Il 9 dicembre al Teatro La Fenice di Venezia si presenta il libro «La danza d’arte» Balanchine, Cunningham, Forsythe” di Elisa Guzzo Vaccarino. Oltre all’autrice sarà presente Franco Bolletta responsabile artistico e organizzativo delle attività di danza Fondazione Teatro La Fenice.

Il libro è dedicato alla danza teatrale contemporanea come disciplina a pieno titolo, autonoma nella sua ragion d’essere, arte della mente e del corpo. In un panorama italiano solitamente attento alla danza moderna e ai suoi pionieri, al teatrodanza di Pina Bausch, all’universo espressivo di Carolyn Carlson e ultimamente alla performance, la “danza-danza”, cioè la “danza pura”, non è stata molto presente nelle nostre librerie. La danza d’arte intende perciò colmare una lacuna occupandosi di tre giganti del Novecento: George Balanchine, il maestro russo-americano del balletto neoclassico, Merce Cunningham, il capofila della postmodern dance statunitense, William Forsythe, la figura di prua del balletto postclassico e post-postmodern. Questo volume inquadra le loro figure offrendo ai lettori estratti scelti dai testi firmati dai coreografi stessi, in quanto chiavi d’autore per la comprensione e l’apprezzamento della danza principalmente non narrativa. Le introduzioni critiche all’opera di ciascuno di essi, visti nel contesto e nel tempo in cui hanno sviluppato la propria poetica e la propria opera, focalizzano un tema di grandissima portata: la danza formale e i suoi valori. Come guardare la danza? Come intenderne la concezione e i meccanismi compositivi? Come capirne le logiche? Come entrare nella sua “fabbricazione”? Come giudicarne le idee e le motivazioni, oltre che l’esecuzione? La danza d’arte vuole essere una guida a scoprire, osservare, capire, trovare la propria via personale alla bellezza e all’intelligenza di un pensiero creativo entusiasmante, che coinvolge l’intera persona: di chi disegna la danza, di chi la incarna e di chi ne gode.

Elisa Guzzo Vaccarino ha insegnato Storia ed Estetica della Danza in accademie e università, in Italia e all’estero. Scrive su quotidiani e riviste specializzate, ha realizzato programmi televisivi e mostre. Ha scritto libri su Béjart, Kylián, Bausch, la danza futurista, la nuova danza d’autore, la videodanza, la danza globalizzata, il tango.

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