foto Massimiliano Pappa

ERCOLANO – La Fondazione Ente Ville Vesuviane nel mese di luglio ha riaperto la magnifica Villa Campolieto agli spettacoli con un programma dedicato alle ricorrenze dantesche per i 700 anni dalla morte del poeta. Il primo spettacolo è stato Eros e Agape dell’Annarumma Dance Project, a cui fanno seguito Amor conduce noi con Paolo Fresu & Daniele Bonaventura in concerto e, infine, Sottovoce con Ernesto Lama, Marina Bruno e Elisabetta Acunzo.

Francesco Annarumma, passione recente per la creazione

Francesco Annarumma è un giovane danzatore e coreografo che da poco tempo ha scelto di dedicarsi alla creazione coreografica piuttosto che all’interpretazione, pur avendo solo 33 anni. La sua formazione internazionale gli ha permesso di danzare con i principali coreografi europei. Ha lavorato prima al Monaco Dance Forum, diretto da Jean-Christophe Maillot, poi allo Staatsteater am Gärtnerplatz, sotto Hans Henning Paar e Karl Alfred Schreiner, dove ha assunto anche la carica di House Choreographer. Francesco ha danzato in spettacoli di Jo Stromgen, Jacopo Godani, Toni Rizzi, Georg Reischl, Willam Forsythe, Marco Goeke, Emanuel Gat, Benoit Lachambre, Alexander Ekman, Marguerite Donlan, Roberto Zappala’ e moltissimi altri coreografi.

Possiede dunque un bagaglio di esperienze che gli ha permesso di compiere il salto verso la creazione e verso l’insegnamento, ha numerosi contatti in centri in Italia, Svizzera, Russia, Germania e Ucraina. Il presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane, Gianluca del Mastro, e il sindaco di Ercolano, Ciro Bonajuto, hanno voluto celebrare con una targa del Comune l’eccellenza della carriera di Francesco Annarumma che dimostra come la passione e la determinazione riescono a fare emergere il merito anche da territori in cui le attività artistiche e culturali sono soffocate dai problemi economici e dal disagio sociale.

Eros e Agape, indagine sull’amore

In questi mesi, nonostante le ristrettezze dovute alla pandemia, Francesco ha dato vita al suo primo gruppo coreografico. L’Annarumma Dance Project è formato da giovani danzatori campani. Eros e Agape, che ha recentemente debuttato a Villa Campolieto ad Ercolano, è  l’atto di nascita della compagnia che presenta danzatori energici ed espressivi che hanno colto con entusiasmo il lavoro del coreografo e del maestro ripetitore Massimo De Santis.  Senza nessun intento descrittivo, ma con una vena poetica e suggestiva, Annarumma mette in scena diverse sfumature delle due visioni di amore proposte dal titolo. Eros è l’amore passionale e prevalentemente possessivo, Agape è l’amore che mette l’altro, o la collettività, al primo posto.

Paolo e Francesca, un amore dissolto nella violenza

Nella successione delle sezioni coreografiche tali visioni si sovrappongono, si succedono, finché compare una coppia che nello sviluppo drammaturgico richiama l’infelice sorte di Paolo, interpretato da Raffaele Iorio, e Francesca, danzata da Mariaelena Del Prete. Da sempre emblema dell’amore infelice, ma che travalica anche i confini dell’aldilà, la coppia appartiene ai dannati che più commuovono Dante nel suo viaggio nell’Oltremondo. Nella sua rappresentazione di un amore dissolto nella violenza, come spesso purtroppo accade anche nella nostra contemporaneità, Annarumma è incisivo ed emozionante non solo per l’efficacia della sua danza, dinamica e fluida che si adatta abilmente alla musica di Ezio Bosso, ma anche per la bravura degli interpreti. Gianciotto è danzato da Luigi D’Aiello e la compagnia è composta anche da Tommaso Palladino, Mirko Melandri, Maria Avolio, Ilenia Festa, Vanessa Migliaccio, Antonio Gabriele Topo e Marika Chiacchio.

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Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.