Sara Capanna e Michele Scappa in Crepe

NAPOLI – Giunto alla sua settima edizione, lunedì 23 dicembre, presso la Sala Assoli del Teatro Nuovo di Napoli, si è svolta la finale del concorso Residanza – La casa della nuova coreografia. 

Il bando, che vuole ospitare, sostenere e diffondere le creazioni di giovani coreografi, è promosso dall’Organismo di Promozione Nazionale Movimento Danza diretto da Gabriella Stazio.

La serata è stata presentata dalla critica e docente di danza classica Elisabetta Testa, la quale ha   introdotto i tre finalisti che hanno concorso al premio di 1500 euro.

I primi ad andare in scena sono Sara Capanna e Michele Scappa con Crepe. Molto interessante il movimento di entrambi i danzatori, che, se inizialmente sembrano abitare due spazi differenti, iniziano poi a dialogare attraverso il ritmo e l’uso dei livelli fino a giungere a un’interazione fisica e dinamica che li conduce alla fine del pezzo. Sebbene la coreografia non offra elementi innovativi, quella dei due concorrenti toscani è un’ottima prestazione, il cui punto di forza è la loro danza coinvolgente e ben eseguita. 

Altro performer ad andare in scena è Nicolas Grimaldi Capitello che presenta The last one, un lavoro sui cambiamenti climatici. Molto originale l’interpretazione del giovane coreografo che, al buio, compie piccoli movimenti in una scomoda posizione in cui risaltano solo le gambe, che ricordano quelle di un insetto. Con scatti rapidi e veloci, cambia di posizione e lentamente si avvicina a una luce verde, fino al momento in cui si rompe il silenzio e inizia a ballare con energia una musica elettronica.  A differenza del primo lavoro in concorso, qui il focus è tutto sulla drammaturgia e sul contenuto della performance.

Lorenzo Morandini in Idillio

Ultimo concorrente a esibirsi è Lorenzo Morandini con Idillio. L’idea del lavoro è quella di rappresentare i sentimenti contrastanti di controllo e di spontaneità che vive ogni performer quando va in scena, insieme all’incognita che riguarda gli effetti che tutte le azioni comportano nella vita. Nonostante l’intenzione sia leggibile nell’interpretazione di Morandini, l’esibizione è un po’ debole. 

A questo punto, Elisabetta Testa invita i giurati – Silvano Patacca, direttore programmazione prosa e danza Fondazione Teatro di Pisa; Ezio Schiavulli, coreografo e responsabile del network internazionale Danza Puglia e Franco Ungaro, direttore Teatro San Domenico di Crema e dell’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce – a esprimere la loro preferenza.

Mentre la giuria delibera, il Performing Arts Group – Compagnia Giovani Movimento Danza si esibisce in Mirror movements for J.S.Bach di Fabrizio Varriale, un’intensa coreografia sulle relazioni, in cui c’è un difficile e interessante uso dello spazio e molte immagini poetiche che risaltano la musica di Bach.

La serata si conclude con la premiazione di Nicolas Grimaldi Capitello e con la certezza che tutti i giovani finalisti avranno la possibilità di sviluppare le loro valide proposte.

Nicola Campanelli

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Danzatore per la Compagnia di danza contemporanea “Connecting Fingers”, di base a Berlino, dove collabora con coreografi e direttori artistici di fama internazionale. E’ inoltre istruttore di Pilates.