Home Attualità Spettacoli ed Eventi Il Teatro alla Scala per Haiti: serata con incasso all’ospedale Saint Damien

Il Teatro alla Scala per Haiti: serata con incasso all’ospedale Saint Damien

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MILANO – Haiti soffre ancora: i postumi del terremoto, la pandemia che impervia. Questa sofferenza è allievata dagli aiuti che provengono da più parti del mondo, da più settori: Italia compresa, danza compresa.

Sabato 22 gennaio si svolgerà la tradizionale Serata straordinaria del Teatro alla Scala di Milano (https://www.teatroallascala.org/it/index.html) a favore della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus (www.fondazionegrancescarava.org). In via del tutto eccezionale, è stata riservata alla Fondazione una recita de La bayadère, titolo che ha inaugurato la Stagione 2021-2022 di Balletto alla Scala: un balletto importante e prestigioso, con l’emozionante coreografia e regia del grande Nureyev, in una nuova produzione, con scene e costumi firmati da Luisa Spinatelli, per il Corpo di Ballo scaligero; sul podio Kevin Rhodes a dirigere l’Orchestra del Teatro alla Scala.

Madrine della serata, Martina Colombari e Paola Turci

L’intero ricavato della serata sarà devoluto all’ospedale Saint Damien, unico pediatrico nella poverissima Haiti, che assiste 80.000 bambini l’anno, struttura d’eccellenza realizzata e sostenuta dalla Fondazione Francesca Rava. Un sentito ringraziamento per il sostegno al progetto a Intesa Sanpaolo, Samsung, Cristan Trio e al Consorzio Tutela Grana Padano. Grazie anche ai media partners Corriere della Sera e Clear Channel.

Alla Serata Straordinaria parteciperanno anche le Aziende amiche della Fondazione con i loro ospiti, le volontarie e madrine Martina Colombari e Paola Turci, alcuni influencer e amici della Fondazione e i medici-volontari degli ospedali gemellati con il Saint Damien.

Importantissima presenza anche quella di Jacqueline Gautier, direttore sanitario dell’ospedale Saint Damien, arrivata da Haiti in qualità di ambasciatrice di tutti i bambini curati e accolti dalla grande famiglia NPH.

Le difficoltà di Haiti tra terremoto e pandemia

Il 12 gennaio ricorre l’anniversario del terribile terremoto che nel 2010 distrusse Haiti provocando 230.000 morti, 300.000 feriti e 1 milione di sfollati. Il Saint Damien fu centro di riferimento per i soccorsi internazionali, base della Protezione Civile e della Marina Militare con la portaerei Cavour. Haiti, ancora oggi, è in piena emergenza. Ad uno scenario già fortemente compromesso, si è aggiunta la pandemia Covid-19 e un altro terremoto che si è abbattuto sull’isola lo scorso 14 agosto, seguito anche da una tempesta tropicale.

Il Covid infuria nella scarsità di ossigeno per le terapie intensive e di vaccini, il paese è in preda al terrore delle bande responsabili di rapimenti e sparatorie, il caos politico e sociale ha visto l’assassinio del Presidente Moise lo scorso luglio e un attentato al Primo Ministro il 2 gennaio, l’inflazione persiste e milioni di persone sono sempre più povere e soffrono la fame e la sete.

Il Saint Damien, punto di riferimento per l’emergenza sanitaria

Ancora una volta il Saint Damien è punto di riferimento per l’emergenza sanitaria e centro vitale di empowerment per i medici haitiani con la formazione dall’Italia, ora in remoto, in collaborazione con ospedali italiani d’eccellenza.  Sono stati testati circa 1.000 bambini, di cui 150 ricoverati nel reparto covid appositamente allestito, ed è centro vaccinale con una campagna iniziata a giugno 2021.

Il Saint Damien è dotato, inoltre, dell’unico Cancer Center dell’isola, un reparto di chirurgia pediatrica, terapia intensiva e reparto Covid, Maternità e Neonatologia e un reparto malnutrizione, realizzato grazie al sostegno del Consorzio Grana Padano al fianco della Fondazione anche per l’aiuto nella sensibilizzazione per una corretta nutrizione nell’ottica del raggiungimento dell’Obiettivo 3 UN SD Goals, Salute e benessere per tutti e per tutte le età.

L’ospedale autoproduce l’ossigeno medicale di cui ha bisogno ma non è sufficiente. Il 65% del fabbisogno di energia è autoprodotto con pannelli solari per la sostenibilità ambientale e economica.

Per chi desidera partecipare alla serata, è possibile rivolgersi ai seguenti contatti: Tel. 0254122917, Mail.eventi@nphitalia.org

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Danzatore, docente di danza e chinesiologo. Opera come performer e giovane autore in Borderline Danza di Claudio Malangone e collabora come danza-educatore con enti e associazioni. Attivo nel campo della ricerca pedagogico-didattica, porta avanti un'indagine sui vantaggi della danza come dispositivo di adattamento cognitivo e sociale.