TORINO – Dopo l’entusiasmo ottenuto dalla serata natalizia al Teatro Gobetti,,, il 23 gennaio alle Fonderie Limone il Balletto Teatro di Torino presenta il primo appuntamento che inaugura l’attività 2022/2023 della Compagnia.

La ripresa dei festeggiamenti rinviati

Nel 2020 il BTT ha compiuto 40 anni. I festeggiamenti si sarebbero dovuti tenere al Teatro Carignano, tuttavia, il prolungarsi dell’emergenza Covid ha costretto la Compagnia a cambiare i propri piani. In due giornate di frenetico lavoro è riuscita a girare, proprio alle Fonderie, un DocuFilm.
A distanza di un anno, probabilmente con le stesse incertezze ma con un coraggio ed una volontà rinnovati, il BTT spera di festeggiare insieme al pubblico.

I frutti della collaborazione con Perego

Grande occasione per incontrare uno degli artisti più interessanti della scena coreica contemporanea, che dal 2017 lavora come Maestro ospite con il Balletto Teatro di Torino, Manfredi Perego.

Dopo tre anni di collaborazione, proprio nel 2020, nasce Studio per Anemoi, frutto, a detta del coreografo, di un processo spontaneo tra il coach e la Compagnia. E proprio con Anemoi_secondo studio si apre l’esperienza del 23 gennaio.

Il movimento dell’aria permette il passaggio ideale tra me ed il luogo. Attraversa il torso liberando l’umano da futili ragnatele d’immobilità. Il vento muove, distrugge, cura, culla. Il suo capriccio è fonte di mistero e di credenze. Lontane o astratte queste quando la pelle viene colpita dall’elemento si risvegliano. Proprio questo istante di oscillazione tra il razionale e l’irrazionale è il punto di partenza della ricerca coreografica. Percepire il divino dell’elemento, lottando con la propria razionalità.

«Resto, respiro e danzo. Non c’è altro ed a volte va bene così.»

La seconda coreografia presentata è Wish/Desiderare sempre di Perego, che stavolta si trova da solo in scena.

Esiste un punto d’incontro tra passione e professionalità, tra istinto ed esperienza, tra emozione e controllo, tra gioco libero e regola, tra libertà e struttura. Danzare questo punto d’incontro tra ciò che ho accumulato come conoscenza negli anni e la voglia ancora pura e gioiosa di semplicemente mettermi a danzare, come se fosse il primo giorno. Resto, respiro e danzo. Non c’è altro ed a volte va bene così.

«Restare,respirare e danzare. Non c’è altro ed a volte va bene così.» Insomma un chiaro e più che mai attuale messaggio in un mondo in cui ormai pare non esserci più tanto spazio per le certezze, e anche solo per il respiro.

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