TORINO – Lo staff del progetto LA PIATTAFORMA. LA CITTÀ NUOVA ci accoglie alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, per presentare FESTE. La scelta della location per la conferenza stampa non è casuale: sullo sfondo l’esposizione The Butterfly Affect, che vuole indagare la natura, gli esseri viventi e i rapporti che intercorrono fra l’uno e l’altro.

Un progetto volto alla sostenibilità ambientale e alla coesione sociale

LA PIATTAFORMA è un progetto di formazione del pubblico che utilizza pratiche artistiche partecipative e FESTE è uno dei rami che cresce da questo grande albero. Da un lato contiene la parola festival, dall’altro richiama un’idea di festeggiamenti.

FESTE è proprio un’occasione per celebrare i vent’anni de LA PIATTAFORMA, che nel 2022 ha acquisito il sottotitolo Natura, paesaggio e riti nella danza contemporanea di comunità, con l’intento di sviluppare un processo di sensibilizzazione volto non solo alla danza contemporanea e alla musica, ma anche alla sostenibilità ambientale e alla coesione sociale.

Quattro location e nomi di punta del mondo della coreografia e della musica

Quattro location, dodici coreografi, trenta musicisti, novanta performer, otto performance, sette residenze, quattro laboratori aperti al pubblico e un’escursione a 1800 metri. Dal 30 settembre al 31 ottobre questo festival di danza di comunità e musica, curato da Associazione Didee in collaborazione con Filieradarte aps e Merkurio progetti musicali, conquista la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Polo del ‘900, la Fondazione Sandretto, orti e parchi in giro per Torino e dintorni.

Tra gli ospiti, nomi di punta del mondo della coreografia e della musica: Raffaella Giordano, Giorgio Li Calzi, Manuel Zigante, Doriana Crema, Ornella Balestra, Francesca Cinalli e Paolo De Santis, Elena Maria Olivero e Serena Fumero, Paola Colonna, Francesca Cola, Ornella D’Agostino con la sua Carovana, Dance Well, Collettivo CIFRA danzateatro, Elena Pisu e Marco Giovinazzo con il gruppo di percussioni Tamtando. E poi, con l’associazione Coorpi per l’evento Balla Torino, il laboratorio delle canadesi Sandy Silva, danzatrice e coreografa, e Marlene Millar, regista e documentarista.

La comunità che si costruisce e si ritrova

FESTE è solo un ramo ma sorregge tante idee. Dalla conquista di luoghi istituzionali da parte di linguaggi di ricerca fino alla rivalutazione territoriale. Mariachiara Raviola e Rita Maria Fabris, che curano la direzione artistica insieme ad Andrea Maggiora, vengono definite modeste e silenziose, ma la verità è che forse non hanno bisogno di molte parole, gli basta spiegare concetti quali ecodanza ed ecofemminismo per apparire in tutta la loro forza. Tuttavia, nell’ambito di FESTE ad essere protagonista è un corpo solo, la comunità che si costruisce e si ritrova attraverso il rituale della danza e della musica.

Così gli spettatori vengono invitati a prendere ciascuno una tovaglia, ad attenderli una lunga tavola. Dopo qualche perplessità e disagio iniziali, si improvvisano piccoli gesti e movimenti. Qualcuno si scambia uno sguardo di intesa, qualcuno ride. C’è chi in quella semplicità riesce ad esprimere una grazia invidiabile, chi invece tutta la sua goffagine. In ogni caso non importa, ormai la tavola è stata apparecchiata tutti insieme, pronta per essere condivisa.

Iscriviti alla Newsletter