Manifestazione

ROMA – Grande coinvolgimento per la manifestazione di Danza Error System. La prima manifestazione in favore dei Corpi di Ballo ha avuto luogo in piazza Santi Apostoli, lunedì 28 marzo. Nel pomeriggio già i primi risultati: un incontro in presenza col Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo.

Anche i ballerini sono lavoratori

La manifestazione organizzata da Danza Error System ha riscosso una notevole partecipazione da parte di ballerini e lavoratori dello spettacolo. Danzatrici e danzatori da ogni parte di Italia si sono presentati in piazza Santi Apostoli, a Roma, portando tutù e scarpette da punta, il volto coperto da una maschera bianca. 

“Sono decenni che va avanti lo smantellamento dei Corpi di Ballo. Decenni in cui la danza viene mortificata e con essa le danzatrici e i danzatori”, ha affermato Andrea Morelli, tra gli organizzatori dell’evento. “Oggi le allieve e gli allievi di danza, che ricordiamolo sono oltre un milione e mezzo in Italia, non hanno un futuro. Basta, riappropriamoci della nostra identità e quindi vi chiedo di ripetere tutti insieme: esistiamo!”

I manifestanti hanno risposto all’unisono e con forza alla richiesta, levando la maschera e scoprendo il volto. Un gesto che vuole significare: i ballerini non sono fantasmi, ma lavoratori come tutti. Non solo concentrati sul proprio mestiere, sulle “scarpette da punta”, ma consapevoli anche dei propri diritti. 

“Noi oggi siamo la risposta più bella e più coraggiosa che potessimo dare”, ha dichiarato Anna Chiara Amirante. “Non siamo fantasmi, siamo gli allievi che rinunciano alla propria adolescenza per studiare una disciplina dura e difficile col sogno di diventare un giorno dei professionisti”

L’arte educa e unisce i popoli

Uno striscione recitava: “L’arte educa le emozioni e unisce i popoli contro ogni tipo di guerra. Riaprite i corpi di ballo italiani”

Sensibili, infatti, alla dolorosa guerra in Ucraina, i danzatori hanno ribadito che l’importanza di comunicare l’arte a 360°. L’arte unisce i popoli, educa all’emozioni, insegna che non siamo soli in questo mondo. 

Danzatori precari

Tra le richieste di Danza Error System, anche quella di porre fine al precariato nella danza, assumendo tutti i ballerini che da anni aspettano un contratto a tempo indeterminato. Andrea Morelli ha infatti riportato i recenti sviluppi del Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli. 

Il lirico partenopeo ha di recente annunciato che l’ensemble sarà composto da 40 elementi stabili. Di questi, però, solo poco più di 20 sono attualmente liberi. E, per aderire alla Legge 81/2019, solo il 50% di questi 20 posti saranno destinati al precariato storico. Si tratta, quindi, di soli 10 precari.

“La maggior parte di voi sta ancora aspettando, sta aspettando che le istituzioni mantengano la promessa fatta, la maggior parte di voi sta ancora aspettando di avere un lavoro che possa essere definito tale. Forse non vi è stato rubato solo un sogno, ma anche un diritto, il diritto al lavoro. Siamo un paese che si vanta della propria arte, della propria cultura, degli artisti del passato, ma ahimé viviamo di rendita”

Una dimostrazione di solidarietà

In piazza, al fianco dei colleghi precari, hanno manifestato anche Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano

“Non siamo indifferenti alla situazione che la danza sta vivendo in Italia da diversi anni a causa dell’assenza di un numero considerevole di Corpi di Ballo. Far parte di un ensemble stabile oggi sembra essere un privilegio, ma pensiamo che debba essere un diritto. Il diritto di avere la possibilità per tutti di esercitare il proprio mestiere. E un diritto per lo spettatore di avere la possibilità di andare in più teatri a vedere la danza, a conoscere la danza”

I fondatori di Danza Error System, in fine, si sono rivolti direttamente alle Istituzioni:

“Basta, basta pensare che per la danza questi soldi non possano mai esserci, che c’è sempre qualcosa di più importante. Ogni istanza ha una propria importanza e un proprio valore”, ha evidenziato Morelli. “Mi rivolgo a chi ci ascolta: se credete ancora che la danza e l’arte siano cose superflue guardate che paese è diventato oggi l’Italia e accorgetevi di quanto la danza e l’arte in generale ci mancano terribilmente”

“Se sceglierete di fallire non ce lo dimenticheremo, non ve lo perdoneremo mai”, ha dichiarato Amirante. “Faremo in modo che un vero cambiamento possa realizzarsi. Un vero cambiamento è già in atto, proprio qui, proprio oggi in questa piazza”

Primi passi verso le soluzioni

Ed effettivamente la manifestazione ha ottenuto risultati già nel pomeriggio di lunedì 28. I fondatori di Danza Error System, infatti, sono stati ricevuti in presenza dal Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo.

Pochi giorni prima della manifestazione, inoltre, lo strenuo impegno del movimento aveva raggiunto un nuovo traguardo. Con Decreto Ministeriale n. 111 del 18 marzo 2022 sottoscritto dal Ministro della Cultura, Danza Error System e altre otto associazioni/organizzazioni sono state integrate nel Tavolo Permanente della Danza.

“Abbiamo appreso questa comunicazione con molto piacere e gratitudine, ma siamo consapevoli che non rappresenta la realizzazione di nessuno dei nostri obbiettivi. Per questo, continueremo ad insistere, ora più che mai, con ogni mezzo a nostra disposizione”, hanno subito annunciato i fondatori del movimento.

Questo, infatti, l’obiettivo della manifestazione: raggiungere risultati concreti entro un anno. Un piccolo grande passo, quindi, l’audizione nel pomeriggio del 28 marzo stesso, presso la Direzione Generale dello Spettacolo dal Vivo. 

“Dopo precedenti incontri in streaming, finalmente siamo stati ricevuti in presenza, in un incontro col Direttore durato più di un’ora. La Direzione si è mostrata molto attenta e comprensiva, ci sentiamo onorati per l’attenzione mostrata. Una volta lì, abbiamo messo tutto sul tavolo, non abbiamo risparmiato nulla. Abbiamo percepito che la Direzione comprende le nostre istanze e le fa proprie e siamo molto entusiasti di questo confronto. Adesso, però, come sempre aspettiamo i fatti, anche a piccoli passi dobbiamo arrivare a soluzioni immediate” ha riferito Andrea Morelli.

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