei giorni di spettacolo al Teatro Grande dell’Accademia

Gli studenti danzano per grandi coreografi internazionaliDal 21 al 28 giugno (ore 21) Nottindanza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, attualmente sotto la guida del Commissario Giovanna Cassese. Sei giorni di spettacoli (tre di danza classica e tre di danza contemporanea) nel suggestivo Teatro Grande immerso nel giardino che protegge la struttura sul magnifico colle dell’Aventino, uno dei luoghi più suggestivi di Roma.

Un momento importante per chi frequenta l’istituzione del Miur, inserita nel comparto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, l’unica che offre corsi pre-accademici, trienni di studio e bienni di specializzazione che hanno lo stesso valore di una laurea di primo e secondo livello.

La produzione artistica dell’Accademia è sostenuta dai fondi MIBACT destinati allo spettacolo dal vivo e in particolare alla danza.

Gli spettacoli, parte integrante del percorso formativo, rappresentano un momento di verifica e di crescita in cui gli studenti vengono chiamati a rapportarsi con alcuni grandi coreografi italiani e stranieri.

Quest’anno il 21, 22 e 24 giugno (ore 21) il programma di danza classica prevede “AnnakademiKa”, coreografia di Massimo Volpini danzatore del Teatro alla Scala diventato coreografo nel 1995 che dal 2001 firma anche numerose coreografie di Roberto Bolle. La serata prosegue con “La Strada” di Mario Pistoni, ballerino e coreografo formatosi all’Opera di Roma e scomparso prematuramente nel ’92, spettacolo ispirato al film di Federico Fellini e riprodotto dal nipote Guido Pistoni anche lui ballerino e coreografo, maestro riproduttore di tutte le coreografie di Mario. Un balletto andato in scena molte volte, ma che in Italia non si vede da qualche anno.

Le tre serate di danza contemporanea (26,27 e 28 giugno ore 21) vedranno presentare una coreografia storica “Excerpts from Psalm” il cui debutto risale al 1967. Una creazione di José Limón, uno dei più importanti coreografi del XX secolo, passato alla storia per aver dedicato la sua vita a creare una nuova forma d’arte lottando per il riconoscimento e l’affermazione della danza moderna americana.”Excerpts from Psalm” (una meditazione sull’Olocausto) viene ricostruita per l’Accademia da Nina Watt, membro della Limón Dance Company dal ’72 al 2001, e direttore artistico associato della Compagnia dal ’92 al 2006, definita dalla stampa internazionale “la perfetta danzatrice Limón”. Nuovo l’arrangiamento musicale di Kathryn Swanson – Ellis.

A seguire si vedranno tre coreografie di Richard Haisma, danzatore della Murray Louis Company che da anni lavora nell’ambito della ricerca artistico-didattica sulla metodologia Laban, Wigman, Nikolais. Al Teatro Grande presenterà “Anni”, “Geomantics”, divinazione per mezzo della terra” e

Meditano gli animali?”. E due coreografie di Stian Danielsen coreografo e ballerino norvegese che ha sviluppato un linguaggio coreografico definito esplosivo, estremamente fisico e diretto.

Conclude “Bolero” nella rivisitazione di Fabrizio Monteverde, brano cult della storia della danza che colloca ancora oggi il coreografo (la cui attività inizia nel ’76 come attore e aiuto regista di Muzzi Loffredo) tra i nomi più interessanti del panorama italiano.

Il 27 giugno al programma di danza contemporanea che si presenta il 26 e il 28 si aggiunge una coreografia “Ricorrenza eterna” e “Studio Due” create dai coreografi stranieri ospiti Richard Haisma e Stian Danielsen per gli studenti del 3° anno del Triennio Tecnico Compositivo con sede presso il Teatro Gesualdo di Avellino.

La serata, infatti, è dedicata a questa importante collaborazione esistente tra l’Accademia Nazionale di Danza e il Teatro Gesualdo di Avellino presieduto da Luca Cipriano. Al Teatro Gesualdo è nato nel 2012 il primo corso di laurea triennale in coreografia d’Italia. Un progetto nato in partnership con l’Accademia, appunto, unico istituto statale di alta cultura per la formazione di danzatori, insegnanti e coreografi che dipende dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica.

Il 23 giugno, infine, come ogni anno, è prevista una serata dedicata alla Caritas: Condividi Nottindanza. Il cui ricavato sarà devoluto alla Caritas di Roma per incrementare i pasti nelle mense e i posti letto nei Centri di accoglienza.

Nottindanza è una magnifica occasione per conoscere i giovani danzatori in formazione e contestualmente una delle istituzioni più prestigiose e belle di Roma e d’Italia – dichiara il Commissario Giovanna Cassese – L’Accademia Nazionale di Danza è un grande patrimonio materiale immateriale della nazione, che attrae coreografi e danzatori da tutto il mondo e dove si sono formati e si formano centinaia di artisti attivi sulla scena internazionale e tutti i docenti di danza dei nuovissimi licei coreutici. In Italia si deve credere e investire di più in formazione e nella formazione artistica ed è importante far conoscere le nostre eccellenze e valorizzare i giovani talenti in formazione. La produzione degli spettacoli di Nottindanza è un grande lavoro corale che esalta la qualità dei docenti, la passione e l’impegno degli studenti e la grande sinergia con artisti di fama mondiale che hanno aderito all’invito dell’istituzione di mettere in scena qui le loro coreografie”.

 

 

 

 

 

 

 

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