Riceviamo e pubblichiamo una testimonianza sull’emergenza Covid-19 di Diana Ferrara direttrice della Compagnia e della Scuola Astra Roma Ballet.  

Mi chiamano “la guerriera”, quindi dopo i primi giorni di pandemia in cui vedere la televisione mi provocava tanta angoscia ho deciso di reagire e di dedicarmi alla mia Compagnia di danza, l’Astra Roma Ballet che ho fondato insieme alla scuola nel 1985 poco prima di uscire dal Teatro dell’Opera di Roma da prima ballerina étoile.

In che maniera ho deciso di dedicarmi alla Compagnia in questi giorni di clausura forzata? Dico subito che non ho mandato ai ragazzi video di  lezioni da fare a casa per tenersi in attività, perché so che sanno di non doversi fermare dall’ allenamento giornaliero e che hanno trovato mille modi per tenersi in forma. La danza ha bisogno continuamente di studio.

Ma ho cominciato a lavorare per loro, come probabilmente hanno fatto tutti i direttori di compagnia, al recupero degli spettacoli annullati  compresa  una bellissima tournée in Indonesia, che  speriamo sia solo rinviata.

Inoltre ho approfittato di questa quarantena per partecipare, con l’aiuto di un esperto collaboratore, ad un interessantissimo progetto Europeo sulla danza che inizierà nel 2021. Ci auguriamo che vada in porto, sarebbe un’ottima ripresa di attività per la Compagnia!

Chiaramente sono stata molto felice quando ho saputo che i ballerini, facendo domanda all’INPS, in base ai contributi da me versati, sono riusciti ad avere un bonus per questo mese di aprile e forse anche per il prossimo. Non lavorare crea problemi a tutti! Li sento spesso e li incoraggio con piccoli video di raccomandazioni a non uscire e con storielle più allegre per tirarli su di morale.

Mai avrei pensato dopo 35 anni di attività con la Compagnia di danza di trascorrere un periodo così…. Mai avrei pensato di vivere una esperienza del genere.

Quando ho fondato l’Astra Roma Ballet  il mio unico obiettivo era quello di dare la possibilità ai giovani ballerini di talento e con forte passione di realizzare il loro sogno di diventare professionisti , di danzare nei grandi e anche piccoli teatri in Italia e all’estero, di emozionare il pubblico con la loro arte e scelta di vita. E ho avuto tante grandi soddisfazioni che hanno riempito e completato la mia vita artistica dopo la splendida carriera svolta al Teatro dell’Opera che mi ha portato a danzare con i più grandi ballerini del mondo! Per me è stata ed è ancora una esperienza straordinaria.

A tutti coloro che, ancora in carriera, mi esprimono il loro attaccamento ed affetto, e sono veramente tanti ed anche bravissimi, in questi giorni posso solo dire di sperare. La danza può aiutare il mondo a migliorare. E noi lo abbiamo capito prima di tutti.

Per questo mi ha fatto piacere inviare alla vostra testata online queste mie riflessioni.

Quale SCRITTA migliore di CAMPADIDANZA!

 

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