NAPOLI – Il 27 maggio, al Caffè Gambrinus, Giuliana Gargiulo ha ricordato ad un anno esatto dalla morte Carla Fracci la più grande danzatrice del ventesimo secolo, ma soprattutto la sua più grande amica. Un incontro toccante, al quale hanno partecipato in molti, organizzato dall’Associazione Amici del San Carlo presieduta da Stefania Brancaccio.

Chi sa dell’amicizia profonda e antica che ha unito per tutta una vita Giuliana e Carla, aspettava da tempo questo momento. Dopo la morte della Fracci, la Gargiulo si è chiusa in un comprensibile silenzio doloroso, ma si attendeva che prima o poi trovasse la forza e la voglia di raccontare.

Il primo incontro a Milano, a presentarle fu Beppe Menegatti

Giuliana ha ricordato di aver conosciuto Carla il primo settembre del 1958 a Milano. Giuliana allora faceva l’attrice per la compagnia di Eduardo De Filippo ed era in scena al Piccolo Teatro. Carla, invece, affrontava il suo primo ruolo da protagonista alla Scala. A presentarle fu il marito della Fracci, Beppe Menegatti in quel periodo assistente alla regia di Eduardo. Diventarono amiche subito, un’amicizia speciale andata avanti per 60 anni “intrecciando storie e vite parallele come in una coreografia” è scritto in un appunto dato alla stampa.

Carla Fracci e Rudolf Nureyev

Quando il New York Times la definì “La Duse della danza”

Giuliana ha raccontato di aver presenziato a tutti i debutti più importanti della Fracci, in giro per il mondo. Unica ballerina ad essersi esibita in cinque continenti, osannata ed elogiata ovunque fino ad essere definita, negli anni Settanta, da Clive Barnes, sul New York Times, “La Duse della danza”. La Gargiulo l’ha seguita, ma anche raccontata in decine e decine di articoli, saggi ed interviste e nel libro Carla Fracci, Dalla A alla Zeta edito da Graus.

“Con lei ho condiviso la danza, ma anche tante tappe della vita familiare – ha detto la Gargiulo – La crescita di Francesco, ma anche delle mie due figlie. Parlavamo di tutto e ci confidavamo tutto. Sono tante le foto che la ritraggono nel mio luogo del cuore: la casa di Sorrento dove sono cresciuta e dove mi rifugio appena posso”.

La commemorazione è stata arricchita anche dalla proiezione di due video: il bellissimo pas de deux del secondo atto di Giselle che vede la Fracci in coppia con Rudolf Nureyev e lo scatenato Can can, tante volte trasmesso dalla televisione, che la vede in coppia con Amedeo Amodio, e al fianco di Raffaella Carrà, delle sorelle Kessler e di Heather Parisi.

Il ricordo commosso degli ultimi momenti

“Quando un anno fa l’ho chiamata a telefono, come ogni mattina, per sapere come stava – ha ricordato con la voce rotta la Gargiulo nella parte finale dell’incontro – e non mi hanno risposto nè il marito Beppe, nè il figlio Francesco e nè Luisa, la collaboratrice di sempre, ho capito subito che la situazione era precipitata e così ho organizzato immediatamente il mio viaggio a Milano e sono corsa. Quando sono arrivata era gravissima, ma ho potuto stringerle la mano e starle vicino con i parenti più cari fino alla fine”.

Una testimonianza straziante che fa comprendere bene quali fossero i loro rapporti. Una storia di amicizia grande, due vite diverse ma sempre vicine, accomunate dall’amore per la danza. Questi sono i miracoli che fa la danza.

Paul Chalmer, Giuliana Gargiulo e Stephan Fournial al Gambrinus

Tanti volti noti all’incontro al Gambrinus

Tra i presenti al Gambrinus tantissime persone fra cui due grandi partners storici di Carla Fracci: Stéphane Fournial, (Direttore della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo) e Paul Chalmer (già stella della danza internazionale, maître de ballet, coreografo e direttore di compagnie) che è stato Romeo in più occasioni, protagonista “bello e bravo” in tanti balletti di repertorio condivisi con Carla Fracci.

Elisabetta Testa – docente e critico di danza, nonchè figlia di Giuliana Gargiulo – autrice con Roberta Albano del volume Fracci e Nureyev, le attrici Anna Maria Ackermann e Adriana Carli, il regista Francesco Saponaro, l’attrice Federica Totaro, Patrizia Manieri (già étoile del Teatro San Carlo), Patty Schisa (già ballerina del Teatro San Carlo), il giornalista e scrittore Ciro Cacciola, le giornaliste Donatella Longobardi ed Eleonora Puntillo, l’ingegnere Mimmo Monsurrò,  Francesco Spinosa, l’editore Raimondo Di Maio (è appena uscito il mini libro Carla Fracci di Giuliana Gargiulo, edizioni Libreria Dante&Descartes), il fotografo Fernando Alfieri, Enzo ed Annalisa de Paola, Domenico Salerno dell’Orchestra Quartieri Spagnoli. Qualcuno è anche rimasto fuori, ma non importa.

Iscriviti alla Newsletter

Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.